Hypogeum Cap. 5

Qui i capitoli precedenti di Hypogeum:
1 https://steemit.com/ita/@charlesx/hypogeum-cap-1-italian-crypto-fiction
2 https://steemit.com/ita/@charlesx/hypogeum-cap-2
3 https://steemit.com/ita/@charlesx/hypogeum-cap-3
4 https://steemit.com/ita/@charlesx/hypogeum-cap-4

Hypogeum Capitolo 5

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Un taglio netto

La porta si chiuse dietro di lui, era nuovamente nella stanza delle sessioni, era stato scortato con la stessa modalità precedente.

Rimase qualche momento a guardare la sua immagine nello specchio.
< E' da lì che mi fissate non è vero? pensate di avermi piegato >

XXX: "Bentornato Mr. Becker, come si sente oggi?"

Alessandro: "Splendidamente, grazie"

XXX: "Ci fa piacere sentirglielo dire, la vita all'Hypogeum può essere ottima, oggi ci occuperemo del suo contratto"

Alessandro: "Bene, non vedo l'ora di leggerlo"

XXX: "Molto bene, allora procediamo"

Un pannello che Alessandro non aveva notato si aprì all'altezza del tavolo e sputò sul tavolo due piccoli blocchi di fogli e una penna.
Alessandro che aveva solo le gambe legate come l'ultima volta alzò i fogli per leggerli.
La sua faccia mutò in quella di un uomo che stava guardando un fantasma.
I fogli bianchi riportavano solo due titoli e una linea a fondo pagina per le firme.
Nel primo blocco di fogli era riportata la dicitura "At Will Contract"(contratto a libera risoluzione) per ogni foglio, nel secondo era riportato "Non-disclosure agreement"(accordo di non divulgazione) con lo stesso format del primo.
< Cosa è, uno scherzo? >

Alessandro: "Questi fogli sono vuoti"

XXX: "Si non si preoccupi Mr. Becker, dopo aver firmato i fogli verranno immeditamente stampati col testo"

< Luridi bastardi >
Rimase svariati secondi a fissare i fogli senza muovere un muscolo.

XXX: "Non si preoccupi Mr. Becker, è solo una formalità, i contratti le verranno mostrati nuovamente a fine rapporto"

< Ah, in questo caso allora >
Prese in mano la penna e cominciò a firmare i fogli uno per uno. Terminati i fogli posò la penna con delicatezza sul tavolo; lentamente alzo i blocchetti e cominciò a far scorrere i fogli in direzione dello specchio con un ghigno di soddisfazione sul volto.
Gli spazi per le firme riportavano la seguente scritta:
Andate a farvi fottere
Andate a farvi fottere
Andate a farvi fottere
Andate a farvi fottere
Man mano che i fogli scorrevano il suo sorriso si allargava, finchè un improvviso dolore al petto gli fece perdere la presa sulla carta che cadde rovinosamente sul pavimento.
Avevano rilasciato una scarica elettrica dalla fascia che indossava sul petto, si era accasciato sul tavolo con i muscoli in tensione. Non riusciva a muoversi, la luce venne spenta e poco dopo sentì una puntura di ago sul braccio, l'oscurità lo circondò.


Lentamente riaprì gli occhi, si sentiva disorientato e la visuale era leggermente sfocata.
< Questa volta mi hanno dato roba pesante >
La luce era accesa e riconobbe la solita stanza, man mano che riprendeva i sensi ebbe una sensazione orrenda.
< Non mi sento la gamba sinistra >
Alzò lentamente la testa, un conato di vomito si arrampicò sulla sua gola prima di venire soffocato da una mano.
Non aveva una parte della gamba sinistra, era stata amputata poco sotto il ginocchio.

?: "Mr. Becker, sono il dottore a cui è stato affidato, si calmi, non è in pericolo di vita"

Alessandro: "Cosa avete fatto, PAZZI!"

?: "Un momento, la metto in contatto con la squadra di sessione"

XXX: "Mr. Becker, questo non è un gioco, e non è nemmeno un film, lei ha erroneamente pensato che le sue azioni non avrebbero avuto conseguenze, e malgrado la nostra disponibilità siamo giunti a questo"

Alessandro: "Perchè non mi uccidete e la facciamo finita, FORZA! ADESSO!"

XXX: "Noi non uccidiamo i nostri futuri lavoratori Mr. Becker, sarebbe uno spreco di tempo, denaro ed energie"

Alessandro: "Non so ancora chi voi siate, se un governo, una corporazione o che altro, ma io vi ODIO, non lavorerò mai per voi, potete anche farmi a pezzi!"

XXX: "Mai dire mai Mr. Becker"

La luce si spense e vi fu nuovamente il silenzio.
Alessandro rimase seduto sul letto, si tastò lentamente e con attenzione quel che rimaneva della gamba sinistra, non sentiva il tatto della mano, lo avevano anestetizzato per bene.

Rimase fermo a riflettere per molto tempo, il misto tra orrore e rabbia gli aveva fatto salire l'adrenalina a mille.

Fine capitolo 5.

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