Indigestione e difficile sopportazione

in #ita6 years ago (edited)


Immagine CC0 creative commons

Questa mattina (ormai ieri mattina), sono andato a pulire la mia classica scala, quella storica, alla quale si è affiancata la seconda a poca distanza da qualche settimana, pensavo che oggi fosse una bella giornata, rinfrescata dalla copiosa pioggia caduta nelle prime ore della giornata, invece un caldo tremendo, grondavo costantemente di sudore, una piccola odissea.

Tanto per non farsi mancare nulla, quando sto per dare il primo colpo di straccio in cima alla sesta rampa, ecco un nuovo suono, assurdo, allucinante, stridente, fastidioso, inumano, "rompipallante", una cosa indescrivibile, che mi arriva diretto dall'appartamento più in alto di tutti.

Mi viene da pensare chi possa essere a produrre una tale "melodia", ma ci vuole poca immaginazione, è quella piccola peste di bambinetto, che avrà 7-8 anni, un discolo di prima categoria, assolutamente ingestibile da parte della mamma, che non sta a sentire nessuno.

Fra me e lui non corre buon sangue, mi sfida costantemente, e può nascondersi dietro alla sua giovane età, ma sa già perfettamente cosa può fare e come lo deve fare per rendersi antipatico.

Un paio di mesi fa li vedo arrivare, di ritorno dalla scuola, madre e figlio, e lascio la parte interna di una rampa delle scale senza passare lo straccio, dicendo alla donna di passare senza problemi accostandosi al corrimano, lei capisce al volo, dice alla "bestiola" di fare altrettanto, ma come lei si gira, lui passa in mezzo allo scalino, sporcando con le sue zampette tutta la rampa, con una bella lingua finale a me indirizzata.

Che voglia malsana di dargli una bella zampata nel sedere, lo so che non è educativo, lo so che non si deve fare, ma quando avevo la sua età, purtroppo tanti anni fa, ogni tanto mi arrivava qualcosa, quando facevo le cose di traverso come lui, anzi, non ho mai fatto la lingua a nessun adulto, esisteva un certo senso del rispetto che ai giorni d'oggi non si sa più dove stia di casa, scaturisce da qui la mia tentazione di "impiombare" il "dolce fanciulletto".

Non c'è stato verso, per tutta la durata della pulizia ha continuato a strimpellare o martellare o quel diavolo che stesse facendo quel suo orrendo giocattolo, al punto tale che come ho visto un altro inquilino gli ho chiesto se era da molto che questa cosa andava avanti, e lui tutto rassegnato mi risponde che erano due giorni che ci dava dentro di brutto per delle ore, la giornata precedente erano andati anche a bussare alla loro porta, e la risposta era stata che qualcosa doveva pur fare, che bisognava aver pazienza con i bambini, che quel gioco gli piaceva da matti.

Mi dispiace solo che non ho potuto riprendere quella "melodia", in quanto ritengo che qualsiasi persona sana di mente, non direttamente coinvolta a livello affettivo e famigliare con la piccola peste, odierebbe quel suono ed il suo produttore, forse odierebbe è eccessivo, rivolto al bambino, ma di certo non fa nulla per farsi voler bene dai comuni mortali!!!

Per la cronaca, ha avuto anche il coraggio di affacciarsi al balcone di casa, mentre pulivo le scope e la paletta, e farmi nuovamente la lingua, raggiungendo l'apoteosi con il gesto del dito medio, per cui, essendo già in grado di capire e di offendere, gli ho semplicemente puntato contro la mano, con il dito indice al suo indirizzo, additandolo e guardandolo male, e "l'esserino malefico" ha battuto in ritirata, riprendendo ad armeggiare con l'orrendo strumento.

Comunque la si vuol mettere, con questi mostriciattoli c'è solo da rimetterci, perché loro sono i bambini, sono quelli da capire, sono quelli da comprendere, l'adulto deve sopportare e tollerare, ma a volte, come in questo caso, è davvero durissima!!!

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Ahah rompipallante entrerà nel mio dizionario! Un po' di tempo fa ho conosciuto una coppia di africani, non era da molto che erano in europa. Loro hanno un'educazione molto rigida (a volte forse anche esageratamente...). Cmq è una cosa cui tengono molto di solito e il marito mi ha chiesto come mai da loro sono i genitori a comandare, invece qui spesso gli sembrava fossero i bambini!

Si sta effettivamente assistendo ad una pericolosa inversione dei ruoli, difficilmente ho alzato le mani con le mie figlie, ma il rispetto o lo hanno recepito automaticamente, oppure, se non siamo stati bravi ad insegnarglielo, lo avevano nel DNA, certe figure di merda che spesso i bambini fanno fare ai loro genitori non se le sono mai fatte passare per la testa.
Rompipallante mi è venuta così, era la sensazione dominante!!!

La figlia di un mio ex collega, rivolgendosi proprio a suo padre "ma stai zitto, TESTONE. Per una cosa del genere, il contrappasso minimo, quando ero bambino io, sarebbe stata una tozza bene assestata. Invece il mio collega, zitto e muto.

Giustissimo Dave, ai nostri tempi si viaggiava, in questi casi, o tozza ben assestata o zampata nel culo, a volte anche tutte e due, adesso il bastone del comando sembra nelle loro mani.
Ti racconto brevemente questo fatto, uno dei più allucinanti nella mia carriera da negoziante, risalente addirittura ad una decina di anni fa....
Mi entrano in negozio una famiglia, babbo mamma e due figli, maschio e femmina, chi doveva comprare le scarpe era la figlia che avrà avuto 16-17 anni.
Si vedeva lontano un miglio che lei era un pezzo che lo aveva visto, e che lo prendeva tranquillamente e sovente, purtroppo era molto, troppo disibinita, t-shirt larga, che quando si piegava in avanti mostrava il seno nudo, minigonna con perizoma, visibile tranquillamente a movimento studiato e consumato pure quello.
La mamma era molto assillante e pallosa, troppo anche lei, ma in fondo un po' di ragione ce l'aveva, e la figlia era già un paio di volte che dava delle risposte molto imbarazzanti, tipo "Ho pure il perizoma, se rompi me lo sfilo qui, tanto il signore (che sarei stato io) ha già visto una passera di sicuro, per cui sta zitta", ed altre cose del genere, ma il record lo toccò con questa frase, detta dopo un leggero diverbio, sempre con la madre, perché la mamma, giustamente, le diceva che le scarpe che voleva comprare erano troppo grandi, che le faceva male camminare in quella maniera, e che se doveva fare una cosa e scappare da qualcuno, dopo due passi sarebbe rimasta solo con le calze.
Prendendo spunto da questa ipotetica fuga, la figlia disse, con uno sguardo strafottente ed insolente, questa frase, rimasta storica ed indelebile:
"Di cosa cazzo ti preoccupi, io non ho paura di niente, se mi voglio violentare, gliela do senza problemi, anzi, queste scarpe le userò per fare delle file di pompini in discoteca".
Non sapevo dove aggrapparmi, anche perché la svergognata mi guardava fino in faccia, ed io stavo arrossendo, quando il padre, con una calma olimpica, disse solamente:
"Di quello che vai a fare in giro, al signore, non interessa nulla, decidi solo quale scarpa vuoi e lasciamo questo negozio, hai già dato abbastanza spettacolo".
Non li ho mai più rivisti, ma non li dimenticherò mai.

Sono convinto che l'istruzione del bastone e carota sia la migliore in assoluto.
Chi non adotta questo tipo di processo può incorrere solo in una diseducazione : lo sculaccione di turno è lo strumento per costruire una persona. Non è possibile darla vinta sempre ad un bambino: il risultato sarà un uomo/donna viziato e quando impatterà con gli sculaccioni della vita da adulto sarà un impatto eccessivamente duro.

Hai perfettamente ragione, il bambino va ripreso quando serve, anche in maniera forte, senza esagerare nella maniera più assoluta, come va supportato e aiutato nel suo processo di crescita, perché quando serve anche un no può essere molto educativo.

Parto con la premessa che adoro i bambini, adoro giocare con loro e farli ridere, sono sempre stata una burlona.
Però, di recente, mi sono accorta quanto siano cambiati i bambini e, molto probabilmente, anche l'educazione che viene insegnata loro dai genitori.
Non tutti sono così ma la maggior parte sono strafottenti e non portano il minimo rispetto.
Ci sarebbero milioni di esempi da fare ma ti riporto questo:
Un mesetto fa ero in giardino con il mio cane. È un cucciolo ed è bene amato da tutto il vicinato, si fermano tutti a fargli le carezze dalla rete.
Arrivano due bimbi (credo di 8 anni circa) vedono il mio Pepe, gli urlano vaffa... e lui, credendo volessero giocare, si avvicina per le coccole. Già mi erano partiti i fumi e stavo per andare oltre quando un bambino mette la mano all' interno della mia recinzione e arriva una sberla in pieno muso al mio cane. Al che non ci vedo più, gli urlò e questi scappano.
Innanzitutto gli è andata bene perché il mio cane è buono ma se avesse reagito male?
Il rispetto per gli animali? Il senso del pericolo? Nessuno glielo ha insegnato?
Il rispetto per una persona che vuole farti la dannata ramanzina lo vuoi avere?
Sono rimasta allibita.

Spesso non hanno più il senso della misura, e la colpa, dopo una certa età, è di entrambi, genitori da una parte e figlio dall'altra, perché dove è carente l'educazione dei genitori, il figlio ha un suo cervello, che deve far funzionare in assenza di un'idonea istruzione, anche se l'iniziale responsabilità è sempre del genitore.
Il tuo esempio non è altro che una dimostrazione che il comportamento in generale dei bambini/ragazzi è sempre molto più aggressivo e trafottente rispetto a diversi anni fa, il paragone con gli anni 70-80, quando ero fanciullo e adolescente non regge nella maniera più categorica, perché erano davvero altri tempi, dove se si sgarrava, si sapeva automaticamente a quello che si andava incontro, sonore riprese e tirate d'orecchie, a volte simboliche, a volte reali.

Condivido il metodo di usate bastone e carota , come dicono a Roma , quando c'é vo c'é vo.

Non sono per picchiare gratuitamente, ci deve essere un reale motivo perché un figlio ti faccia scappare la pazienza, ed il bastone e la carota è un metodo classico che non dovrebbe mai passare di moda, invece ultimamente si vedono sempre più situazioni fortemente anomale

Ciao mad, questo bel maleducato ha superato il limite, la colpa è dei genitori, io non sopporto le mamme che mi dicono "non lo so gestire", ma come? sarà mica un mostro o un animale? Mio figlio più grande ha anche lui 8 anni, ma mai lontanamente si comporterebbe così perché sa che la sculacciata sarebbe immediata ed il conseguente castigo molto duro. Secondo me tutto sta nell'educazione che un genitore sa impartire al proprio figlio. Come avevi letto in un mio recente post abbiamo avuto a che fare in vacanza con una marea di bambini maleducatissimi da restare allibiti. Io ne parlerei con i genitori a costo di essere sgarbato visto che se anche avvertiti come ha fatto il vicino non è servito, due parole dette come si deve se li meritano e se lo becchi da solo il bimbetto minaccialo e te lo dico io che ne ho tre piccoli, ma non tollero certi comportamenti di strafottenza come quelli descritti da te. Il problema è che se non lo raddrizzano ora chissà come diventerà da grande. Io a volte mi sento cattiva, ma poi penso che lo faccio per il loro bene e io da piccola ho ricevuto lo stesso, lo zoccolo di legno di mia mamma e la cinquina di mio papà, ma sono cresciuta educata per fortuna. Io sono un generale in quanto ad educazione, se la sculacciata serve la prendono eccome, a volte penso che non mi ascoltino, ma poi quando ci troviamo in mezzo alla gente e li paragono ai comportamenti incivili degli altri bambini, capisco che sono sulla buona strada perché i miei in confronto sembrano dei santi. Io sono il tipo che gli pianta una girata e li mette in punizione senza cartoni, senza dolci e senza giochi se anche solo non rispondono al saluto quando incontriamo qualcuno, quindi guai se facessero come questo tuo vicino delinquentello! Fagli un bello sgambetto quando la madre non ti vede minacciandolo che se continua alla prossima glielo spezzi il terzo dito!

Non ho assolutamente nessun dubbio che i tuoi figli abbiamo delle ottime basi come quelle che tu e tuo marito gli state trasmettendo, dalla tua descrizione sei molto intransigente ma tra l'atteggiamento permissivo e passivo dei genitori debosciati e deboli ed il vostro, logicamente preferisco centomila volte un eventuale eccesso di rigidità, piuttosto che avere a che fare con situazioni come quelle che ho descritto nel post.
Ti ringrazio dei preziosi consigli vendicativi che mi ha suggerito, e sono quelli che certamente avevo già pensato di mettere "autonomamente" in atto, magicamente la scopa si infilerà tra le sue zampettine, provocando una "indesiderata" caduta (ohh, poverino, come mi dispiacerà....), oppure mentre mi giro inavvertitamente, e per puro caso, partirà un "involontario" movimento maldestro che colpirà la sua "gradevole" testinadi.....
Ricordo perfettamente il tuo racconto di quanto ti sia capitato in vacanza, e comunque non posso fare altro che confermare che avete fatto, come al solito, del vostro meglio

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