I sentieri si costruiscono viaggiando - Capitolo 2 tratto da una storia vera - my novel in Italian
immagine tratta da: http://www.taringa.net/posts/noticias/19617962/Google-Earth-rescata-a-un-hombre-atrapado-en-isla-desierta.html
Dopo quello che avete letto nei post precedenti:
INTRODUZIONE -> https://steemit.com/ita/@ivand83/i-sentieri-si-costruiscono-viaggiando-introduzione-my-novel-in-italian
PROLOGO E INIZIO CAPITOLO 1 -> https://steemit.com/ita/@ivand83/i-sentieri-si-costruiscono-viaggiando-prologo-e-inizio-capitolo-1-my-novel-in-italian
FINE CAPITOLO 1 -> https://steemit.com/ita/@ivand83/i-sentieri-si-costruiscono-viaggiando-fine-capitolo-1-my-novel-in-italian
questo capitolo che segue è tratto da una storia vera e realmente accaduta!
... per tutti quelli che hanno smesso di sognare ...
C’è una storia nella vita di tutti gli uomini (William Shakespeare)
CAPITOLO 2: La barchetta
La barchetta, che nella vita di Victor ha segnato un momento cruciale, lasciandolo sospeso tra la vita e la morte in balia degli eventi e delle onde, custodisce una storia.
Questa, caro lettore, Victor la vorrebbe raccontare, perché qui sulla Terra ci sono ancora tre persone che possono dire di aver vissuto quel momento con lui, momento che ha segnato un legame per sempre in una splendida emozione dal volto tragico.
Chiudi per un attimo gli occhi e immagina di uscire in una bella mattina d’estate con i tuoi amici, su una barchetta di quasi cinque metri, senza motore e senza nulla di quello che la legge definisce “il minimo indispensabile” per affrontare una gita in barca. A questo aggiungi, per un attimo, una persona di quasi sessant’anni che non sa nuotare e l’ultimo membro dell’equipaggio che, ignaro di tutto, pensa di essere in compagnia di un esperto marinaio. Victor completa il trio che quella mattina, non guardando in aria e neanche in mare, decide di affrontare un’allegra scampagnata tra i pesci. Il mare è piatto, come si vede in genere verso le sei, quando il vento e le nuvole non esistono e ci si può specchiare.
Ora Victor non è un esperto pescatore, ma di certo uno sguardo alle altre barche che non c’erano e alle nuvole nere che si vedevano in lontananza, in un’altra occasione, lo avrebbe dato. Erano giorni tranquilli, si avvicinava il matrimonio di suo fratello, quindi per assurdo tutto era perfetto e nulla poteva scalfire quell’estate arrivata al giro di boa.
Dopo aver remato per circa un’oretta, i tre amici decidono di esser giunti nel posto giusto e di poter calare l’ancora per cominciare a divertirsi.
Intorno a loro il blu più profondo e una piccola pioggerellina che comincia a stringersi intorno alla lenza che con tanta cura hanno appena buttato in acqua.
Il tempo di tirare giù l’ancora e … sorpresa, il mare ha deciso che quella non è la giornata ideale per trascorrere una piacevole gita in compagnia. Se non avete idea di quanto ci voglia per trovarsi davanti ad un mare veramente ingestibile, un vento che non vi permette di tenere un remo in mano e una pioggia che sbatte contro i vostri occhi, ve lo può dire Victor.. meno del tempo che ci vuole per arrotolare la lenza al mulinello e ripartire per la riva.
Sembra una fantasia davvero ben costruita, un sogno che Victor vuole far credere di aver vissuto, invece è realtà, quella stessa realtà che gli fa apprezzare la varietà delle possibilità e il concatenarsi degli eventi casuali e non, che lo portano sempre a pensare e a trovare degli spunti per capire cosa sia davvero la vita e a cosa serva essere qui al mondo immerso tra migliaia d’individui.
Ma ritorniamo ai nostri tre marinai e cerca, gentile lettore, di immedesimarti nella persona che non sa nuotare, perché forse più di tutti si è reso conto dei pericoli che potevano nascere. Victor sa bene quello che può succedere e non esiterebbe un momento a gettarsi in mare per salvarla, ma a questa eventualità ci devi solo credere, perché fortunatamente non è accaduto e nessuno ha intenzione di riportare in questo libro cose non vere, facilmente smentibili.
Le uniche cose che Victor ha imparato da quest’avventura sono di essere responsabili anche quando si hanno occasioni che non si vogliono perdere, come uscire in barca quando un amico ti porge i remi, e che remare in due su un unico remo è una cosa profondamente sbagliata, perché alla fine si spezza.
E Nicola lo sa meglio di Victor, perché è lui a scuoterlo e a mostrargli l’effetto di questo insegnamento. Victor non ci vuole credere, è troppo concentrato a guardare il fondo marino nero che riflette i colori del cielo e a sperare solo di uscirne vivo, perché non sarebbe una fine degna di essere raccontata.
Quando su una barca si rema da un solo lato, non ci sono molte cose che possono succedere, se non quella di girare su stessi come una trottola impazzita e abbandonata al proprio destino.
Fortunatamente Victor comincia a prendere coscienza della situazione ed a notare che le onde spingono in un’unica direzione, la migliore che potesse sperare. Solo un ultimo problema separa i tre marinai dal calmo bagnasciuga: degli scogli che affiorano dalla superficie dell’acqua. Questo incontra perfettamente le leggi di Murphy che ci hanno sempre insegnato, e cioè che se una fetta biscottata con la marmellata sta per cadere a terra, sicuramente si riverserà dal lato della marmellata. Va sempre così e se dovesse andare diversamente tutte le statistiche lo leggerebbero come un evento eccezionale.
Se sei un lettore attento, non ti sarà sfuggito un piccolo particolare elencato all’inizio: si parlava di quattro persone e non di tre.
Infatti, nel frattempo, in mezzo al mare, su un salvagente a forma di papera, si comincia a intravedere un signore sui settant’anni e che, incurante del pericolo, continua a pescare e a passare il tempo affidandosi alla divina provvidenza. A nulla servono le urla di Victor che con un remo non può fare molto e si deve solo arrendere quando quel signore non si vede più in mezzo al mare che più nero è difficile da immaginare.
Molto lentamente la barca si sta avvicinando alla riva con quell’incognita di dove sarebbe finita: frantumata contro la piccola scogliera oppure tranquillamente adagiata sulla spiaggia e coccolata dalle onde?
Ormai pochi metri rimangono e il destino è di quelli beffardi, che anche stavolta bisogna affrontare e cercare di vincere. Gli scogli sono sempre più vicini e nessuno può davvero immaginare quello che potrebbe succedere; solo un attimo, un istante d’incertezza e la barca sollevata da un’onda anomala ma decisiva, si adagia lentamente proprio in mezzo a quell’ostacolo, parcheggiandosi come se qualcuno l’avesse guidata e avesse deciso che oggi è il giorno giusto, quello per rallegrarsi e per festeggiare tutti insieme una fantastica avventura da raccontare ai posteri. Alla fine il bilancio non è neanche così negativo: un remo spezzato, una barca salvata con due persone a bordo che forse apprezzano ancora di più la vita ed il terzo, completamente terrorizzato dal mare che non ha mai imparato ad affrontare, che finisce con le gambe insanguinate dagli scogli su cui ha deciso di correre proprio alla fine, per raggiungere il prima possibile la sabbia bagnata dal temporale, ma che indica chiaramente un contatto con la terra ferma.
Ricordi quel signore in mezzo al mare con il salvagente a forma di paperella? Bene, lui è già sulla spiaggia che aspetta i nostri eroi, avendo cavalcato la corrente ed essendosi accorto sin da subito che quella sarebbe stata una tranquilla, ma movimentata, giornata di pesca. Forse chissà, se fossero riusciti a tirarlo su quando era in mezzo al mare, li avrebbe portati lui in salvo, capovolgendo tutte le previsioni e le aspettative.
... TO BE CONTINUED ...
Very nice post! @ivand83
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