Cronache del Nibbio Bianco - Cap. 9: La Grande Mischia

gianluccio (63)in #ita • 6 years ago (edited)

Il lento cigolio eruppe in un boato.

Qualcuno è in pericolo...! Cosa succede? La Canzone del Mare è qui!

Lance Dograndon il bardo, entrò come una furia nella stanza facendo capitombolare la sua minuta fidanzata che stava spiando la situazione dallo spioncino della porta. Con la dovuta calma, giunse nell'insolito antro anche il capo della Canzone del Mare, il Finn Etrius Dograndon, padre di Lance, guerriero di indiscussa fama e navigato mercenario.

Al loro ingresso, Cuspide fece un fischio rimettendo le frecce nella faretra; quasi istantaneamente, Daga rinfoderò le spade e si posizionò silenzioso in un angolo in ombra della stanza. Flamberga, ancora rintronato dall'incantesimo di Teclis, accennò ad una protesta impugnando lo spadone; Pugnale gli diede un calcio per renderlo cosciente della situazione.

Cosa sta succedendo qui?

Disse Finn Etrius, osservando la scena con occhio critico e sputando a terra.

Niente.

Disse Cuspide, lanciando un'occhiata a Madre Aurora che nel frattempo aveva riposto la sua spada. La sacerdotessa lo fissò, gelida come la morte... attese drammaticamente cinque secondi prima di prendere parola.

Tutto bene. Ci stavamo scambiando delle... opinioni.

Finn Etrius fissò i membri delle Lame Nere e del Nibbio Bianco uno ad uno... soffermandosi su Sciacallo di Pietra che era ancora steso a terra e stava faticosamente rialzandosi.

...E lui?

Disse Finn, indicando Sciacallo.

È inciampato mentre correva verso l'artefatto...

Rispose Teclis che aveva inteso la situazione.
Dal nulla, Lance lanciò un grido d'eccitazione.

MA QUELLO È IL MEDAGLIONE DEL CIELO!

Il bardo indicò il medaglione posto sul piedistallo accanto a Cuspide, dal quale ancora proveniva la fortissima luce che illuminava la stanza. L'elfo mise le mani sul medaglione: improvvisamente, la luce cessò. Nel buio più totale, si udirono le parole magiche di Teclis che creò dal nulla delle flebili luci di candela che sembravano galleggiare nell'aria intorno alla stanza.

Nella penombra le Lame Nere si raggrupparono e fecero per andarsene, ma vennero fermati da Lance che li fissava inarcando un sopracciglio.

Cosa avete intenzione di fare con il medaglione?

Rispose Pugnale.

Quello che ci è stato richiesto: lo consegneremo all'imperatore.

Ed uscirono fuori dalla stanza.

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Il Nibbio Bianco e la Canzone del Mare uscirono insieme dalle segrete del castello. Il cortile era stato fatto sgomberare e nell'aria aleggiava un'atmosfera quasi funerea.

In un angolo dello spiazzo giaceva una barella con un lenzuolo sporco di sangue: intorno, "L'Alba di Corallas" era tutta al capezzale della loro compagna di gruppo, sacerdotessa ed amica Clara. Alcuni sacerdoti della chiesa locale si scambiavano sussurri sommessi, mentre una guardia del castello stava intrattenendo una discussione col mago del gruppo.

Aurora si avvicinò al capannello e si intromise tra la guardia ed il mago Gil Golden, cominciando a conferire animatamente con loro. Teclis si unì alla discussione, frugando nelle sue sacche e tirando fuori la balestra ed il cavo della trappola nel labirinto.

Poco lontani, i tre membri del gruppo degli "Allegri Contadini" stavano confabulando tra loro scambiandosi sguardi torvi.

Quellolì era OVVIAMENTE triste per la sacerdotessa. Ma lui era un cantastorie, aveva girato l'isola di Miralis in lungo ed in largo ed in questo momento c'era un'altra priorità nella sua mente; si guardò attorno e vide le Lame Nere intente a parlare con il siniscalco della città e l'uomo anziano con la lunga barba bianca che presentò ai gruppi l'ingresso delle segrete.

Lo gnomo si avvicinò di soppiatto e si nascose dietro un angolo del torrione, cercando di origliare la conversazione senza farsi vedere.

Siniscalco, questa è una scoperta senza precedenti... secondo il tomo che abbiamo trovato, questo è sicuramente il secondo frammento del Medaglione del Cielo, il frammento della Temperanza! Gli scritti dicevano il vero, il Medaglione del Cielo, o meglio parte di esso, era VERAMENTE custodito nelle segrete del castello! Certo, così com'è non serve a molto, bisognerebbe trovare le altre due parti per poter avere accesso al reale potere dell'artefatto... e poter esaudire qualunque desiderio. Almeno così c'è scritto sul libro.

L'uomo barbuto sembrava molto emozionato e sudava copiosamente.
Da parte sua, il Siniscalco Crelius Hengis era ancora più nervoso del solito. Si guardava attorno con fare circospetto, tentando di coprire il medaglione da sguardi indiscreti. Quellolì dovette ritirarsi dietro il suo angolo un paio di volte per evitare le sue occhiate paranoiche. Poi disse:

Va bene, va bene. Se confermi la bontà dell'artefatto direi di portarlo direttamente all'imperatore. Vai a chiamare la guardia imperiale e falli venire qui... vorrei essere sicuro che tutto proceda senza intoppi.

Una volta consegnato il medaglione alle guardie il Siniscalco si schiarì la gola e prese la parola.

Signori avventurieri. Ci rincresce darvi la notizia che uno dei gruppi ha purtroppo perso in azione uno dei suoi elementi. Clara Redstorm è perita a causa di una trappola scattata nel labirinto, in una situazione ambigua che verrà approfondita dalla guardia cittadina. Vi invito ad un minuto di silenzio per commemorare la sua memoria.

Non passarono neanche dieci secondi prima di riprendere la parola.

Sono comunque lieto di annunciarvi che l'artefatto richiesto è stato correttamente estratto dalle rovine: un applauso al gruppo delle Lame Nere, che si aggiudica la vittoria della quinta prova!

Ci fu un timido applauso da pare di alcuni cortigiani e di Pugnale. Flamberga si mise in mostra flettendo i muscoli e riscuotendo un discreto successo tra le dame, nonostante il volto coperto di cicatrici.

Riprese la parola il siniscalco.

Allo stato attuale della gara vediamo a pari merito "La Canzone del Mare" e le "Lame Nere" che guidano la classifica dei gruppi ancora iscritti al torneo. Dietro di loro ci sono gli "Allegri Contadini" e al terzo posto gli avventurieri del "Nibbio Bianco". All'ultimo posto della classifica provvisoria, "L'Alba di Corallas".

La sesta e ultima prova si svolgerà domani mattina: vi verrà permesso di riposare la notte cercando conforto dalle fatiche vissute nelle segrete. L'ultima gara consisterà in uno scontro d'arme tra i vari gruppi, chiamato "La Grande Mischia": gli avventurieri si sfideranno all'interno di un’arena, tutti contro tutti. Vincerà il gruppo che, alla fine della tenzone, avrà almeno un membro ancora in piedi. Un gruppo di guaritori presenzierà la sfida e si occuperà di guarire e squalificare i caduti... beninteso, i colpi mortali sono assolutamente vietati e qualsiasi tentativo di assassinio sarà punito dall'impero con la massima della pena.

Dovrebbe essere tutto... appuntamento domani, un'ora dopo l'alba, nella piazza principale della città. Buona serata, avventurieri!

Quellolì tornò da Teclis e Madre Aurora.

Una Grande Mischia eh? Beh avremo modo di vendicarci delle Lame... scusate ma dov'è Sciacallo?

Teclis fece un cenno verso destra: il druido del gruppo era in compagnia di Laenei, la strana ragazza incontrata in locanda qualche tempo prima.

Quellolì si sfregò le mani.

Con permesso: vado a farmi gli affari altrui.

Siete confusi su chi sia il Nibbio Bianco, gli Eroi del Crepuscolo o l'isola di Miralis? Visita i precedenti capitoli de "Le Cronache del Nibbio Bianco" sul mio blog: