(ENG-ITA) Swe(ea)t MTB #17 - [Photos by voiceoff]

Third day in a row on the saddle! The idea is to finish the week with two more sessions and more than 100 kilometers traveled. Today, however, it was a special session: "extravagant" climatic conditions (clouds and heat, so hot!) and way that I had not yet faced this year.

I tried Su Seneghe climb, a particularly hard stretch of half a kilometer, in one of the most inaccessible areas of the municipal territory. The climb is made by steps with prohibitive slopes, moreover the roadbed is particularly disjointed: a very old concrete "dotted" with countless cracks and holes. The wheels stick to the ground and going forward is very difficult, especially for the continuous zigzag looking in vain for the best passage and the least tiring surface to travel.

All in all I got along well and I can say that I have had further confirmation: the legs begin to respond well, the breath is exhausted more and more slowly. I start to feel comfortable and I think this type of training (not specific but very varied) is starting to give good results. The final goal (1000 km annually) is still very far but I feel confident!

Below is the report of the day and some photos taken with the smartphone.

Terza giornata di fila in sella! L'idea è quella di concludere la settimana con altre due sessioni e superare i 100 chilometri percorsi. Quest'oggi comunque è stata una sessione particolare: condizioni climatiche "stravaganti" (nuvole e caldo, tanto caldo!) e percorso che ancora non avevo affrontato quest'anno.

Ho voluto provare la salita di Su Seneghe, uno strappo particolarmente duro di mezzo chilometro, in una delle aree più impervie del territorio comunale. La salita si inerpica a gradoni con pendenze proibitive, inoltre il fondo stradale è particolarmente sconnesso: un cemento molto vecchio che ormai è costellato da innumerevoli crepe e buchi. Le ruote si appiccicano per terra e andare avanti risulta molto difficoltoso, sopratutto per i continui zig-zag nella ricerca (vana) del passaggio migliore e del fondo meno faticoso da percorrere.

Tutto sommato me la sono cavata bene e posso dire di aver avuto ulteriori conferme: le gambe iniziano a rispondere bene, il fiato si esaurisce sempre più lentamente. Inizio a essere a mio agio e penso che questo tipo di allenamento (non specifico ma molto vario), stia iniziando a dare i suoi frutti. L'obbiettivo finale (i 1000 km annuali) è ancora molto lontano ma mi sento fiducioso.

Di seguito il resoconto della giornata e varie foto scattate con lo smartphone.