Una sera Luca scende a buttare la spazzatura, ma quando cerca di rientrare nella sua casa, al 20° piano di un palazzone di periferia, scopre che nel suo appartamento ci abita un'altra persona e che la sua vita, come era fino a qualche momento prima, non esiste più. Cominciano da questo momento per Luca nuove ed inaspettate avventure che si mischiano ai ricordi della sua vecchia vita.

---

Suoni

Le ferrovie poi offrono vitto e alloggio a prezzi veramente ridotti all'osso, giusto lo sforzo di rovistare nei cestini della spazzatura. Bisogna un po' accontentarsi dei materassi, il legno delle panche è veramente duro, certo ho dormito bene per un bel pezzo ma oggi mi sento tutto rotto.
In ogni caso anche questa panca della chiesa è dello stesso materiale, legno, legno e legno, quindi come sofficità è allo stesso livello.
Esco di nuovo all'aperto, accompagnato con lo sguardo dal mastino custode e mi avvio verso la piazza dove passano molti tram, a poche centinaia di metri dalla Cattedrale.
Farei molto prima con la metropolitana, ma passando dai tornelli senza biglietto darei decisamente più nell'occhio, quindi preferisco ancora il tram. Fino ad oggi non ho incontrato controllori sui mezzi di superficie e spero continui ad andarmi bene, perché in caso contrario dovrei per forza di cose darmi alla fuga. E non mi sento molto in forma fisicamente.
Chiedo indicazioni ad alcuni tramvieri in attesa, perché non sono del tutto sicuro di come arrivare all'ospizio di Jerry, l'unica volta che ci andai presi la metropolitana.
Mi rispondono malvolentieri e in modo sgarbato, forse si comincia a capire troppo facilmente che sono un senza tetto o barbun, come mi ha apostrofato il sacrestano del Duomo.
Con gentilezza o no, ora so come arrivarci, devo prendere un solo tram, anche se ci impiegherà una buona mezz'ora, se non di più, per arrivare lì vicino.
Salgo e mi siedo vicino ad un finestrino, mentre, lentamente, attraversiamo la città, comincia a piovigginare.
La tristezza mi avvolge, mi sento come un pesce avvolto nell'allumino prima di essere messo in forno.
L'umidità, il freddo che entra dai finestrini mal chiusi, il senso di cupezza che la scarsa luce che penetra attraverso le nuvole e la sensazione di impotenza di fronte agli eventi che mi stanno travolgendo mi fanno estraniare dal mondo circostante.
La testa appoggiata al vetro sul quale comincia a cadere piuttosto forte la pioggia, mi faccio trasportare come svuotato, un gorgo mi trascina verso il livello di consapevolezza del mio borsone, mi sento una cosa, non più una persona.
Perso nei miei non pensieri scordo anche il senso del tempo, quando l'autista mi si rivolge, probabilmente per la seconda o la terza volta, a voce molto alta.
“Capo! La fermata dell'ospizio, è la prossima. Ma si sente bene?” alla fine si è rivelato gentile, forse un po' scorbutico nei modi e nei toni, quel che importa è che, nei fatti, mi ha aiutato.
“Grazie, grazie. Sto bene, ero solo sopra pensiero. Buona giornata.” scendo dal tram con una pioggia leggera ma fitta e insistente che mi accoglie.
Non ho un ombrello ma la casa protetta saprà proteggermi dalla pioggia.
Si trova a non più di duecento metri dalla fermata, riconosco l'incrocio e mi avvio a passo svelto, rasente al muro, per evitare di arrivare fradicio all'ingresso e non apparire conciato ancora peggio di quanto non sono effettivamente.

---

...continua

---

One evening Luca goes down to take out the garbage, but when he tries to return to his house, on the 20th floor of a suburban building, he discovers that another person lives in his apartment and that his life, as it was until some moment before, it no longer exists. From this moment on, new and unexpected adventures begin for Luca, which mix with the memories of his old life.

---

Sounds

The railways then offer food and accommodation at very low prices, just the effort of rummaging through the garbage cans.
You have to be content with the mattresses, the wood of the benches is really hard, of course I slept well for a long time but today I feel everything is broken.
In any case, this church bench is also of the same material, wood, wood and wood, so as to softness it is at the same level.
I go outside again, accompanied with the look of the guardian mastiff and I go towards the square where many trams pass, a few hundred meters from the Cathedral.
I would do it much sooner with the subway, but going through the turnstiles without a ticket would definitely give more attention, so I still prefer the tram. Up to now I have not met controllers on the surface vehicles and I hope it continues to go well, because otherwise I would have to run away.
And I don't feel very fit physically.
I ask for directions to some waiting tram drivers, because I'm not quite sure how to get to Jerry's hospice, the only time I went there I took the subway.
They answer me unwillingly and in a rude way, perhaps one begins to understand too easily that I am homeless or barbun, as the sacristan of the Cathedral addressed me.
Kindly or not, now I know how to get there, I only have to take one tram, even if it will take a good half hour, if not longer, to get close.
I go up and sit by a window, as we slowly cross the city, it begins to drizzle.
Sadness envelops me, I feel like a fish wrapped in aluminum before being put in the oven.
The humidity, the cold that comes in through the badly closed windows, the sense of gloom that the poor light that penetrates through the clouds and the feeling of helplessness in the face of the events that are overwhelming me make me estranged from the surrounding world.
The head leaning against the glass on which the rain begins to fall rather hard, I get carried away as if emptied, a whirlpool drags me towards the level of awareness of my bag, I feel like a thing, not a person anymore.
Lost in my non-thoughts, I also forget the sense of time, when the driver addresses me, probably for the second or third time, very loudly.
""Hey you! The hospice stop is next. But are you feeling well? "" in the end he turned out to be kind, perhaps a bit grumpy in his manner and tone, what matters is that, in fact, he helped me.
""Thank you, thank you. I'm fine, I was just overwhelmed. Good day.""
I get off the tram with a light but dense and insistent rain that greets me.
I don't have an umbrella but the protected house will protect me from the rain.
It is located no more than two hundred meters from the stop, I recognize the intersection and set off at a brisk pace, hugging the wall, to avoid getting soaked at the entrance and not looking even worse than I actually am.

---

......to be continued

---