A decidere il futuro dei calciatori ancora vincolati da anni residui di contratto dovrebbe toccare alle società, naturalmente dopo aver tenuto conto del volere degli stessi, ma quando la tua stella brilla a tal punto da oscurare persino la grandezza del club nel quale giochi, come accade a Cristiano Ronaldo, può capitare che questa prassi venga invertita e che sia proprio l'atleta, in base all'umore del momento, a scegliere quando salutare la compagnia.

Che Cristiano Ronaldo stia tenendo sotto scacco il mercato della Vecchia Signora, in questo momento è sotto gli occhi di tutti, così come in questi tre anni lo è stato il fatto che il cinque volte Pallone d'oro si sia sentito più importante della squadra nel suo insieme. Celebri sono rimaste alcune sue reazioni alle sostituzioni, quando in panchina sedeva Maurizio Sarri, tipiche di chi non riesca a concepire di venir messo da parte anche solo momentaneamente per dar spazio a qualcun altro.

Ronaldo ha probabilmente capito come la Juventus intenda fare le cose sul serio a partire già dalla prossima stagione, per intraprendere un piano di ringiovanimento della rosa che punti ad iniziare un nuovo ciclo sotto la guida di Max Allegri; tuttavia, il tempo necessario per tornare a vincere e contare qualcosa anche in Europa potrebbe non risultare così breve, come i 36 anni del portoghese richiederebbero.

Per ottenere un'ultima chance di vincere la Champions League e magari il Pallone d'oro, che lo porterebbe nuovamente alla pari con Leo Messi, il fuoriclasse di Madeira ambirebbe a trasferirsi in una squadra considerata più pronta nell'immediato e che possa offrire maggiori garanzie tecniche. In altre parole a lui, di rimanere per combattere per uno scudetto o un posto tra le prime quattro, come accaduto quest'anno, non può importare di meno.

Le voci di rinnovo di contratto con la Juventus giunte dal Portogallo, per di più con lo spalmamento dell'ingaggio da 31 milioni di euro su più stagioni, appaiono quanto mai infondate. Perché Ronaldo, macchina da soldi ancora prima che calciatore, dovrebbe rinunciare a metà del suo stipendio, quando sa che potrà al liite trovare un altro dorato ingaggio da qualche altra parte nel mondo l'anno prossimo?

Chiarito il fatto che il numero sette più famoso del mondo vorrebbe cambiare aria e che la Juventus stessa non si strapperebbe i capelli all'eventualità di monetizzare già in questa finestra di calciomercato quella trentina di milioni del valore del cartellino, occorrerà però adesso trovare un acquirente, che possa non solo sborsare la cifra richiesta dai piemontesi, ma anche garantire a Ronaldo un ingaggio dello stesso livello di quello percepito a Torino.

Nelle ultime ore sembrano definitivamente tramontate le ipotesi Real Madrid, che vorrebbe andare all-in su Mbappé, e del Manchester United, che preferirebbe offrire un super rinnovo di contratto a Paul Pogba, lasciando di conseguenza aperta un'unica strada, quella che condurrebbe alla Ligue 1 e al Paris Saint Germain.

I parigini stanno concentrando tutti gli sforzi economici possibili e immaginabili in questa sessione di calciomercato, in modo da allestire una super squadra che funga da veicolo pubblicitario ancora maggiore in vista dei mondiali in Qatar dell'anno prossimo, e dopo aver ingaggiato Hakimi, Donanrumma e Sergio Ramos potrebbero decidere di affondare il colpo proprio investendo sulla figura dello juventino, affidandogli così anche un ruolo da testimonial della prossima rassegna mondiale.

Del resto proprio dalla Francia arriva la clamorosa notizia dell'ultima ora secondo la quale, da fonti piuttosto attendibili, si apprenderebbe che Cristiano Ronaldo e Paul Pogba potrebbero giocare da compagni di squadra l'anno prossimo. Tutti con la maglia del Paris Saint Germain? Lo scopriremo presto, intanto la Juventus ha ufficializzato l'aumento di capitale pari a 400 milioni.

Non capita, ma se capita...

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Forse si tratta semplicemente del gioco delle parti, una strategia più volte usata per instaurare nella mente del compratore la fretta derivata dal principio di scarsità, ma le ultime parole di Giovanni Carnevali, Amministratore Delegato del Sassuolo, non devono essere state accolte con troppo entusiasmo dall'ambiente bianconero e in generale da tutti gli appassionati del calcio italiano.

Potrebbe non essere infatti a tinte bianconere, ma bensì biancorosse, il futuro di Manuel Locatelli, talentuoso centrocampista del club neroverde che tanto bene si sta comportando con la Nazionale di Roberto Mancini ad Euro 2020: l'Arsenal avrebbe recapitato sulla sua scrivania, secondo le dichiarazioni del dirigente emiliano, una proposta da quaranta milioni di euro cash per strappare il cartellino del ragazzo alla concorrenza.

Un'offerta, come ribadito dallo stesso Carnevali, al momento superiore a quella dei bianconeri e di ogni altra pretendente, che se non verrà pareggiata a breve diventerà difficile da rifiutare per il club della Mapei. Da quael che si apprende sui giornali, la Juventus non intenderebbe partecipare ad alcun tipo di asta e sarebbe rimasta ferma sulla cifra di 30 milioni più l'inserimento di alcune contropartite tecniche.

Uno stallo che, nonostante il gradimento del giocatore vada verso la società bianconera, rischia di privare la Serie A di un altro grande talento, dopo le voci che riguardano Berardi, anche lui vicino ad un trasferimento all'estero, e lo "scippo" perpetrato ad opera di Mino Raiola su Donnarumma.

Evidentemente quanto accaduto con Marco Verratti nel lontano 2012, quando l'abruzzese si accasò al Paris Saint Germain, unico club disposto ad accontentare le richieste del Pescara pari ad "appena" 15 milioni di euro, non è servito da lezione alle squadre italiane, che spesso finiscono per spendere cifre simili se non superiori per giocatori stranieri dal dubbio talento.

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