Gravidanza - pensieri e paure

in #ita6 years ago

Cari amici Steemittiani,
con il post di oggi proseguo il racconto della mia gravidanza, di come l'ho vissuta, quali pensieri e paure mi ha generato e quali aneddoti sono accaduti durante quel periodo.

Un fattore importante è stato di sicuro la presenza di mio marito, senza il quale non so se sarei stata capace di viverla serenamente.
Condividere momenti e anche paure con lui, mi ha aiutato ad affrontare tutti i dubbi che fin dall'inizio hanno tempestato il mio cervello nel momento in cui ho appurato che dentro di me nasceva una vita, un bimbo.

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Immagine di proprietà dell'autore

La prima paura che mi ha colto, la ricordo bene: ce la farò a fare la mamma?
E' una domanda che mi ha accompagnato per tutto il percorso e che tutt'ora mi pongo quando lo guardo, perchè noi mamme ci sentiamo sempre imperfette dinanzi ad un compito così grande e delicato.

Mentre scrivo, mi vengono in mente tante scene o ricordi di quel periodo, alcuni dei quali avevo rimosso, ma che stanno riaffiorando, grazie a questo post.

Il sentimento della paura è quello che personalmente mi ha accompagnato più di tutti in quelle settimane, perchè man mano che il tempo passava l'idea che un bambino dovesse uscire un giorno dal mio corpo mi turbava parecchio, mi dicevo di continuo che non ne sarei mai stata capace e cercavo delle impossibili alternative che non mi facessero soffrire: tutto inutile, il dolore era un elemento che un giorno sarebbe arrivato, con il quale avrei dovuto fare i conti e me ne dovevo fare una ragione.

Mi consolava il fatto che c'era l'alternativa dell'epidurale, che a detta di tutte quelle che l'hanno provata è davvero una salvezza.

In tutto questo garbuglio di pensieri, c'erano anche da fare i molteplici esami mensili che fortunatamente l'Asl di Firenze, ben organizzata, mi passava e suggeriva tramite un libretto nel quale erano annotate tutte le scadenze per trimestre, così non vi era il pericolo di dimenticarle.

Inoltre per chi come me aveva bisogno di sentirsi rassicurata ulteriormente, vi erano anche le visite del mio medico personale, presso il quale ho fatto la prima ecografia!

Era il 16 marzo 2016.

L'avevo vista fare soltanto nei film e credevo fosse molto romanzata, invece no!
E' davvero così come la descrivono!
Io distesa, mio marito che mi tiene la mano, entrambi a fissare quel monitor emozionati (anche se all'inizio ho fatto fatica a vedere quel fagiolino, lo ammetto!) e con il fiato sospeso, aspettando di sentire le parole del dottore che ti dice: tutto bene, è all' ottava settimana e il piccolino sta bene, è al sicuro dentro la pancia della sua mamma.

Per la prima volta ero stata chiamata mamma.

Le prime volte ti sembra strano, una parola che hai sempre usato nei confronti di un'altra persona, per la quale hai provato un amore immenso e che hai sempre visto ad un gradino più alto del tuo, adesso veniva usata per indicare te, eri al suo pari, anche tu in un futuro ormai prossimo saresti stata chiamata mamma.

Siamo usciti dallo studio medico felici come non lo siamo mai stati e non appena siamo tornati a casa le prime telefonate sono state per le nostre famiglie.

Prima di annunciarlo, suggeriscono sempre di aspettare i canonici tre mesi per scaramanzia ed io e mio marito abbiamo rispettato questo consiglio, che in fondo non è sbagliato, perchè si causerebbe un dolore forte qualora non dovesse andare tutto per il verso giusto; gli unici che abbiamo avvisato, dunque, sono state le nostre famiglie ed i nostri più cari amici, anche se è una fatica enorme non poterlo urlare al mondo intero.

La nostra vita era cambiata e il conto alla rovescia era iniziato: ottobre era vicino.

Per oggi è tutto cari, spero che anche questo post vi sia piaciuto e spero di leggere i vostri commenti o pensieri in merito.
Un caro saluto
B.

Se siete capitati da queste parti per caso e vi va di leggere questa storia vera, allora non perdetevi questo primo post

Sort:  

Ciao bariski! Grazie perchè è molto bello rivivere insieme a te questo viaggio meraviglioso, ricco di emozioni dalle mille sfumature <3

Sono contenta che ti piaccia Isa! Grazie a te!

un racconto molto vero e anche emozionante, che, pur essendo passati ormai 28 anni dall'utima volta (gasp) condivido profondamente. Sarai imperfettissima, come tutte e tutti i genitori. E' un'esperienza faticosa e molto sfidante, a volte davvero magica. L'unico filo che riesco a rintracciare nel tempo è la fiducia che devi dare a loro e il coraggio di stare vicino senza prevaricarli anche quando sei scoraggiata o stanca. E poi, ti dirò, con i figli si ride molto, ci si diverte e si sperimentano forme di tenerezza assolute. Anche quando te li mangeresti :) grazie per il tuo racconto

Credo che questi momenti li porteremo sempre nel nostro cuore e ci legheranno indissolubilmente al quel figlio che abbiamo accudito.
Ai nostri occhi potranno crescere ed avere la loro vita, ma sono sicura che anche quando avranno 30 anni ci chederemo se abbiamo fatto un buon lavoro, perchè ad ogni minima mancanza ci sentiremo chiamate in causa, come se la nostra educazione sia la chiave di tutto, trascurando che il loro carattere si forma per una serie di combinazioni, tra le quali anche l'educazione che abbiamo impartito loro.
È vero, con loro si torna bamhini e si scopre un mondl del tutto diverso!
Grazie a te di essere passata.

E' bello leggere di sentimenti sinceri ed alti come questi. Una famiglia, una gravidanza e poi la prole. Se mi è concesso ho apprezzato davvero l'inizio di questo tuo post, ogni tanto è bello fare un "apprezzamento" per il marito, la moglie, il compagno o la compagna. Scusa se la penso così ma è il mio pensiero : Non credo dipenda dal fatto che sei stata chiamata mamma o per averlo avuto dentro di te, lo amerai perché tu sei capace di amare. E' chiaro da come sentitamente scrivi di quello che ti è accaduto.

Grazie mille di essere passato @thelastlips. Quello che mi dici è molto dolce, è vero amo con tutta me stessa mio figlio e darei la vita per lui, ogni giorno..l'apprezzamento al marito è più che dovuto perche come vedrai, se continuerai a leggere, la sua presenza è stata fondamentale; mi ha aiutato in tante cose, ovviamente ci sono cose che possiamo fare solo noi mamme, ma il delegare le altre è davvero importante, perchè altrimenti non ci si fa da soli, o meglio, lo fai, ma poi non so cosa ne rimane della mamma...un caro saluto

Io ho paura solo a leggere la tua paura, figurati!!!
È veramente il mestiere più difficile.. certe volte cerco di capire mia madre e mi rendo conto che stare dall’altra parte non è per niente facile!
La tua descrizione è così reale, perché metti in luce dubbi e paure e sono gli aspetti positivi come fanno tutte.
Grazie Cara per condividere con noi un’esperienza così forte!

No, cara @g-e-m-i-n-i, questi post non volgio che incutano paura perchè come ho giàdetto nel primo post ogni gravidanza è personale. Non posso svelarti tanto, perchè lo scriverò in altri post, ma sappi che non è per tutti così doloroso...poi il dolore è il male minore, col senno di poi 😅
Grazie a te di essere passata

Si il fatto del dolore so che è soggettivo. Però tu metti in luce dubbi, paure, la paura soprattutto di non essere all’altezza che secondo me sono solo segnali che sei intelligente. Non puoi fare una cosa così grande e sentirti subito pronta è impossibile.
Molte dicono: è la cosa più bella del mondo e basta.
Sicuramente lo è ma mi piace leggerti perché sei vera cara @bariski ❤️
Un abbraccio

Mamma mia, solo leggere le tue parole ha fatto riaffiorare anche in me tutti i ricordi di questa esperienza lunga nove mesi. La paura è di sicuro un elemento comune a tutte le gestanti, così come le domande continue rivolte a se stesse riguardo la capacità di svolgere il ruolo di mamma.
Attendo impaziente la prossima puntata!

Credo sia normale amico mio, porsi certe domande, soprattutto da quando ci sono psicologi, libri e siti in quantità industriale che non fanno altro che dire cosa è giusto e cosa è sbagliato, e tu stai lì che ti chiedi ma forse quella pacca sul sedere l'avrà segnato per la vita intera?
La paura credo mi abbia accompagnato fino all'ultimo secondo.

Un racconto molto intimo. Io e mia moglie abbiamo vissuto due volte questi momenti e, nel bene e nel male, sono attimi irripetibili. Le paure, le gioie, le scoperte, nuove sensazioni... Tutto con un unico scopo: che il piccolino o la ficcolina stiano bene. Ho visto fare sacrifici a mia moglie che non credo sarei stato in grado di sostenere io...

@marcuz noi mamme abbiamo una forza davvero insuperabile, me ne sto accorgendo da 18 mesi a questa parte! Ora, replicare sarebbe auto distruttivo, mi devo prima ricaricare, poi si vedrà!
Come hai detto bene, ciò che conta davvero è che stiano bene.

Complimenti bariski
Sembra tutto un po' più semplice dopo ma 9 mesi e soprattutto le ultime 24/36 ore... quando le stai affrontando sono una montagna da scalare 👍

Grazie @etno! Forse proprio quei 9 mesi sono gli ultimi attimi di libertà che ci restano..dopo sono i veri dolori!

Negli ultimi 30 anni ho pianto solo due volte. Alla prima ecografia, e quando in sala parto l'ho visto per la prima volta.

Lo dicevo che sotto sotto nel profondo c'è un cuore di padre! Che tenero!❤

Il percorso di una novella mamma è sempre suggestivo e particolare, e tu ce lo stai facendo rivivere con questo post delicato e pieno delle iniziali incertezze che assalgono ogni novella mamma, tra cui il lato molto temuto del dolore.
Una delle più grandi dicerie al riguardo narra che le mamme dicono sempre, dopo aver partorito, "MAI PIU'!!!!!", ma dopo poco tempo tutto si dimentica, perché l'amore che provate nei confronti delle vostre creature vi fa scordare ogni pena, ogni sacrificio, ogni disagio, ogni difficoltà che avete dovuto sopportare per trasportare il vostro preziosissimo bagaglio dentro voi stessi, e dargli il bene più incommensurabile al mondo, la vita.
Aspetto il prosieguo di questo peculiare racconto, e ti lascio i miei più sinceri complimenti

Ti ringrazio per il tuo sermone...scherzo! Per i tuoi complimenti e per ciò che dici, in effetti c'è un motivo perchè dimentichiamo il dolore, ma lo dirò nel prossimo post, tanto ancora ne ho da raccontare in merito...ancora il bello deve venire!
Grazie ancora Mad.

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