Cari amici di Steem Sports,

sono stato molto contento di riscontrare che i cambiamenti della scorsa settimana hanno incontrato il gradimento di buona parte dei lettori. In tanti avete apprezzato l'introduzione delle interviste virtuali, come elemento di novità rispetto ai primi dieci numeri e questo mi ha convinto ancora di più a continuare verso questa sperimentazione.

La cosa più importante tuttavia per me è stato il suggerimento arrivato nei commenti a riguardo: lasciar scegliere ai lettori il personaggio da intervistare nel prossimo numero. L'ho trovato da subito l'uovo di Colombo, una soluzione efficace per rendere ancora di più partecipe chi legge.

Ed è così che, Michael Jordan, il protagonista del faccia a faccia di oggi, è stato scelto da voi, così come cercherò di fare con i prossimi. Cosa c'è di più bello che aprire una rivista e trovare all'interno tutto ciò che si desidera? A tal proposito vorrei esortarvi a contattarmi nei commenti o in privato, per fornire i vostri suggerimenti su come migliorare questo spazio.

Del resto Steem Sports Times nasce come servizio di pubblica utilità alla community: ci tengo molto, da responsabile del progetto, a curare l'impostazione generale della rivista, un po' come fa un direttore di un quotidiano, ma allo stesso tempo il mio lavoro non ha senso di esistere se non incontra il favore della maggioranza degli utenti.

Pertanto sono pronto a ricevere qualsiasi tipo di suggerimento, che valuterò con attenzione e proverò, nei limiti del possibile, a mettere in pratica. Come sempre vi auguro una buona settimana con tutte le attività di Steem Sports

@frafiomatale

Come già visto nello scorso numero, le nuove interviste di Steem Sports Times non saranno più indirizzate agli utenti della community, ma ai personaggi famosi dello sport. E' bene ricordare che quanto state per leggere rappresenta solo un chiacchierata virtuale tra me e il campione di turno, mai avvenuta in realtà, ma le cui risposte assumono il carattere di verosimiglianza in base a reali interviste rilasciate negli anni ai vari intervistatori.

Non vi è nessuna garanzia che quanto riportato nell'intervista rispecchi totalmente o in parte il pensiero dell'atleta, ma esistono ottime possibilità che, secondo il mio punto di vista, lo stesso risponderebbe proprio in questa maniera alle domande.

Vi presento colui il quale viene considerato con il più forte giocatore di basket di tutti i tempi, il grande Michael Jordan. Buona lettura

Mister Jordan, chiedere a lei di presentarsi mi sembra fuori luogo, non trova? Io salterei questa parte...

Spero tu stia scherzando, non esiste nulla di più divertente al mondo per me che enunciare i miei successi...

Allora prego, dica a tutti i lettori di Steem Sports Times chi è Michael Jordan.

Sono semplicemente il più grande atleta nord-americano del XX secolo, ecco chi sono. E non lo dico io, ma direttamente quelli di ESPN. Nel basket ho vinto un titolo NCAA, sei volte il campionato NBA con i Bulls, due ori olimpici e un mondiale. Se poi non ti basta posso elencarti i riconoscimenti individuali: MVP al College, undici volte MVP in NBA, cinque in regular season e sei nelle finali, tre volte MVP all'All Star Games e dieci volte miglior realizzatore del campionato. Vado avanti anche con i premi minori?

Volentieri, ma purtroppo non abbiamo molto spazio, Mi dica, per arrivare a questo livello deve aver inziato a giocare molto presto...

In realtà ho giocato a basket da quando avevo undici anni, mio papà costruì un campetto nel cortile di casa per far giocare me e mio fratello, ma all'epoca non mi divertivo molto. Mio padre mi criticava qualunque cosa facessi, però sai cosa ti dico? Questo mi ha spinto a diventare un campione. Senza il continuo stimolo a migliorarmi, diventata ad un certo punto quasi un'ossessione, forse non sarei arrivato così in alto.

Direi che il titolo di leggenda del basket è ampiamente meritato. Come mai nella sua carriera ha indossato quasi sempre il numero 23?

E' una storia un po' particolare. Mio fratello, del quale ero un grande fans quando giocava al college, aveva la numero 45. Ventitrè non è altro che la metà di quarantacinque arrotondata per eccesso. Quando sono tornato a giocare con i Bulls, subito dopo il mio primo ritiro, ho voluto proprio la maglia numero 45, in onore a mio fratello e anche in memoria di mio padre appena scomparso. Non volevo che nessuno mi vedesse con l'ultima maglia che avevo indossato quando era ancora vivo.

La tragedia di suo padre ha contribuito al suo primo addio al basket?

Direi che fu il motivo principale. Fu un periodo davvero tragico per me, il basket mi aveva legato a mio papà da quando ero bambino, mi è sembrato tutto senza senso in quel momento.

E poi ci fu la parentesi del baseball...

Baseball? (Sorride) Io non ho mai giocato a baseball! Ok, mi hai beccato detective! Volevo dimostrare di poter eccellere anche in un'altra disciplina: ero convinto che i White Sox mi inserissero nel main roster, ma invece mi relegarono alla terza squadra e il mio entusiasmo scemò ancora prima di iniziare. In ogni caso tutti noi nasciamo per eccellere potenzialmente in qualcosa, e io mi tengo stretto il basket.

Le faccio una domanda intertemporale: crede di essere più o meno forte di LeBron James?

Domanda sbagliata. Avresti dovuto chiedermi: quanto manca a LeBron per arrivare al livello di Jordan? In realtà è un grande campione, ha un fisico migliore del mio e forse è più abile nella visione di gioco, ma non ha il mio tiro ed inoltre non sa difendere come me. L'ho studiato e sarei capace di fermarlo quasi sempre mandandolo verso sinistra: quando va da quella parte si ferma e tira, l'importante è non farlo penetrare.

Quale tra i suoi ex compagni di squadra considera come amico anche oggi?

Sono in buoni rapporti con Charles Barkley, Isiah Thomas e anche Magic. Li considero senz'altro amici, ma il mio migliore amico non appartiene al mondo del basket. Si chiama George Koehler ed è colui che mi ha dato per primo un passaggio quando sono arrivato a Chicago, nel 1984. Mi ha portato in giro per 25 anni, più che un amico per me è un fratello.

Com'è la vita fuori dal campo?

Un giocatore di basket non va mai fuori dal campo in maniera definitiva. Oggi sono il proprietario degli Hornets, ma nella mente mi sento ancora un ragazzino e spesso mi viene la voglia di togliermi la giacca, indossare la divisa e scendere in campo. Forse non correrò più come un tempo, ma credo che a molti giovani di oggi darei ancora la paga.

L'ultima è una mia curiosità personale: quando giocavo a basket immaginavo con i miei compagni di squadra una partita tra cinque di noi e una squadra composta solo da Michael Jordan. Avrebbe battuto da solo cinque giocatori dilettanti?

(Scoppia a ridere.) Amico mio, la partita sarebbe stata troppo squilibrata, ma se aveste aggiunto altri tre giocatori, in otto contro uno avreste potuto avere qualche chance.

MONTEPREMI ATTUALE: 8.196 SBD

La terza giornata della Steem Sports League si disputerà in questo fine settimana, al termine della pausa per gli impegni delle Nazionali e farà riferimento alla terza giornata del campionato italiano di calcio di Serie A.

I partecipanti al torneo, dopo qualche tentennamento iniziale dovuto forse anche a qualche difficoltà di traduzione delle regole (purtroppo i traduttori automatici non sempre sono perfetti e la mia conoscenza delle lingue straniere è piuttosto scolastica), hanno compreso alla perfezione lo spirito del gioco e stanno schierando formazioni molto interessanti.

Alcune sfide si preannunciano particolarmente importanti non solo per le posizioni di vertice, ma anche per il raggiungimento del quarto posto, ultimo utile per la promozione nella fase ad eliminazione diretta, che porterà poi ad eleggere i tre premiati e il vincitore della Steem Sports League.

Il montepremi finale infatti, che ad oggi ha superato gli 8 SBD e viene incrementato di settimana in settimana, sarà diviso tra i tre primi classificati del torneo (60% al primo, 30% al secondo, 10% al terzo), mentre per tutti gli altri vi è sempre la possibilità di essere premiati con le ricompense settimanali, in base all'andamento delle giornate.

Ricordo a tutti coloro che fossero eventualmente interessati a partecipare ad una prossima edizione, di comunicarlo nei commenti o di contattarmi privatamente: con un buon numero di partecipanti sarà possibile infatti di nuovo raccogliere premi interessanti. Buon divertimento con la prossima giornata!

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