Il mio viaggio in Thailandia #Day 12 - Khao Lak Nature Discovery

in #ita6 years ago

Negli ultimi giorni ci siamo concentrati più sull'avere un po' di relax e riposarci piuttosto che sull'essere attivi e fare tour e gite varie; questo stato d'animo termina però oggi, poiché abbiamo già organizzato i 3 giorni pieni che ci sono rimasti (oggi compreso) con attività che ci porteranno in giro al di fuori dell'hotel.

Il primo passo è il check out dall'hotel in cui ci troviamo, è l'ultimo cambio prima di andare via, per questo ne abbiamo approfittato per fare un tour nella giungla che prima ci porterà a contatto in acqua con un elefante, poi a diversi piccoli stop tra cascate, scimmie affamate e ristoranti con stanze per gli ospiti sugli alberi ed infine ad attraversare un fiume su zattere costruite esclusivamente con canne di bambù.

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Elefante del parco naturale Thongsuk

Gli elefanti

Dopo aver completato tutte le nostre procedure ci mettiamo in viaggio verso il parco degli elefanti di Thongsuk, a circa un'ora e mezza di macchina da Khao Lak. Una volta arrivati, ci viene spiegato che uno degli elefanti presenti verrà condotto in acqua e sotto l'occhio vigile di un custode potremmo interagire con l'animale. Ora, aldilà di ciò che si possa pensare, mi sembra che gli elefanti abbiano un trattamento molto buono: non sono rinchiusi in gabbie, non subiscono pressioni, niente giochi di prestigio, ma ci viene detto che semplicemente sono cresciuti con gli umani ed hanno imparato alcuni ordini di base, per cui se ne stanno buoni in acqua a farsi spazzolare ed accarezzare, spruzzando ogni tanto i visitatori con la proboscide o muovendo la coda, ma senza dare particolari segni di insofferenza o nervosismo. La ricompensa alla fine è anche piacevole: ci vengono dati (ovviamente a pagamento) dei cesti di banane che possiamo dare all'elefante, che con la proboscide verrà a prendere il cibo da noi con precisione chirurgica, senza neanche sfiorandoci, ma solo agguantando il frutto. Alla fine si rivela una bella esperienza, che mi ha permesso di conoscere e vedere da vicino un animale molto bello e affascinante, ma molto raro da vedere dalle nostre parti se non in uno zoo od in un circo.

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L'ingresso del parco degli elefanti

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Io che mi preparo con altre persone ad interagire con l'elefante

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Un momento di tenerezza tra me e l'elefante

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E' l'ora della doccia

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L'elefante richiede con educazione la sua ricompensa

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E' il momento dei saluti. Ciao elefantuccio

Le soste brevi

Proseguiamo il nostro viaggio con alcune brevi soste lungo la strada che attraversa la rigogliosa ed intricata giungla thailandese. Il primo stop è preso una cascata, che pero mi sembra un po' esagerato definirla tale in quanto ha una portata più simile ad un ruscello, ma tant'è. Il tempo di un paio di foto, di ammirare la bellezza di una natura comunque praticamente incontaminata e si prosegue.

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La cascata, oggetto della sosta

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Foto davanti la cascata

La seconda sosta è invece solamente panoramica, un punto di osservazione su una grande distesa verde in cui gli alberi e la vegetazione si perdono a vista d'occhio, dando comunque un'esatta impressione di quanto la giungla da queste parti sia sconfinata ed intricata. Una decina di minuti, il tempo di fare qualche foto e chiacchierare con le guide e si procede.

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Giungla e vegetazione a perdita d'occhio, tipica di queste regioni

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Uno zoom sui monti in lontananza

La terza ed ultima tappa tra quelle intermedie è in una riserva in cui vive un branco di scimmie davvero numeroso, vivaci e giocherellone, ma non pericolose, a patto di non provare a toccarle improvvisamente o con movimenti bruschi. E' possibile dare da mangiare agli animale semplicemente offrendo il palmo con del cibo; loro stesse lo verranno a prendere e, pur non ringraziando apertamente, saranno state felici di ricevere la vostra visita.

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Sopra e sotto, alcune scimmie del branco

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Io che offro cibo a due scimmie contemporaneamente

Prima della gita in barca, però, andiamo a pranzo in un posto davvero caratteristico, completamente circondato dalla vegetazione, ma ben tenuto, dove ovviamente ci viene preparato un pranzo tipico del luogo. La cosa che notiamo è che questo ristorante viene usato anche come albergo o b&b, ce lo dicono alcune camere costruite in alto su robusti alberi che sono delle vere e proprie "case sull'albero" in pieno stile americano (o almeno, io conosco la fattispecie da film e serie tv americane).

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Le camere sugli alberi

La zattera di bambù

Eccoci dunque all'ultima parte del nostro tour, la gita in zattera attraverso un fiume, in realtà poco profondo, che attraversa la valle e la vegetazione. Qua saliamo sull'imbarcazione costruita con resistenti canne di bambù che ci porterà a percorrere un tratto del fiume, dove l'autista ci raggiungerà in macchina per riportarci all'albergo. Nel messo, un break per il caffè, preparato in una canna di bambù appositamente preparata e riscaldata sul fuoco. Se siete amanti della natura, non potete perdere questa escursione: io sono rimasto semplicemente affascinato dal clima e dall'ambiente che mi circondava, ho provato quella sensazione di essere un puntino insignificante su un pianeta immenso che purtroppo stiamo distruggendo, conscio che prima o poi ci si rivolterà contro se non facciamo qualcosa per salvarlo. Intanto ci godiamo questa rilassante gita e nel primo pomeriggio ci incamminiamo di nuovo verso l'hotel per prendere le valigie trasferirci nel nuovo albergo.

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Le zattere che arrivano a prelevarci

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Una delle immagini riprese a bordo della canoa. Rende poco rispetto ad essere lì di persona

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Altro panorama naturale ripreso dalla zattera

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Pausa caffè con tazza fatta anch'essa di bambù

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Nella grotta naturale davanti a noi si intravede una roccia che ricorda la testa di una volpe

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Il mio stato di relax e serenità mentre mi godo il panorama dalla zattera

Terminata questa bellissima gita, è il momento di andare a sistemarci nel nuovo albergo; ci vogliono altre 2 ore per tornare indietro, poi espletiamo le pratiche burocratiche e ci godiamo quel poco di sole che ci è ancora rimasto oggi. La pensa così anche un grosso iguana che prende il sole nel cortile dell'hotel a pochi passi dalla piscina e da altre stanze.

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L'iguana intento nelle sue operazioni di abbronzatura

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L'ultimo sole della giornata

Come tutte le sere da quando siamo a Khao Lak, usciamo a cena fuori e facciamo un giro tra i mercatini e le varie bancarelle e negozi che si trovano lungo la via principale. Il tempo di acquistare gli ultimi souvenir e regali, in modo da trascorrere tranquilli gli ultimi due giorni, e siamo pronti per andare a nanna. La vacanza è agli sgoccioli, cerchiamo di goderci il sole ed il caldo e di riposarci, il ritorno sarà con ogni probabilità molto più duro del solito.


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Puntate precedenti
► Day 1 - L'arrivo a Bangkok
► Day 2 - A spasso per Bangkok
► Day 3 - Spostamento verso il Sud: Krabi
► Day 4 - Four Island Tour
► Day 5 - Krabi Jungle Tour
► Day 6 - Trasferimento sull'isola di Ko Phi Phi
► Day 7 - Una vigilia di relax
► Day 8 - Buon Natale tra snorkeling e party
► Day 9 - Lo spostamento da Ko Phi Phi a Khao Lak
► Day 10 - Relax in spiaggia e serata a spasso per la città
► Day 11 - Visita allo Tsunami Memorial Park

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