Asso e re di picche - contest - parte 5

Tutte le foto sono di mia proprietà.

Con questo post partecipo al contest:

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Asso e re di picche - contest - parte 4

Asso e re di picche - contest - parte 5

"Ragazzi, ma come abbiamo fatto a perdere anche questa volta?"
Premo il bottone sullo sterno ed esco dalla Simul-3 sudato e incazzato.
Questa tuta è eccezionale, ma esci conciato peggio che da una sauna. Non si può perdere in questo modo: altri 50 Steem a testa buttati per fare la solita figura da bambini dell'asilo.
"Questa volta, dai, l'ambientazione l'ha scelta Guido, Las Vegas nel 2010, ci siamo preparati, avevamo un piano d'azione, come diavolo hanno fatto a trovarsi già dentro la Bank of Nevada ancora prima che arrivassimo?"
Nessuno fiata, siamo un bel gruppetto di adulti sudaticci e sconfitti. E avevamo pure scommesso un bitcoin questa volta.

"Tu che sei uscito prima per gestire il gioco dalla console, che cavolo hai combinato?"
Mi guardano come dei bambini beccati a rubare la marmellata, che bella squadra che mi sono scelto per giocare a Simul-360, è la terza volta di fila che veniamo sterminati in meno di un'ora di gioco, dobbiamo organizzarci meglio, siamo troppo prevedibili, a quanto pare.
"Sembrava tutto sotto controllo prof... - risponde Phil in arte il Nerd - non so come hanno fatto loro a sapere dove eravamo diretti... forse hanno tirato ad indovinare..."
"Phil, sei sicuro di non aver detto qualcosa al bar, prima di entrare in Simul? Sicuro sicuro intendo... non leggermente sicuro..."

Phil alza lo sguardo come a chiedere un intervento divino per confermare la sua assoluta estraneità a qualunque cosa di qualunque tipo.
"Ragazzi, avevamo cinque minuti di vantaggio, prima che quel gruppetto di brufolosi avesse le nostre coordinate, potevamo farcela, ma loro erano già dentro la Bank of Nevada, come hanno fatto?"
Tutti si guardano in giro senza rispondere, non è per il bitcoin e nemmeno per i 50 steem a cranio, ma non ci siamo nemmeno divertiti, almeno provare la sensazione di stringere ancora tra le mani dei contanti, dei fruscianti bigliettoni, dei lingotti d'oro, almeno un bell'inseguimento per le strade di Los Angeles, magari sparando un po' a casaccio, insomma, qualcosa di divertente. Niente di tutto questo, entriamo e veniamo accolti da una pioggia di pallottole.
Un conto è venire seccati dopo un paio d'ore di divertimento, un conto è essere fatti fuori appena entrati in azione.
Li guardo uno ad uno, penso alle ore passate ad inventarsi i personaggi, alla cura dei particolari... ai 50 buttati via...
"Forse... - guarda caso è Phil che ha aperto bocca - ... forse al bar, potrei aver detto la parola Nevada mentre dietro di me passava quel tipo, come si chiama, Lello mi pare... ecco... magari, non ne sono sicuro, nella stessa frase può anche essere che ci fosse la parola banca..."
Lo sapevo che qualcuno aveva parlato e che quel qualcuno era Phil, almeno ho recuperato i miei 50.
"Guido, paga la scommessa, metti anche i miei 50 steem per il Simul; la prossima volta l'ambientazione la scelgo io e chiudiamo la bocca a Phil con il nastro americano prima di entrare al bar, ok?"
"Ok, prof..." l'unico a rispondere è Phil, poco prima di essere preso a calci dal resto della squadra e non è una simulazione.

THE END