Introduzione al bitcoin ed alle criptovalute

in #cryptocurrency7 years ago (edited)

Hai sentito il tuo amico parlare di bitcoin e non sai cosa siano?
Ti stai chiedendo cosa sono le criptovalute e perché tutti ne parlano ultimamente?
Vorresti investire nel mercato e guadagnare in breve tempo?

Sei nel posto giusto!

Premetto che guadagnare in breve tempo con il mercato dei cripto, pur essendo possibile, è ovviamente difficile; questo giusto per non far diventare questo blog l'ennesimo post poco serio con tante promesse e talvolta anche truffe che si trova in rete...

Prima di addentrarci nel vivo del mercato, è bene che conosciate almeno le basi.

Innanzi tutto, bitcoin o criptovalute in generale, è solo la punta dell’iceberg.

La vera rivoluzione in tutto ciò, e che pochissimi conoscono, è la tecnologia del BLOCKCHAIN, una tecnologia talmente rivoluzionare da essere stata equiparata alla “scoperta” dell’internet. Cercherò di spiegarvi brevemente ed in maniera chiara, i concetti basi del mondo delle criptovalute, in modo da agire con più consapevolezza sul mercato. Andiamo con ordine!

Tecnologia Blockchain

Qui inizia la rivoluzione. La blockchain, è una rete di distribuzione di dati decentralizzata. In parole molto povere, tutti i dati di un database, invece di essere conservati in un solo "posto", sono sparsi e frammentati in diversi posti, collegati tra di loro.

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Vi faccio un esempio pratico, giusto per capirci meglio. Consideriamo, giusto per rimanere in ambito finanziario, una banca. Ogni banca ha un proprio database, ovvero un insieme di dati inerenti i suoi clienti (anagrafica, conto, depositi, etc.). Questo database è collocato fisicamente su un server, ovvero una macchina, simile ad un computer, che si trova in genere in un posto sicuro. Ovviamente, chiunque abbia accesso al server, può modificarne i dati o in questo caso, rubare i dettagli dei conti dei clienti e ripulirli completamente. La rivoluzione della blockchain consiste, soprattutto, nel fattore sicurezza. Se la stessa banca utilizzasse la blockchain per conservare i suoi dati, le informazioni sarebbero conservate, in maniera frammentata, tra migliaia se non milioni o miliardi di “nodi”, tutti protetti da crittografia. Questo significa, che il malintenzionato che vuole rubare una semplice informazione, come ad esempio il cognome di un cliente, deve riuscire a forzare l’accesso a TUTTI i nodi della rete per ottenere, tra l’altro, una singola informazione: un lavoro fisicamente impossibile.
La decentralizzazione consente a tutti i nodi di avere uguale potere, differentemente da un sistema centralizzato in cui, come nel nostro esempio, tutti i dati sono conservati in un singolo elemento. Ogni volta che un dato viene registrato sulla blockchain, è richiesta la conferma dei nodi della rete in maniera da verificare che la registrazione del dato, ovvero la “transazione”, è sicura. Diversa transazioni sono raggruppate in un blocco, che viene concatenato al blocco precedente: da qui il nome blockchain. Questo implica che i dati non possono essere cancellati da un blocco, ma solo aggiunti alla catena. Tra l’altro, tutta la blockchain, e quindi l’insieme di transazioni, è pubblico: chiunque può vedere dove vengono registrati i dati e quando, ma ovviamente il contenuto è protetto e non accessibile.
L’esempio della banca è solo una delle tante applicazioni della blockchain, tecnologia che può trovare impiego nelle operazioni catastali, finanziarie, ma anche nella sanità, ecommerce, musica, videogames, social media. Qualsiasi cosa può essere messa su blockchain con un enorme vantaggio in sicurezza, trasparenza, ma soprattutto in costi.

Volete vedere una blockchain com'è fatta? Provate ad andare qui e cliccate su explore 3d blockchain!

Le criptovalute

Ma quindi, qual'è la relazione tra bitcoin ed altre criptovalute se sulla blockchain vengono inserite informazioni? Ebbene, se la blockchain è l’automobile, i coin sono la benzina. Infatti, qualsiasi dato registrato sulla blockchain, viene registrato come “transazione”. La registrazione della transizione in un blocco, avviene ad opera dei Miner, aziende o privati che sono in possesso di potenti calcolatori, che risolvono gli algoritmi necessari a registrare le transizioni, crittografarle ed aggiungerle alla catena. Ovviamente nulla viene fatto gratuitamente: i miners vengono ricompensati per la registrazione delle transazioni e per la creazioni dei blocchi della blockchain, con una piccola quota chiamata “fee”. Questa fee, viene pagata con una moneta virtuale, che sarà la moneta della blockchain in esame.

Ad esempio, consideriamo la blockchain del Bitcoin. Quando persona A invia a persona B un bitcoin, una transazione viene messa in coda nella rete della blockchain. I miner registrano la transazione sul blocco, ed una minuscola parte del bitcoin inviato, viene trattenuta dal miner come compenso per l’operazione svolta. Una volta che la rete ha confermato la sicurezza e veridicità della transazione, persona B avrà sul suo conto il bitcoin.

Il valore di un bitcoin, che è salito nell'arco di pochi anni da centesimi a migliaia di euro, è dettato unicamente dalla domanda/offerta del mercato: più persone comprano bitcoin, perché credevano nella tecnologia blockchain, più il prezzo saliva. E questo concetto è valido per tutte le altre criptomonete.

Il mercato delle criptovalute

Mentre il bitcoin nasce come moneta con funzione di...moneta, ci sono tanti altri coin che invece hanno diverse funzioni, in base al progetto ed alla piattaforma che c'è dietro. Alcuni coin possono essere utilizzati per comprare energia elettrica, per visualizzare determinati contenuti su internet, per poter ascoltare determinata musica, le applicazioni sono davvero tantissime e la tecnologia è solo agli inizi.
Un criptoinvestitore, compra all'inizio di un "valido progetto su blockchain" una certa somma di coin a bassissimo costo (anche nell'ordine del milionesimo di centesimo). Se il progetto è valido e cresce nel tempo, più persone avranno bisogno di quel coin per utilizzare la piattaforma o il servizio collegato al progetto, e quindi la disponibilità di monete andrà a diminuire. Si creerà quindi una grossa domanda, ed il prezzo del coin salirà. L'investitore quindi potrà vendere i suoi coin e trarne un discreto profitto, oppure utilizzarli lui stesso per i servizi correlati.

Ovviamente c'è ancora tantissimo da dire, ma questi pochissimi concetti espressi in maniera basilare, dovrebbero bastare per ora. Se volete approfondire l'argomento, vi lascio qualche link nella sezione in basso.
Ora siete pronti per la basi del mercato delle criptovalute!


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