Cari amici di Steem Sports,

Steem Sports Times comincia oggi la sua seconda "decina" di vita, un traguardo importantissimo per me, che mi sto occupando ormai da alcuni mesi di questo progetto con grande entusiasmo. Nei primi dieci numeri ho avuto la fortuna di costruire l'impalcatura della rivista e di tornare utile alla comunità non solo con le informazioni, ma anche con la redistribuzione di parte delle rewards ai migliori autori.

Tuttavia, sono da sempre portato a pensare che crogiolarsi troppo sui successi diventi alla lunga controproducente e, soprattutto per chi come me ha l'obiettivo di intrattenere i lettori, può condurre gli stessi alla noia e al disinteresse molto presto. E allora, si cambia!

Da questa settimana, e per i prossimi dieci numeri (fino cioè al numero 20), Steem Sports Times sperimenterà rubriche ed articoli nuovi, pur mantenendo sempre la funzione principale di servizio di pubblica utilità per la quale è stata ideata.

Non più la solita rivista, ma un qualcosa di originale e moderno, che spero possa continuare ad incontrare il favore della community e del Team Steemit, sempre molto attento ai lavori di qualità. Allacciate le cinture, si parte!

@frafiomatale

Per i prossimi dieci numeri le nuove interviste di Steem Sports Times non saranno più indirizzate agli utenti della community, ma ai personaggi famosi dello sport. Naturalmente quanto state per leggere rappresenta solo un chiacchierata virtuale tra me e il campione di turno, mai avvenuta in realtà, ma le cui risposte assumono il carattere di verosimiglianza in base a reali interviste rilasciate negli anni ai vari intervistatori.

Non vi è nessuna garanzia che quanto riportato nell'intervista rispecchi totalmente o in parte il pensiero dell'atleta, ma esistono ottime possibilità che, secondo il mio punto di vista, lo stesso risponderebbe proprio così alle domande.

Il primo numero è dedicato a colui il quale viene considerato con buona probabilità da molti il più grande calciatore di tutti i tempi, il mitico Pelé. Buona lettura

Mister Pelé, da calciofilo quale sono è davvero un onore per me poterla intervistare oggi. Mi sento un po' in imbarazzo a farle questa domanda, ma può riassumere la sua straordinaria carriera a quei pochi che non dovessero conoscerla?

(Ride). Certo ragazzo, nessun problema, non è detto affatto che tutti debbano conoscermi anche se nel mondo del calcio mi si considera una leggenda. Il mio vero nome è Edson Arantes do Nascimento, anche se tutti mi conoscono come Pelé, per un soprannome affibiatomi quando ho iniziato a tirare i primi calci al pallone. Sulla mia carriera da dire ce ne sarebbero tante, ma ne cito solo alcune: sono l'unico calciatore della storia capace di vincere tre campionati del mondo, quello che ha realizzato più goal nella storia del calcio, come finalmente riconosciuto dalla FIFA e il pallone d'oro del Secolo, assegnato dalla stessa federazione internazionale. Poi sulle mie abilità tecniche lascio giudicare chi mi ha visto giocare... Diciamo che avevo una discreta tecnica (ride di nuovo).

La sua carriera è inimitabile, mister Pelé. Come squadra di club lei ha giocato quasi sempre con il Santos, tranne l'ultima parentesi negli USA. Come giudica i continui trasferimenti del calcio attuale anche tra i giocatori più forti.

Beh, potrei risponderti con una grande banalità, che comunque rispecchia la realta: il calcio è profondamente cambiato. Ai miei tempi non giravano né tutti i soldi di adesso e nemmeno tutte le apparecchiature moderne che consentono agli atleti di diventare delle specie di super-uomini. Si scendeva in campo innanzitutto per divertirsi e per far trionfare il tuo gruppo, che diventava una specie di famiglia. Sai cosa ti dico? Che se giocassi adesso probabilmente non farei solo mille goal, ma almeno il doppio!

Sempre con il Santos?

Certo, il Santos è la mia vita. Con loro ho vinto un numero di trofei che non riesco quasi neppure a contare, oltre a due Coppe Libertadores e a due Coppe Intercontinentali. E vuoi sapere perché nessuno riusciva a batterci?

La prego, mi dica...

Perché il nostro credo era la libertà. Noi abbiamo rivoluzionato il calcio e il modo di pensare all'interno di un campo, ci fondevamo con il gioco e diventavamo parte di esso, non solo degli attori. Ognuno era libero di seguire il proprio istinto e alla fine questo ci ha portato ad ottenere un'infinità di successi.

Qualcosa di magico e irripetibile, insomma?

Magico di sicuro, irripetibile forse. Intendiamoci, eravamo solo uomini e di imbattibile esiste solo Dio, quindi magari un giorno tornerà a calcare i campi di calcio un gruppo talmente speciale da poter imitare il nostro calcio, lasciando perdere gli assurdi eccessi di tattica del calcio moderno. In fondo, quando ci si ritrova a giocare a calcio al parco, con gli amici, tutti hanno solo un'indicazione generica di che posizione occupare sul campo e ci si diverte molto di più. Ecco, il calcio di oggi dovrebbe ritrovare quello spirito.

In un'ipotetica partita tra il suo Santos e la più forte squadra di adesso, scelga lei quale, chi vincerebbe?

Non è un paragone facile, perché come abbiamo già detto prima la struttura fisica degli atleti si è notevolmente evoluta negli ultimi cinquant'anni, però pur senza i muscoli perfettamente sviluppati di oggi, credo che vinceremmo a mani basse. Nessuna squadra ha più avuto la nostra tecnica... Insomma la nostra ala sinistra, Pepe, ha segnato quasi cinquecento goal! Oggi i giocatori in grado di tenere questi livelli nel mondo forse sono due o tre.

Crede di essere il giocatore più famoso di tutti i tempi?

E' probabile, anche se adesso grazie ai social media e ad internet qualsiasi personaggio dotato di un minimo di creatività diventa una star. Però ti dico questo: in qualsiasi parte del mondo, quando esco per strada, al massimo ci mettono una manciata di minuti a fermarmi e a riconoscermi. Molti mi chiamano semplicemente "O' Rey", e io li lascio fare, in fondo dicono solo la verità.

MONTEPREMI DOPO LA SECONDA GIORNATA: 8.156 SBD

Prima di dare uno sguardo a come sono andate le cose nella seconda giornata del torneo, permettetemi di ringraziare chi mi ha contattato, in privato e nei commenti, per chiedermi come fosse possibile partecipare alla Steem Sports League. La cosa mi rende molto orgoglioso, perché significa che il torneo sta destando interesse anche tra i nuovi iscritti alla community.

Purtroppo, come sapete, le iscrizioni per la prima edizione si sono chiuse e il campionato è già cominciato, ma se l'interesse dei partecipanti e degli spettatori si manterrà alto, sarà senza dubbio mio piacere organizzare una seconda edizione del torneo, che sta aggiungendo giorno dopo giorno piccoli tasselli al proprio montepremi finale.

Pertanto vi prego di continuare a segnalarmi le vostre intenzioni di partecipare ad una eventuale seconda edizione del nostro campionato, che se dovesse raggiungere un alto numero di squadre potrebbe continuare a mantenere il montepremi sullo stesso alto livello di quello attuale, e magari anche superarlo.

Da organizzatore della Steem Sports League sono molto soddisfatto di come stanno andando le cose in queste prime due giornate: dopo qualche difficoltà iniziale infatti, dovuto probabilmente anche a qualche traduzione non perfetta del regolamento, i partecipanti al campionato hanno compreso alla perfezione il funzionamento del gioco e i punteggi delle squadre si sono notevolmente alzati.

Dopo due giornate sono tre le squadre in testa a punteggio pieno al Gruppo A, Marinos FC (@frafiomatale), Charallave FC (@eve73) e Las Estrellas Venezolanas (@nevis87), mentre si mantiene apertissima la lotta anche per il quarto posto, ultimo valido per i play-off, attualmente occupato dal FC Huracan (@fucho34)

Nel Gruppo B continua a mostrarsi ottimo il cammino del Team Crocodile (@jcarlu.iae), vittorioso anche in una giornata non esaltante e affiancato in testa alla classifica dalla FC Hermanos (@frenmyn); tutte le altre squadre, dalla terza posizione in giù, sono racchiuse in soli tre punti, con la lotta per la qualificazione ai play-off davvero avvincente.

Tutto può ancora capitare ed ogni squadra ha la possibilità di qualificarsi per i play-off ed entrare nelle magnifiche otto che si contenderanno il montepremi finale nei round ad eliminazione diretta, oltre naturalmente ad aggiudicarsi i premi settimanali.

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