Deliri mondiali

Lo ammetto, l'altra sera non vi ho raccontato tutto.

Il loop dei video su Youtube non si è esaurito in mezz'ora, ma sono andato fino in fondo.

Ho rivisto la splendida cavalcata azzurra del 2006, seguita dalle cocenti delusioni agli europei 2008 prima e ai mondiali 2010 poi, per arrivare alla (quasi) impresa del 2012 in Polonia e Ucraina.

Il video successivo sta per partire, Inghilterra - Italia del 13 giugno 2014, prima partita del girone, due a uno per gli azzurri. Sarà per via di quell'insipido 2014, di quelle partite trasmesse nel cuore della notte o per l'esordio di Sara Tommasi nel cinema hard, ma la vista comincia ad annebbiarsi...

Deliri mondiali

 

Ore 23,45 - l'Italia sta per scendere in campo, devo trovare un posto per vedere la partita, e subito. Parcheggio sulle strisce gialle e corro alla disperata ricerca di un pub.

L'adrenalina mi scorre nelle vene, il cuore batte forte, comincio a sudare, agitarmi e ansimare, proprio come Sara Tommasi nel suo ultimo film.

La città è deserta, davanti a me non ci sono più case, solo edifici abbandonati, l'atmosfera è densa e carica di elettricità, mentre un silenzio irreale avvolge la scena.

23,50 – L'asfalto sembra sciogliersi sotto i miei piedi, corro come un disperato mentre le palazzine si liquefanno. Mi fermo e tiro un respiro profondo.

In lontananza scorgo due costruzioni basse, l'una a pochi metri di distanza dall'altra. Vengo attratto dallo sventolio di una bandiera tricolore sorretta da un'asta poderosa posta di fronte all'uscio di quello alla mia destra. Sorrido.

Mi avvicino con passo deciso e leggo sulla bandiera "Berlusconi presidente". E' un circolo del Pdl, e trasmettono la partita della nazionale.

Non ho scelta, mancano cinque minuti al fischio d'inizio sto per bussare alla porta, quando un fortissimo odore di salamella distoglie la mia attenzione.

Proviene dall'edificio accanto...Fanculo al fischio d'inizio, non ho nemmeno cenato. Vado a dare un'occhiata.

E' il circolo del PD e dalle note dell'inno nazionale in sottofondo capisco che trasmettono la partita anche lì.

Busso.

Mi apre la porta un tizio con una giacca a righe vellutate, dandomi il benvenuto.

All'interno la sala è strapiena, sono tutti incollati di fronte al telo bianco sul quale viene proiettato l'incontro.

Prendo posto in ultima fila, lo stomaco langue, è mezzanotte passata e la partita non è ancora cominciata, perciò chiedo lumi al mio vicino di posto che mi sussurra: "E' in streaming".

"Sticazzi", penso tra me e me.

La tensione sale, l'arbitro fischia il calcio d'inizio e l'Italia parte all'arrembaggio.

Minuto 34, angolo per gli azzurri, persino le mosche interrompono il loro volo finché il mio vicino si alza in piedi e grida "Uno a zero!".

Nessuno capisce, poi il velo di Pirlo, la conclusione di Marchisio e l'Italia è in vantaggio.

Lui esulta, io lo guardo stizzito e cambio posto, anzi vado a farmi un panino con la salamella. Al mio ritorno siamo uno a uno. Diamine, ho perso il gol del pareggio.

Minuto 50 l'Italia è in attacco, Candreva si invola sulla fascia e noi con lui.

L'emozione è forte, Candreva converge, salta il diretto avversario e pennella un cross dalla parabola così morbida e delicata che nemmeno il tonno in scatola.

L'immagine si arresta all'improvviso, e al centro compare un cerchietto che rotea su se stesso con la scritta "Buffering".

Dieci secondi d'attesa lunghi quanto il cammino di Santiago. Poi torna il segnale, l'Italia è nuovamente in vantaggio. Mi alzo in piedi simulando gioia e partecipazione, proprio come la miglior Sara Tommasi.

Finisce la partita, un po' frastornato esco a prendere una boccata d'aria. L'Italia ha vinto, è prima nel girone, ma la sensazione che si prova è simile a quella di Bersani al termine degli scrutini delle politiche 2013...

 

---

Per chi si fosse perso il racconto precedente, date uno sguardo a Io, la poesia, ce l'ho nel sangue

Per gli amanti della poesia di bassa lega non perdetevi Franco

Mentre per chi preferisce racconti a buon mercato ecco Berlin Calling

Per gusti più ricercati invece, date uno sguardo alla riflessione: E se fosse il tempo a essere denaro

Condividete, commentate e seguitemi @bronsedi