Il tempo di un intervallo

in #ita6 years ago (edited)



Il tempo di un intervallo. Una pausa per riflettere o per cancellare, chi può dirlo.

Preda o predatore? Non si sceglie, ci si nasce. Come cedere alla realtà o credere alle fantasie. Ed io barcollante alla vita, non ho ancora capito a quale categoria appartengo e, anzi, sono quasi convinto di viaggiare tra le due rimbalzando come una di quelle palline di gomma tra i due muri. Rimbalzi veloci e poi lenti, dritti e poi irregolari, tra il muro della realtà e quello della fantasia.
L’appuntamento al cinema per passare qualche ora spensierata.
Cosa c’è di meglio di un buon film, di un passaggio visivo tra la realtà della poltrona imbottita e il mondo immaginario dell’oltre telo. Scelgo un film di cui non conosco nulla. Ne attori ne trama. Il titolo. Lo scelgo dal titolo. Senza aspettative. E’ pomeriggio.
Un pomeriggio di quelli che non sai che fare e che non faresti nulla se non poi assuefarsi alla noia. Ed io odio la noia.

Io seduto nella fila F, più giù due donne. Hanno un’aria divertita. Parlano tra di loro. Amiche in libera uscita dai mariti, forse! Adoro osservare le donne e non per il loro aspetto fisico, ma per osservare le reazioni dei volti, le espressioni di una conversazione per poi immaginarne le parole. Io guardo, io osservo, oltre la pelle, oltre le maschere. Con discrezione. Ma oggi no. Guardo e basta. Un faretto la illumina. Ha degli occhi che mi distolgono dal mio gioco delle espressioni. I miei occhi per quegli occhi. Un istante e si incrociano.

Un istante infinito.

Un piccolo sorriso e poi un altro e poi il buio del film che sta per iniziare. Il suono profondo dei bassi mi richiama ad un attenzione che credevo persa. Cerco quegli occhi nel buio e li trovo a cercare i miei.
L’intervallo accende le luci della sala. Mi alzo per andare in bagno tanta è la voglia di scappare, di tornare in me. Il silenzio del cinema di pomeriggio è assordante. Mi sciacquo il viso. Alzo la testa. Li vedo. Nello specchio.

Mi fissano. Li fisso.

Mi giro senza parlare, senza espressioni significative. Un bacio. Di quelli che lasciano senza fiato, di quelli che la notte non arriva se non per fare l’amore che poi per dormire c’è sempre tempo. Le sue mani sulla mia testa e le lingue vorticose. Le mani scendono. Mi spingono contro lo specchio, impazzite ed impazienti, un bottone e poi un altro. La camicia aperta e le bocche ancora unite. Le mie mani sul seno gonfio di vita e di voglia. Mi afferra la cintura dei pantaloni, vorrei fare lo stesso con lei ma non ne ho il tempo.
Vedo i pantaloni bianchi di lei cedere alla forza di gravità.
Sono io che l’afferro adesso!

Deciso e delicato. La giro, lei continua a guardarmi negli occhi ed io pulso ed il basso ventre è in fiamme. Affondo il viso nel pizzo bianco che copre poco di un fondoschiena dirimente.
L’esplosione di sensi.
Penetrazioni delicate e profonde e corpi uniti, sconosciuti e accesi. Lei è madida di sudore e voglia. Io vivo dei suoi occhi riflessi nello specchio. Piccoli adesso e chiusi al ritmo dei colpi. Un gemito profondo. “Continua” nei gemiti. Lo dice con una sorta di timidezza incoerente.
Il fuoco tra di noi e grida soffocate.
Morimmo li, nel tempo di un intervallo o forse quello era solo l’inizio della vita.

Image CC0 Creative Commons – Pixabay




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confermo quanto detto in altri post....
il tuo talento è cross...generi diversi stessa bravura.
però ti ho beccato....dirimente, credo sia un typo...
Per il resto solo complimenti :)

grazie @ciuoto, ma non ho capito su dirimente. E' un aggettivo neutro che lì mi piaceva molto per dare il senso. Per favore mi spieghi meglio cosa intendevi.

il significato di dirimere è risolvere, separare.

un fondoschiena dirimente.

secondo me non significa niente :)
avessi scritto dirompente ci poteva stare

Ed infatti quello volevo figurare, per dirlo popolanamente, un culo che non lasciava dubbi!! ahahahahah Dirompente ci poteva stare, ma, secondo me, non ha lo stesso potere. E lo capisci anche dal fatto che ne stiamo parlando. Grazie ancora, tutto molto costruttivo.

boh, mi convince ancora poco ma la scelta, ça va sans dire, è tutta tua :)

Se posso dire la mia... secondo me ci sta. E' una scelta stilistica molto coraggiosa, ma rende bene l'idea :)

l'immagine mentale era "risolutivo" che come aggettivo in quel contesto non mi piaceva. Dico il suono non il senso. Dirimente è stato la chiave per dare suono al senso che volevo dare

si, il "suono" ci sta :)
@gianluccio siamo qui anche per questo :) certo che puoi dire la tua, anzi...

Eh già. Mi piacciono proprio i tuoi racconti. Anche quelli piccantelli :D

Fantasioso o autobiografico? 😜
A me mai capitano queste fortune quando vado al cinema.. vabbè che ormai l'intervallo non esiste quasi più..

Fantasioso e basta ahahahhahaha

Aaha vedo che la doccia fredda non è servita a spegnere il fuoco!

ahahahahah giusto per sperimentare generi diversi..... in effetti dovrei andare più spesso al cinema di pomeriggio ahahahah

Complimenti per l'ottimo lavoro

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