Le "crisi" nella Storia dell'Arte (#5): Medioevo e Romanico

in #art6 years ago

Parti precedenti:
1, 2, 3, 4.

I momenti di crisi raddoppiano la vitalità negli uomini. O forse, più in soldoni: gli uomini cominciano a vivere appieno solo quando si trovano con le spalle al muro.

P. Auster


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Ripercussioni bizantine sul Medioevo e superamento del feudalesimo.

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La cultura bizantina condizionerà moltissimo la storia di quelli che sono stati i suoi domini; aprendo una finestra sulla Sardegna, la stagione giudicale trae origine da elementi bizantini.
Pian piano Bisanzio scompare ma nella cultura rimangono enormi lasciti come ad esempio nel linguaggio. Nel sardo parlato è ravvisabile un modo di ragionare più vicino all'ipotetico; l'indicativo è molto meno usato rispetto ad altre lingue. Ad esempio il verbo "è" spesso viene sostituito da "sembra essere".

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Immagine di libero utilizzo >>>>> - Basilica di San Francesco, Assisi

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Dal punto di vista figurativo possiamo affermare che tutto il Medioevo è bizantino (quasi un millennio di storia!).
Dopo la patristica arriva una fase scolastica, suddivisibile secondo Hegel in 3 periodi: bassa, media, alta.

Siamo anche in età carolingia (Carlo Magno verrà incoronato nel 814 d.C.) ed è quindi un periodo di intensi conflitti fra Papato e Impero (Sacro Romano Impero). Ha inizio il feudalesimo; Carlo Magno premiava i più meritevoli assegnando contee, ducati - concessioni protempore che in seguito vennero trasformate in permanenti, dando adito a vere e proprie dinastie feudali.
E' in corso una ristrutturazione della società; ricompare il servo (vassallo) che non è libero e a completa disposizione del Signore.

Sul finire del Medioevo assistiamo a un fenomeno che riporta gli abitanti nelle città, andate progressivamente svuotandosi dalla fine dell'Impero Romano, si pensi a Parigi che contava soltanto 3500 abitanti.

Vi sono varie ragioni alla base di questo controesodo; una delle quali è il forte dissenso verso le strutture feudali che si concentrava appunto nei centri più grandi. Si assiste al decollo di un processo di liberazione del lavoro che fino a quel momento era un qualcosa di dovuto (al Signore), ora non lo è più.
Il prodotto finito, che fino a quel momento aveva un costo relativo soltanto alla materia con cui era costruito, ora si arricchisce dell'idea di lavoro che ci è voluto per farlo. Non è un cambiamento di poco conto; l'idea sconvolge tutto il sistema precostituito.

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Immagine di libero utilizzo >>>>> - Basilica di San Francesco, vista interna, navata e volta.

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Nascono tipologie architettoniche diverse; le chiese romaniche nate in questo periodo hanno differenze enormi soprattutto nei materiali che vengono utilizzati. Inoltre la spazialità si riduce all'osso e si iniziano a trovare elementi che parlano di lavoro.

Il punto è che queste nuove nascenti piccole città non erano in grado di permettersi materiali ricchi, ad esempio al posto del marmo si utilizzano mattoni, più leggeri (per reggere strutture pesanti serviva il marmo che però non si può avere perchè costa troppo).

Siamo quindi di fronte alla ricerca di nuove soluzioni più semplici ed economiche; l'introduzione di archi, volte a crociera o pilastri a croce hanno questo scopo.

I tempi sono maturi per un nuovo cambiamento ma, prima, pare opportuno aprire una parentesi sul gotico.

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