La finestra gialla [sesta e ultima parte]
Nelle puntate precedenti..
Ep. 1 : Ricordi
Ep. 2 : L'incontro
Ep. 3 : Festa a sorpresa. Con sorpresa
Ep. 4 : Il ritratto
Ep. 5 : Domani sarà tutto cambiato..
...ed ora il finale, l'ultimo episodio.
Federica sedeva nel giardino di casa sua, nella fontanina a lei tanto cara.
Mise la mano sul pancino, la piccola scalciava a più non posso.
Quella mattina era un po' più agitata del solito, forse perché percepiva l'ansia della madre.
Era il primo giorno di apertura della mostra e lei era agitatissima.
Alzò lo sguardo verso la finestra gialla. Quante cose erano cambiate dall'ultima volta che era stata lì, con sua sorella.
Era passato quasi un anno da quando avevano ricevuto la lettera della sorella.
Era rimasta sconvolta. Non ci aveva creduto subito, pensava fosse uno scherzo.
Aveva preso il primo volo ed era tornata a casa. Lì aveva appreso la veridicità della cosa ed era iniziato il periodo più brutto della sua vita.
Liz era l'unica cosa che le era rimasta nella vita, perdere lei era stato come perdere la propria stessa vita.
Aveva lasciato il lavoro, l'America e si era stabilità lì per dare un po' di sostegno ai nipoti, distrutti dalla perdita della madre.
Aveva trovato un po' di respiro in Nicholas. Passavano intere giornate a parlare di Liz, ognuno con le proprie storie e facce della stessa persona.
Col tempo il loro rapporto era diventato quasi morboso, se non riuscivano a passare del tempo insieme, impazzivano, ricadendo nel baratro più profondo dell perdita della loro amata Liz.
Cominciarono a passare anche le notti insieme, dando sfogo alla disperazione più profonda dei loro cuori.
Fino a quella mattina. Quella mattina non la scorderà per il resto della sua vita.
Guardò il quaderno che aveva in mano. Aveva trovato quel bigliettino proprio sopra quel quaderno. Tre mesi fa.
Era uscita quella mattina per fare una commissione importante ed era tornata a casa con una felicità nel cuore che ormai non provava da tempo. Era incinta e non vedeva l'ora di dirlo a Nicholas. Non era forse il momento giusto per un evento del genere, ma era successo e avrebbero potuto trarne nuova linfa vitale.
Aveva cercato Nicholas per tutta casa, senza trovarlo. Vide quasi per caso quel bigliettino sopra quel quadernino anonimo.
Lo prese con mani tremanti e lesse:
Mia cara Federica. Forse l'ho trovata. Forse ho trovato tracce di dov'è stata. Devo tentare. Se lei fosse ancora lì, io devo tentare.
Ho lasciato tutto ciò che posseggo a te, a breve il mio notaio ti contatterà. Niente senza Liz ha importanza per me.
Perdonami se vado via così, ma non posso perdere tempo. Il tempo mi è avverso.
Pianse. Pianse e pianse ancora.
Il suo animo era combattuto da un turbinio di emozioni.
Sapeva in cuor suo che Nicholas amava sua sorella. Il loro era un amore di quelli indissolubili, di quelli che superano confini e ostacoli della vita. Il loro amore era scritto dai tempi dei tempi, lo sapeva, e sapeva che Nicholas non si sarebbe arreso. Era felice, davvero, se lui avesse potuto avere ancora del tempo da passare con sua sorella.
Era arrabbiata, era arrabbiatissima con sua sorella. Nonostante apparentemente avesse accettato la sua decisione, era arrabbiata lo stesso con lei per un gesto così egoistico.
Era arrabbiata con la vita in generale, ed era invidiosa e gelosa. Anche lei in cuor suo ardiva ancora un momento con sua sorella. Un suo sguardo, una carezza, una parola, un bacio, una stretta tra le sue braccia.
Era dispiaciuta. Dispiaciuta per Nicholas. Perché se avesse trovato tracce di Liz ma lei non ci fosse stata più, sarebbe stata ancora più dura per lui da superare. Perché quella speranza di avere quella possibilità avrebbe ridotto in cenere il suo spirito.
Ed infine era dispiaciuta per se stessa. Stava per dare a quell'uomo la notizia più bella del mondo e stava per dirlo all'uomo che in fondo al suo cuore amava. Ma quell'uomo non c'era più e sapeva che non l'avrebbe mai più rivisto. Sarebbe andato via, così all'improvviso, proprio come sua sorella.
Era lì davanti a quel foglio, priva di forze. Era di nuovo rasente a quella linea tra la vita e il baratro.
Poi dentro di lei qualcosa si mosse. Aveva dentro di lei una vita, e quella vita l'avrebbe protetta e amata con tutte le forze.
Ritornò con lo sguardo verso quel quaderno.
Iniziò a sfogliarlo.
Erano solo bozze. Bozze che ritraevano sua sorella.
Amava moltissimo quelle bozze, più di qualsiasi dipinto fatto da Nicholas.
Vedeva in quelle bozze l'essenza di sua sorella. La forza e la tristezza racchiusa in quella donna eterna.
Sospirò e guardo la parete della casa di fronte.
MOSTRA SENSORIALE DI GALYNARIS NICHOLAS : LE SFACCETTATURE DELLA DEA LIZ
Ci aveva impiegato mesi per mettere in pratica la sua idea, ma c'era riuscita.
Con l'aiuto di alcuni tecnici, aveva svuotato quella casa e l'aveva riadattata a suo gusto. Aveva studiato e messo in atto una specie di percorso in cui attraverso giochi di luci venivano messe in mostra tutte le opere di Nicholas che ritraevano Liz.
Aveva spedito inviti in tutto il mondo grazie ai contatti lasciati dall'artista.
E aveva riscosso grande successo. Le avevano risposto in moltissimi e la notizia aveva fatto il giro del mondo, finendo persino su telegiornali e giornali.
L'inaugurazione sarebbe avvenuta tra qualche ora.
Mise la mano sulla pancia, la bimba scalciava fortemente.
"Mia piccola Liz. Andrà tutto bene. Ce la faremo".
Liz era andata a Zante e si era stabilita presso un convento.
Le suore, per esaudire l'ultimo desiderio della donna, le avevano costruito una piccola capanna proprio in riva al mare. Passava le sue giornate sull'amaca ad osservare il mare inebriandosi col dolce suono delle onde. La malattia l'aveva quasi del tutto logorata, ma riusciva ancora a godere di quella meraviglia.
E fu proprio così che, una mattina dopo la sua partenza, Nicholas trovò la sua innamorata.
Con il permesso delle suore e di Liz, l'uomo si stabilì nella capanna.
Il destino regalò ai due innamorati ancora qualche giorno, finché Liz non si spense tra le braccia del suo innamorato.
Di Nicholas si persero le tracce per qualche giorno, finché il mare non restituí il suo corpo.
Tutti i disegni sono di mia proprietà
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Mi hai scatenato reazioni contrastanti, perché il finale di questa tua storia è toccante e sconvolgente, quasi da far star male, per quanto sia triste, struggente e malinconica, ed è anche scritto molto bene, per cui ho un tale rimescolamento di sentimenti che non so proprio quale sia il dominante, ma resta in ogni caso il fatto che hai aggiunto una piccola gemma ai tuoi lavori più nobili che hai postato.
Ti ringrazio molto per questo tuo commento.
Per chi scrive è sempre importante creare un qualcosa nel lettore, sono felice davvero di aver trasmesso a te qualcosa di così forte.
Grazie ancora per essere presente, costante e un eccezionale lettore.
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No, cara ragazza, non ringraziarmi, qui su Steemit, quando ci si legge più o meno seriamente come facciamo noi, le emozioni si creano reciprocamente, perché tante volte sei riuscita a raggiungere e scuotere il mio animo molto in profondità, per cui è stato un piacere leggere il pezzo che hai scritto, molto particolare