La Luna Grigia di Rak-Thul - Capitolo 4 - Domande e (sempre meno) risposte

in #ita5 years ago (edited)


Ciao a tutti! Bentornati sul mio profilo Steemit e nel regno di Rak-Thul. Il verso dei tamburi è giunto alle orecchie di Vrynn e la melma si sta accumulando al suolo. Riuscirà il nostro protagonista a uscire dal bosco indenne?
Buona lettura!

Selenya: La Luna Grigia di Rak-Thul

Capitolo 4 - Domande e (sempre meno) risposte


Dopo il pulsare di quelle strane parole nella mia mente, gli alberi iniziarono a muoversi come scossi da un forte vento. Iniziai a correre, mentre i rami che si muovevano con agitazione facevano staccare col fruscio una moltitudine di foglie verso il suolo. Rumori di passi nel bosco, versi di tamburi sempre più presenti, la situazione non sembrava volgere a mio favore. Senza contare che la melma iniziava a piovere dall’alto inseguendomi senza darmi tregua. Fuggi… Fuggi… Fuggi… Ripetevo nella mia mente, ma sapevo bene che non sarebbe servito a nulla. Non sapevo nemmeno dove stavo andando, come avrei fatto a scappare? Infatti, come il manifestarsi delle paure peggiori, davanti a me giunse con un balzo di svariati metri uno dei tamburi con la lingua di fuori, mentre emetteva il suo verso in continuazione. Percosso da sensazioni di terrore e ansia dalla prima creatura, inoltre, non mi accorsi dell’arrivo di una seconda al mio fianco, la quale volò letteralmente giù dagli alberi. Cercai di scappare, ma il tamburo appena giunto mi saltò addosso sbattendomi a terra e posizionando le sue lunghe braccia sulla schiena. Cercai più volte di smuovermi, ma la sua forza mi sovrastava. Invece, la melma che prima stava arrivando ad alta velocità ad un tratto si fermò e, come intimorita da qualcosa, si separò in due parti, aprendo un varco. Dal passaggio creatosi, le quattro sacerdotesse stavano arrivando con il loro passo delicato, ma allo stesso tempo inquietante. Una di loro tirò giù addirittura il velo davanti al viso sorridendo come estasiata dall’incontro. Le altre avevano gli occhi verdi puntati verso di me, mentre muovevano le mani secondo i loro riti. Ero a dir poco paralizzato.

“Tiralo su.” le quattro sacerdotesse ordinarono al tamburo che mi teneva intrappolato a rimettermi in piedi.
“Cosa volete?” Cercai di rispondere mentre la creatura mi si avvinghiava con le braccia attorno al petto e allo stesso tempo mi leccava il viso.
Le donne non mi risposero, ma iniziarono ad agitare le mani e a pronunciare parole per me senza senso. Iniziai a perdere la cognizione delle cose, per poi addormentarmi.



Lo sguardo delle sacerdotesse Pixabay
Mi risvegliai all’interno di una cella buia. La mia gabbia era piuttosto scarna: si presentavano mura rocciose, una porta di legno massiccio e due piccole aperture in alto, oltre una branda, ovviamente.Mi arrampicai su di essa per poter raggiungere le uniche fessure. Mi sollevai a fatica con le braccia e, per quei pochi secondi che riuscii a guardare oltre, mi resi conto di trovarmi in una grande città. Non si vedeva altro che piccole case e lunghe strade piene di spazzatura. Inoltre, non riuscivo a vedere nulla che si muovesse. Forse era tardi o forse era successo qualcosa. Appena mi calai mi venne un grande mal di testa. Mi sentii come se avessi dormito per giorni, mesi o addirittura anni. Lo stomaco era vuoto e si stava facendo sentire, dovevo trovare il modo di andarmene da lì o almeno di trovare qualcuno che mi portasse del cibo. “Hey, c’è qualcuno? Guardie?” Cercai di chiamare qualcuno, ma nessuno mi rispose. Fu così che mi avvicinai alla porta della mia cella e spinsi con forza per rompere la serratura. Si aprì, facendomi volare a terra per la troppa rincorsa presa. Incredibile, ma vero… La porta era già aperta. Mi alzai in piedi e guardai attorno. Appena voltai l’angolo, in una sala, scovai una decina di sacerdotesse; prima di essere notato, mi nascosi. Stavano piangendo, non sembrando neanche loro. Forse era per la mia mente ancora non troppo sveglia, ma sinceramente non ci stavo più capendo niente. In ogni caso le evitai cambiando stanza. Per mia fortuna si trattò di una cucina che però di mangiare aveva ben poco. Solo del pane secco e raffermo era rimasto; avevo troppa fame per potermi lamentare. Anche per l’acqua valeva la stessa situazione. La poca che c’era me la bevvi da un secchio. Non che fossi pieno, ma almeno avevo messo qualcosa sotto i denti. Uscito dalla stanza, vidi delle scale che scendevano verso il basso; capii subito di trovarmi in una torre e, arrivato in fondo, vidi figure che avrei evitato volentieri. Come bestiame, i tamburi erano legati a una sorta di giogo. Però, prima di essere visto, mi sentii strattonare all’indietro. Finì nuovamente per terra.

Alzai lo sguardo e una ragazza con capelli neri e con occhiali grossi e spessi mi fissò dall’alto. Prima cosa che notai erano i suoi occhi. Erano scuri e non verdi come quelli delle sacerdotesse, cosa che mi tranquillizzò alquanto.
“Cosa ci fai qui?” Mi rivolse parola.
“Non lo so… Non so nemmeno dove mi trovo.” La ragazza mi diede una mano e mi tirò su; poi si mise le mani sui fianchi con fare da saputella.
“Sei a Rak-Thul, ragazzaccio, ma mi dispiace, non ho tempo da perdere con te. Sai, starei scappando.” Mi rispose così tranquillamente da non sembrare avere tutta quella fretta.
“A Rak-Thul? Devo andarmene in fretta da qui. Portami via con te.” Ella mi guardò ridendo, come se fosse stata la cosa più divertente mai vista prima. Sembrava pazza come le sacerdotesse. “D’accordo, andiamocene. Tanto sarà semplice.”
“Sarà semplice? Siamo pur sempre nella capitale. Scappare sarà difficile, vorrai dire. Hey, stammi a sentire!” Cercai di parlarle mentre lei camminava loscamente lungo un nuovo corridoio di quella strana rocca.
“Hey? Il mio nome è Mistrel, ragazzaccio. Cerca di avere rispetto di me e poi dopo tutto quello che hai dormito è facile che tu non sappia cosa sia successo. Uff, ho capito. Zitto e seguimi.” Le sue parole non avevano senso e poi quanto avevo dormito?
“Mistrel, eh, scusa, ma quanto avrei dormito? Comunque smettila di chiamarmi ragazzaccio. Il mio nome Vrynn.” la giovane ragazza mi guardò con uno sguardo accusatore.
“Hai dormito circa due mesi e mezzo e nel mentre è successo il caos più totale e... Come puoi vedere...Beh, guarda in alto.” Arrivammo all’esterno dalla torre. Dopo le sue parole ero completamente sbiancato. La mia testa era sempre più piena di domande. Come avevo fatto a dormire così a lungo e poi… Che fine aveva fatto la luna?
Scrutavo il cielo, vedendo le stelle, ma della luna non vedevo traccia. Cosa era accaduto in tutto quel tempo che avevo passato, a quanto pare, nel sonno? Inoltre, cosa era successo alla capitale Rak-Thul? Strade vuote, sacerdotesse piangenti… Fu così che Mistrel, vedendomi confuso più che mai, mi prese per mano, facendomi voltare.
“Ho capito! Capito! Capito!” Mi urlò in faccia. “Tu non stai capendo niente! Lo so!” Replicò spaventandomi con la sua euforia. Ero ammutolito, ma Mistrel tornò alla carica, stringendomi il polso e tirandomi dietro a lei.
“Vieni con me! Voi ragazzacci mi fate proprio pena.” E fu così che iniziò la nostra “facile fuga” da Rak-Thul.

Continua...


Qualcosa di strano sta succedendo a Rak-Thul? Di sicuro dormire due mesi e mezzo non è normale. E poi chi è davvero Mistrel? Vrynn si potrà fidare di lei? Cosa accadrà nel prossimo capitolo? Dopo tutte queste domande, vi tocca attendere le risposte :P
A presto con la prossima puntata!

Selenya: Le sei ombre della Luna - Presentazione e Contest

Selenya: Disegnatore Ufficiale per "Le sei Ombre della Luna" - Contest Artistico

La Luna Rossa di Tlicalhua by @gianluccio
Cap. 1: Il Colpo
Cap. 2: La prigionia
Cap. 3: L'accordo
Cap. 4: Sussurri nel vento

La Luna Blu di Kasiha by @kork75
Cap. 1: Un anno prima…
Cap. 2: L'osteria il corallo blu
Cap. 3: Il confine
Cap. 4: Il maestro

La Luna arancio di Svadhisthana by @imcesca
Cap. 1: Prologo pt. I
Cap. 2: Prologo pt II
Cap. 3: Il risveglio
Cap. 4: Adulta

La Luna Bianca di Alfhild by @acquarius30
Cap. 1: Concentrazione e addestramento
Cap. 2: Gelido come il cuore del Marchese
Cap. 3: Apparizioni
Cap. 4: L'ira di Freyja

La Luna Dorata di Porpuraria by @coccodema
Cap. 1: L'inizio di una nuova vita
Cap. 2: la trasformazione
Cap. 3: il viaggio
Cap. 4: La scoperta

La Luna Grigia di Rak-Thul by @mirkon86
Capitolo 1: Leggenda e curiosità
Capitolo 2: Il verso dei tamburi
Capitolo 3: La fuga


Sort:  

Mi intriga questa Mistrel :) chissà se i nostri eroi riusciranno ad uscire dall'oscura Rak-Thul?

lo si scoprirà nei prossimi capitoli :D

Hi, @mirkon86!

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