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ieri sera al Gewiss Stadium di Bergamo è andata in scena la seconda semifinale di ritorno, che a differenza di quella precedente ha regalato agli appassionati del calcio italiano goal e spettacolo. A misurarsi con i bianconeri di Andrea Pirlo, nella finale che si disputerà a maggio, toccherà secondo pronostico alla splendida Atalanta, che dopo lo 0-0 dell'andata ha liquidato il Napoli sul piano del risultato oltre che su quello del gioco, con un più che meritato 3-1.

Se una settimana fa, nella partita d'andata disputata nel capoluogo campano, la superiorità dei bergamaschi non si era tramutata in una vittoria, ieri sera l'Atalanta ci ha messo più o meno un quarto d'ora per indirizzare in maniera pressochè definitiva la qualificazione, quando prima Zapata poi Pessina hanno violato la porta difesa da Ospina.

E dire che i primi squilli erano stati proprio della squadra di Gattuso, che conscia di avere a disposizione due risultati su tre in caso di goal, aveva provato ad approcciare alla gara senza timore reverenziale nei confronti dell'avversario; Insigne ci ha provato un paio di volte, rendendosi pericoloso, mentre Lozano appariva in serata di grazia da subito, costringendo anche gli avversari a spendere un cartellino giallo per fermarlo.

Purtroppo per il Napoli però, le speranze di agguantare la qualificazione sono durate troppo poco, affossate da una tattica perfetta della linea d'attacco della squadra di casa, che sfruttando le assenze di Koulibaly e Manolas, ha scelto di allargare le due punte Muriel e Zapata per favorire gli inserimenti di Pessina e Gosens.

Maksimovic e Rrahmani si sono fatti spesso attirare sull'esterno, permettendo ai puledri di razza di Gasperini di galoppare nel centro: i centrocampisti non sono riusciti a supportare abbastanza la difesa, aggredendo i portatori senza troppa convinzione e così è arrivato il primo goal di Zapata, che vedendo spazio davanti a sé ha sbloccato il risultato con un missile da fuori area, ma soprattutto il raddoppio di Pessina, privo di opposizione nella sua avanzata centrale, con Zapata a fungere questa volta da rifinitore.

Guarda l'animazione del goal dell'1-0 (Zapata)

Guarda l'animazione del goal del 2-0 (Pessina)

Gattuso ha provato a sgolarsi e a ricompattare il gruppo, ma i suoi si sveglieranno solo ad inizio ripresa, dopo un primo tempo oltremodo negativo e dopo che sui social network più famosi i tifosi partenopei stavano già chiedendo a gran voce la testa dell'allenatore calabrese: Lozano, il più ispirato dei suoi, ha riaperto la sfida dopo pochi minuti della ripresa, trovando il goal dopo una ribattuta su un tiro di Bakayoko, e Osimhen quasi riesce a pareggiare ad un quarto d'ora dalla fine, quando una sua deviazione da pochi passi viene miracolosamente intercettata da Gollini.

Chi pensa però che la rete del Napoli abbia influito nel modo di giocare dei padroni di casa è fuori strada, dato che tra il goal di Lozano e l'occasione capitata sui piedi dell'attaccante nigeriano si possono contare almeno tre occasioni, propiziate tutte in un modo o nell'altro da Ilicic, mandato in campo da Gasperini al posto di Muriel.

E sono proprio la sicurezza e l'autostima le armi migliori dei padroni di casa, capaci di autoalimentarsi nel tempo a furia di prestazioni come queste. La rete del defintivo 3-1 messa a segno da Pessina, che al momento rappresenta probabilmente il giocatore capace di interpretare meglio il ruolo di trequartista tra tutti quelli della Serie A, è la naturale conclusione di un dominio pressochè totale dell'Atalanta anche nel secondo tempo.

Guarda l'animazione del goal del 3-1 (Pessina)

Il Napoli negli ultimi minuti non ha più trovato la forza di rispondere e la crisi, aperta con la partita persa in Supercoppa e continuata con altre tre sconfitte nelle sei successive gare, sembra davvero non vedere la fine. Se questo sarà, come sembra, il secondo anno di fila in cui l'ambizione massima dei partenopei in campionato coinciderà con un posto alla prossima Europa League, occorrerà che dalle parti di Castel Volturno qualcuno si interroghi sulle reali responsabilità di questa situazione, che furbescamente si vogliono fare ricadere tutte su un allenatore (seppur mediocre) come Gattuso.

Tra Atalanta e Juventus, due squadre a loro modo imprevedibili e capaci di battere qualunque avversario quando in giornata di grazia, nella finale di maggio sarà partita vera e spettacolare; fare un pronostico in questo momento appare quanto mai complicato, ma mi auguro che l'attitudine e la determinazione dei bergamaschi possano persuadere anche Andrea Pirlo a tornare sui suoi passi, poichè talvolta il risultato influenza la prestazione, ma molto più spesso accade il contrario.

Pagelle Atalanta

Gollini 6,5
Toloi 6
Palomino 6
Djimsiti 6,5
Sutalo 6
De Roon 6,5
Freuler 6,5
Gosens 7
Pessina 8
Muriel 6,5
Zapata 7,5

Ilicic 7
Pasalic sv

Pagelle Napoli

Ospina 6
Di Lorenzo 5
Maksimovic 5
Rrahmani 5
Hysaj 5,5
Elmas 6
Bakayoko 5,5
Zielinski 5
Lozano 6,5
Osimhen 5
Insigne 5,5

Politano 5,5
Demme 5,5
Lobotka 5,5
Petagna sv
Mario Rui sv

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