Bitcoin: si torna in positivo, ma...

Premetto che queste sono mie considerazioni personali e pertanto possono e anzi, devono, essere oggetto di discussione/critica. Quindi vi invito a scrivere nei commenti cosa ne pensate in merito dopo la lettura!

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Bitcoin è una bolla

È da circa un anno che bazzico nel mercato delle cryptovalute, e l'unico cosa veramente importante da capire è che le cose seguono un loro corso, indipendentemente dagli eventi che si succedono.

Sembra quasi come la fine del mondo decretata dall'impatto dell'asteroide Nibiru, che un paio di volte ogni anno, compare sui media gettando nel panico qualche credulone.

Non voglio nemmeno più ragionare in termini di Bitcoin, c'è ancora troppa dipendenza dalla prima crypto, parliamo direttamente in termini di market cap, ovvero la quantità di denaro che circola nel settore.

Dopo Agosto 2017, fino a metà Gennaio 2018, sembrava che il market cap non si sarebbe più fermato. Al disastroso crash di Gennaio, previsto dai più esperti, si è susseguito quello di Marzo, dove il market cap è stato più che dimezzato.

"Bitcoin era una bolla, la morte di Bitcoin, è finita"

Seppur anche io mi sono trovato in leggero disagio per il mercato bearish, c'era un elemento che faceva ben sperare: la prevedibilità di questo mercato sul lungo termine.

Il crash di Gennaio? Si ripete da anni.
Il crash di Marzo? Idem.
La ripresa nell'ultima parte dell'anno? Anche.

Immagine sotto licenza CC0

Il fatto che Gennaio abbia portato sconforto, disperazione e addirittura suicidi, è dovuto al fatto che, diciamocelo francamente, il Q4 2017 è stato il periodo rivelazione delle cryptovalue. Bitcoin è diventato mainstream, complice l'adozione del termine dai media, complice tutta la critica positiva e negativa che si sono tirate addosso le crypto.

Così, l'amico dice all'amico che ha guadagnato 200€ con bitcoin, l'altro più spavaldo 500€, l'altro ancora più convinto 1000€, in un circolo autoamplificante che ha fatto entrare migliaia di nuovi cryptoinvestitori nel mercato, tutti con pochissima cognizione di causa.

Questo ovviamente ha aggravato tutti gli eventi che si susseguono da anni: nell'ultimo anno i crash sono stati più negativi, le risalite più ripide, le ricadute ancora più dure. Mercato giovane, mercato emozionale.

Ma l'esperienza di questo anno mi ha fatto capire un altra cosa: nel mercato delle crypto ci sono fattori che conosciamo poco, che dettano il ritmo. Non illudetevi che la notizia di un nuovo exchange, di nuove partnership, di ban o nuovi leggi contro i bitcoin possano cambiare qualcosa nell'andamento generale delle cose. Sono dei sassolini buttati nel mare.

Se chiedete a me, io vi risponderò: coincidenze. Sapevo che Aprile sarebbe stato il mese della ripresa, ma quello che mi colpisce è che questa sia iniziata contemporaneamente per tutto il mondo delle crypto, in un giorno qualsiasi, esattamente il 12 Aprile. Perché proprio il 12 Aprile?

Non c'è nessuna notizia che ricolleghi il balzo di market cap in quel preciso giorno (es. Bitcoin è passato da 6000$ a 7000$), invece, il balzo è stato una cosa naturalissima, più graduale di quanto si pensi: semplicemente sono stati abbattuti i sell wall.

Proprio quei sell wall di cui parlavo mesi fa qui su steem, messi dai grossi pesci, sell wall da miliardi di dollari su cui si infrangevano lentamente i piccoli investitori. Dollaro per dollaro, lentamente, questi muri sono caduti, e ad aprile il mercato ha ripreso a respirare improvvisamente, quando questi sell wall sono stati rimossi.

Screenshot di un sell wall di questo Febbraio dal sito GDAX

Che senso ha tutto ciò?

Profitto, ecco la parola chiave. Costringere un valore ad un prezzo basso, costringere o invogliare a vendere per renderlo ancora più basso, acquistare in massa a prezzo ridicolo creando un trend positivo, invogliare altri ad investire, vendere tutto facendo cadere il mercato, ripetere.

Sarà ingiusto, poco lecito, ma di fatto noi piccoli pesci possiamo solo provare a capire come andranno le cose, e fare le nostre puntate, per cavalcare l'onda e sperare che siamo tra i primi a entrare e uscire nei giusti momenti.

Non ci sono più le mezze stagioni

I pattern di caduta e ripresa si susseguono da anni, anche se alcuni anni sono anomali per quanto riguarda l'andamento di mercato. C'è da dire che l'andamento di ogni anno ha una sua contrattura o al contrario, una sua dilatazione, per cui il crash di marzo si ha ad Aprile o a Febbraio, e la ripresa di ha a Giugno o Novembre. L'andamento generale è che inizio anno è per lo più negativo, la parte centrale è stabile, fine anno c'è una chiara ripresa.

Come sarà la situazione nei prossimi mesi? Incerta, come sempre. Il trend generale è positivo, fino a Dicembre mancano ancora parecchi mesi, c'è tutto il tempo di causare un nuovo ribasso e sfruttare la successiva impennata.

Con queste poche informazioni comunque, a mio avviso, possiamo affrontare questo 2018 molto più serenamente e prepararci, con i tempi ed i risparmi, ai nostri investimenti nel 2019.

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