Chico Xavier e Nosso Lar

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Nel lontano 1910, nacque in Brasile un bambino predestinato a diventare un punto di riferimento per il suo popolo.
Una vera star che sarà spesso ospite di programmi radiofonici e televisivi; per molti un santo, un profeta ed una guida spirituale, per tutti un uomo realmente buono affezionato alla sua nazione ed alle sue genti.
All'anagrafe Francisco Cândido Xavier, ma da tutti chiamato con l'affettuoso nomignolo Chico, fu figlio di genitori d'umile estrazione sociale con scarsi mezzi di sostentamento.
Chico si accorse ancora molto giovane, intorno ai cinque anni, di possedere una dote trascendente i cinque sensi comuni: quella di poter conversare con gli spiriti, più precisamente con quello della mamma morta di recente.
Fu proprio lo spirito dell'adorata madre a dargli il coraggio, la pazienza e la fede cristiana per sopportare la brutalità della nuova moglie psicopatica del padre, che lo trattava malissimo senza alcuna ragione specifica, arrivando spesso a ridicolizzarlo e ad affermare che fosse posseduto dal demonio.
Durante l'infanzia vissuta nella povertà e negli abusi della perfida matrigna, le doti medianiche di Chico continuavano a svilupparsi sempre più, tanto che il bambino raccontava spesso di poter vedere e udire spiriti praticamente ovunque, anche a scuola durante le lezioni, spaventando comprensibilmente a morte i famigliari ignoranti e bigotti che, a fronte di certe dichiarazioni, lo ritennero bisognoso di cure mediche immediate poiché di certo "malato di mente".
Chico non ebbe mai l'opportunità di proseguire gli studi oltre le scuole elementari, che abbandonò definitivamente al quarto anno, dopo innumerevoli interruzioni dovute ai lavoretti che doveva svolgere per contribuire all'economia domestica famigliare, non ultimo il pesante impiego in fabbrica procuratogli dal prete del paese su precisa richiesta di suo padre, che vide nel lavoro a tempo pieno una buona idea per tenere il figlio impegnato mentalmente, "aiutandolo" così in questo modo a togliersi dalla testa spiriti e fantasmi.
Oltre agli studi Chico abbandonò presto anche la religione cattolica per dedicarsi, su consiglio della madre defunta che continuava a fargli visita dall'aldilà, allo studio della dottrina spiritista di Allan Kardec.

Grazie agli insegnamenti del professore francese, tratti dalla lettura delle sue opere ed ai consigli di uno spirito guida di nome Emmanuel che gli si manifesterà di sovente, per poi rimanergli fedelmente accanto fino all'ultimo dei suoi giorni come un vero amico, Chico iniziò a dedicarsi a tempo pieno alla psicografia; addirittura alla stesura di interi manoscritti psicografati ricevuti direttamente dalla "mano" di importanti poeti e scrittori trapassati di lingua madre portoghese, nonché dello stesso Emmanuel, anima molto evoluta con alle spalle numerose incarnazioni sulla Terra. Immagine CC BY-SA 3.0 a lato Fonte WikiCommons
I testi ricevuti venivano poi stampati dando vita così a libri veri e propri che finivano sul mercato dell'editoria brasiliana, convertendosi puntualmente e rapidamente in best seller. I brasiliani amavano Chico Xavier visceralmente, nessuno ebbe mai a contestare l'immagine pubblica di colui che era considerato alla stregua di un santo e di un profeta.
Degli enormi proventi di tali vendite Chico non volle mai un solo centesimo per sé, preferendo destinare tutto in carità e beneficenza. Arrivò ad affermare che anche volendo, non avrebbe potuto farlo, in quanto non si considerava assolutamente l'autore delle opere letterarie pubblicate a suo nome, dichiarando spesso di non comprendere nemmeno appieno ciò che psicografava.
Molto curiosa la comunicazione che Chico ricevette dalle gerarchie spirituali evolute del Pianeta Terra il 20 luglio 1969, data storica dello sbarco sulla Luna, o presunto tale, con la quale venivano ad informare l'umanità intera riguardo una meta importante da raggiungere: ci fecero sapere che a partire da quel momento, se fossimo riusciti a vivere in pace per cinquant'anni di seguito, ovvero fino al 20 luglio 2019, senza scatenare altre guerre mondiali devastanti, magari nucleari, allora il nostro pianeta sarebbe stato finalmente elevato allo status di "mondo di rigenerazione" - vedi il mio post Allan Kardec e lo Spiritismo- per opera di una razza aliena dello spazio, anime evolute molto antiche pronte a tornare sulla Terra per farci omaggio di tanta grazia fra meno di un anno, se tutto va bene. (Non è specificato se in forma di spirito e quindi sotto incarnazione umana oppure in forma fisica densa, magari per mezzo di astronavi...)

Staremo a vedere, intanto incrociamo le dita e cerchiamo di evitare conflitti mondiali, a maggior ragione quelli nucleari!

Fu però il libro dettato dallo spirito di colui che fu sulla terra un medico brasiliano di nome André Luiz, ad essere annoverato fra le migliori opere illustrative psicografate da Chico Xavier: Nosso Lar, che in portoghese significa "Nostra Dimora".

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Queste affascinanti "cronache dall'aldilà" che giunsero fino a noi nel 1944, grazie alle doti del medium brasiliano più famoso di sempre, raccontano, per "bocca" di André Luiz, di una fantastica città di luce da lui definita "colonia spirituale". Una storia talmente coinvolgente da essere stata portata sul grande schermo nel 2010 dal regista brasiliano Wagner De Assis. Un film omonimo che al momento è reperibile on line soltanto in lingua portoghese ma sottotitolato, sebbene di recente, da quel che ho capito tramite i social, un'associazione spiritista italiana stia raccogliendo fondi per il doppiaggio in italiano della pellicola.
Vi è il lecito sospetto che la dettagliata descrizione architettonica di Nosso Lar fornita dallo spirito di André Luiz, sia stata di grande ispirazione per l’allora imminente costruzione di Brasilia, città capitale del Brasile dal 1960, avvenuta quattro anni prima nel ‘56 per opera degli architetti Lúcio Costa e Oscar Niemeyer. Un sospetto fondato su di una incredibile somiglianza nello stile futuristico degli edifici e della planimetria urbana con quello della città ultraterrena. Tale ipotesi però, non fu mai ufficialmente confermata né dalle autorità, né dai progettisti.

Immagine CC BY 3.0 BR Fonte Wikipedia - Brasilia, città capitale del Brasile

Situata come moltissime altre colonie in un piano dimensionalmente superiore a quello terrestre, ubicato intorno all'atmosfera del pianeta e separato dal globo soltanto da una tetra dimensione "di mezzo" detta Umbral, la colonia spirituale in questione porta, come detto, il nome Nosso Lar.
Fra le sue mura, narra André Luiz, gli spiriti trapassati di recente arrivano sovente bisognosi di cure rigenerative, in quanto il loro corpo astrale, una copia eterea simile in tutto e per tutto al corpo fisico dell'ultima incarnazione, si trova in condizioni di salute precarie dovute ai danni subiti nella carne; infatti, ci spiega lo spirito di colui che fu medico sulla Terra, il corpo spirituale risente di tutti i mali psicofisici che inconsciamente o meno vengono afflitti al corpo di carne ed ossa quando ancora in vita (abusi alimentari, di sostanze stupefacenti, di bevande alcoliche, oppure di altre deleterie attitudini fisiche e mentali); a maggior ragione se nel momento del trapasso l'anima del defunto porta con sé pesanti fardelli dovuti ad emozioni o sentimenti negativi, artefici di dolori e turbe spirituali.

Immagine CC BY-SA 3.0 Fonte WikiCommons - Come in cielo così in terra, come sopra così sotto. L'ospedale spiritista André Luiz costruito nel ghetto della città di Belo Horizonte in Brasile, si occupa di curare gratuitamente tossicodipendenti e disturbati mentali esattamente come avviene a Nosso Lar

Per tali motivi questi spiriti inquieti, così bisognosi di gettare al più presto luci sulle proprie ombre esistenziali, si risvegliano dopo il trapasso nella dimensione di mezzo detta Umbral menzionata poc'anzi, uno squallido posto paragonabile ad un purgatorio di dantesca memoria, anziché direttamente in una "Nosso Lar".

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Questo perché le basse vibrazioni frequenziali di queste anime non permettono loro di giungere fino al livello più puro della dimensione successiva dove si trovano le colonie spirituali come quella di cui ci parla André Luiz.
Durante il triste soggiorno fra le tenebre dell'anima, dovranno cercare di comprendere come la gloriosa luce dei piani superiori può aiutarli ad evolvere, semplicemente desiderandolo, perdonando se stessi da ogni tipo di violenza e lasciando andare ogni tipo di negatività e di attaccamento alla materia, specialmente l'odio, l'invidia, il rancore e il pregiudizio. Per far ciò, avranno l'aiuto degli spiriti più evoluti dei piani spirituali superiori che, di tanto in tanto, "scenderanno" dalle colonie per far loro visita, con il compassionevole intento d'illuminare il cammino dei fratelli e delle sorelle temporaneamente perduti tra le nebbie dell'oscurità dell'animo umano.
Mi fermo qui, non proseguo oltre, voglio evitare di rovinarvi il gusto di leggere questa ed altre opere di Chico Xavier.
Nonché quello di guardare il film, cosa che vi consiglio caldamente di fare!

Ultima curiosità: Chico Xavier, sapendo di essere personaggio amatissimo in patria, amava ripetere che gli sarebbe piaciuto morire in un giorno felice per l'intera nazione, cosicché nessun brasiliano avrebbe patito più di tanto la tristezza per la sua scomparsa. Manco a dirlo, se ne andò colpito da un infarto il 30 giugno 2002, alla veneranda età di 92 anni, appena due ore dopo il termine della finale dei mondiali di calcio vinti dal Brasile, mentre tutto il paese era intento a festeggiare.

Alla prossima!

BIBLIOGRAFIA E FONTI:

• Federação Espírita Brasileira - www.febnet.org.br
• Nosso Lar, Chico Xavier/André Luiz, 1944