Il Tramonto - Capitolo II

in #ita7 years ago

Il Tramonto - Capitolo I

CAPITOLO II




Tutte le stagioni hanno un inizio ed una fine. La vita disossata.

Laura la persi alla fine dell’estate, tra scambi di numeri telefonici e risate smorzate dalle lacrime. Lacrime di acqua salata ad anticipare l’autunno col suo carico di malinconia.
L’ultimo abbraccio con le voci all’unisono a dirsi arrivederci e nella testa il suono cupo dell’addio. Le vite riassorbite nella quotidianità. Quella quotidianità di saluti forzati ed abbracci anonimi. E intanto i gabbiani mi avevano seguito e volavano nel cielo di Roma.

Aspettavo che lei mi chiamasse e forse lei faceva lo stesso. Mi ero fermato più volte alla cabina col gettone telefonico nella mano ma la voglia veniva sempre sopraffatta dal non trovare le parole giuste in quelli che sarebbero stati pochi secondi di nostalgica memoria. L’amore timoroso della sua stessa malinconia.

Marta mi sorrideva.

Ogni mattina sull’autobus che mi portava in centro. Quaranta minuti in cui sguardi si intrecciavano muti nella confusione di sorrisi e imprecazioni. Le sorridevo. Non so perché, ma avevo voglia di vederla. Quella voglia che si ricaricava nei fine settimana in cui non prendevo la via del centro, per poi esplodere il lunedì. Mai una parola, mai un cenno. Solo occhi negli occhi. Distanti. Vicini.

bus-731317_960_720.jpgImage CC0 Creative Commons – Pixabay

Marta e le sue gonne a fiori. Marta e i suoi capelli raccolti.
Aveva gli occhi verdi. Luccicavano al neon dell’autobus come smeraldi grezzi. Ipnotici, si direi che avevano il potere di catturarmi e rendermi impossibile il distogliere lo sguardo.
Marta e il suo sorriso appagante.

Quella mattina, un martedì, giocavo col gettone telefonico per distrarmi. Quel gettone che non riuscivo ad usare. Avevo provato anche quella mattina, come ogni mattina. Mi cadde rotolando verso la coda dell’autobus. Mi feci largo tra le persone e, distratto, mi chinai a raccoglierlo senza accorgermi che c’era chi già lo stava facendo. La mia mano sfiorò la sua. Delicata e sfinata, da pianista avrei giurato. Mi risollevai, ci risollevammo.

“Grazie”, avevo il cuore a mille ma non sapevo il perché.
“di nulla” mi rispose aprendo un sorriso accecante.

Poi gli sguardi ripresero il lavoro di ogni giorno, ma questa volta erano vicini, non erano più muti.
I convenevoli in questi momenti diventano sempre frasi di circostanza banali e non facemmo eccezione, ma la sua domanda successiva mi colse impreparato:
“chi devi chiamare con quel gettone, la tua fidanzata?” e non rideva più.

Laura ed il suo sguardo al mare, al tramonto.

Laura ed il mio sguardo verso un altrove indefinito.



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MARIO
Sogno - Dream
Giro il mondo - I travel around the world
Panni stesi
Roma è sudore nella notte dei sensi
Besiktas - Istanbul




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cambi genere con una facilità incredibile ed altrettanto facilmente le tue parole catturano l'attenzione.
ti seguo volentieri anche io :)

Grazie mille, mi piace scrivere e mi diverto, ma poi ricevere i complimenti mi piace ancor di più ahahah

Ti seguo con molto interesse

Grazie, aspetto il commento delle signore. Vorranno il continuo? tu che dici?

Direi proprio di si.

Bravo!! Davvero complimenti!

Grazie mille, ho messo il link anche del primo capitolo ( in realtà la storia finiva li ma poi mi hanno chiesto di continuare!!) ahahaha

Eh per la peppa! Certo che si che ci deve essere il continuo! Cioè, vuoi lasciarci con sti atroci dubbi? Ma anche no.
Rinnovo il mio interesse per te e la tua scrittura. È scorrevole, appassionante e trasmette emozioni.
Perciò, avanti avanti con i capiti!

e si continua di certo, anche se attendo ancora chi ha chiesto il seguito.... @camomilla

Bellissima seconda parte...e poi hai capito che se fai un finale che mi lascia sul più bello poi mi tocca chiederti la terza ;) Forza, al lavoro!

ok, non aspettavo altro. ma devo ragionare, l'ultimo racconto è stato un pò piccantello. Devo tornare nel romanticismo....vado di doccia gelata ahahahahah

Come scorre bene quello che scrivi, è davvero piacevole, ogni parola è da gustare. Evvai con il terzo hahaha...

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