Ci sono momenti nella vita in cui le immagini costruite sui sogni diventano così realistiche da ingannare i sensi. Pochi attimi di abbandono che concedono istanti di leggerezza profonda, lasciando, però, strascichi di malinconica assenza.

Ne vivo di questi momenti. Ne vivo tanti. Come ieri.

Ieri sera...

Ieri sera mi sono ubriacato. Beh lo fanno tutti. Ho stappato la bottiglia che avevo conservato per noi. Ho cominciato con un sorso, leggero, lento, gustoso. Il sapore sulle papille gustative si espandeva e chiedeva ancora. Ed allora, come mai prima, l'ancora ha mosso in me la mano e gli occhi, la mente e l'anima e ho bevuto, ho bevuto il vino e la mia vita. A sorsi via via più corposi e poi infine grassi e bramosi. E l'anima leggera sempre più nella nebbia, nei fumi che quella ebbrezza concedeva generosa.

Ieri sera ti ho riconosciuta, ti ho parlato, ti ho sentita, ti ho immaginata, ti ho letto, ti ho spogliata, ho sentito il tuo odore, ho asciugato una tua lacrima, ho fatto l'amore.

Ma tu non c'eri. Ed io solo ad ubriacarmi di te.