[ITA] Neuroscienze - Organizzazione mentale parte 2

Volevo scusarmi con @abramjs per il ritardo nel pubblicare la seconda parte del mio post sulle neuroscienze. Gliel'avevo promesso settimane fa ma purtroppo impegni lavorativi mi hanno tenuto lontano dalla tastiera e dato che questo e' un argomento che mi interessa, non volevo sparare 2 cavolate tanto per riempire una pagina, quindi ci ho messo un po' per comporre questo post. 

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Nel mio post precedente accennavo come la nostra societa' si e' evoluta piu' velocemente dei nostri geni, e come abbiamo imparato ad usare strumenti come libri e post su steemit come estensione delle nostre facolta' mentali. Al giorno d'oggi dobbiamo ricordarci una marea di cose, prestare attenzione non solo alla gente che incontriamo per strada ma anche ai nostri followers su facebook e altri social media, non c'e' da stupirsi se non riusciamo sempre a ricordarci tutto! Ca..volo le chiavi...quante volte ti e' capitato di perdere le chiavi? E gli occhiali? E il cellulare? O di dimenticarti della nonna nella macchina parcheggiata sotto il sole? Insomma sembriamo sempre dimenticarci le cose importanti eppure non dimentichiamo mai dove abbiamo messo il sapone, il detersivo per i piatti o dove abbiamo conservato lo spumante per natale. 

Viene da chiedersi il perche' non riusciamo a funzionare al meglio. In questo post vorrei cercare di capire quali sono i fattori che provocano tutte queste inefficienze. Per iniziare vorrei ricordarvi che rispetto a 30 anni fa' oggi noi facciamo il lavoro di 10 persone. 

Un tempo c'erano le segretarie che si prendevano cura della nostra corrispondenza, le agenzie di viaggi ci facevano i biglietti dei voli, oramai la maggior parte di noi si prende anche cura del proprio conto corrente senza dover andare in banca di persona e come ricorda @nicola71 oggi possiamo facilmente saltare la fila alle poste. La tecnologia ci permette di fare tutto questo ma ad un costo: oggi dobbiamo tener in mente un sacco di cose e fare il lavoro di 10 persone. Senza contare i nuovi bisogni artificiali che ci siamo creati, dal postare su facebook, a twittare a seguire gli episodi della nostra serie tv preferita. 

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Scelte

Grazie al nostro progresso oggi siamo in grado di produrre un sacco di cose e un sacco di varianti. Ormai abbiamo una vasta scelta su tutto, possiamo comprare forse 100 tipi diversi di penne, quaderni di qualsiasi colore, ti serve una macchina? La scelta non e' mica solo di che colore la vuoi, devi scegliere la marca, il tipo di macchina, la vuoi nuova o usata? L'ultimo modello o quello precedente? 

Insomma, cerchiamo sempre di metterci in una situazione dove possiamo scegliere, indubbiamente questo ha i suoi vantaggi (altrimenti guideremmo tutti una fiat 127) pero' ci sono anche dei contro. Ogni giorno siamo chiamati a prendere centinaia di decisioni, la maggior parte delle quali non sono proprio di vitale importanza diciamoci la verita': tipo ogni mattina devi scegliere di che colore vuoi i calzini, metti prima il destro o il sinistro? Vai a lavoro in bus o in metro? Caffe' o te'? Gocciole o Pan di Stelle? Anche se magari non facciamo un gran che durante il giorno riusciamo sempre ad arrivare alla sera stanchissimi, dopo aver dovuto prendere tutte queste decisioni e' normale!

Il premio nobel Herbert Simon ha coniato il termine "satisficing" come soluzione al problema delle troppe scelte. La sua teoria e' che e' bene non scegliere sempre il meglio, ma scegliere sempre qualcosa che va' abbastanza bene. Bisogna imparare ad accontentarsi, soprattutto su cose che non sono di vitale importanza. Se devi lasciare qualcosa in lavanderia, mica hai il tempo di testare tutte le lavanderie in citta' per poter scegliere la migliore, chissenefrega. "Satisficing" costituisce le fondamenta per un comportamento piu' produttivo, prevale quando non sprechiamo tempo in decisioni che non sono importanti. O meglio, "satisficing" prevale quando non sprechiamo tempo a cercare di migliorare cose che comunque non aumenterebbero la nostra felicita' o che non ci darebbero abbastanza soddisfazioni. 

"Satisficing" quindi non solo e' importante a livello organizzativo, ma e' anche fondamentale per raggiungere la felicita'. Le persone felici non sono persone che hanno tutto, bensì sono coloro che si accontentano di quel che hanno. Ma quindi quand'e' che bisogna mirare al meglio?

E' questione di priorita', bisogna imparare a capire quali cose sono importanti e quindi puntare all'eccellenza e quali cose sono meno importanti, quindi accontentarsi. 

Questo punto e' davvero importante perche' col passare del tempo aumentera' anche il numero di scelte che saremo chiamati a fare. Ad esempio, negli anni 70 un supermercato medio americano aveva in media 9.000 tipi di prodotti diversi, oggi in media ne hanno 40.000 (in America comunque i supermercati sono un po' piu' grandi dei nostri)! Eppure, studi hanno dimostrato che il consumatore medio, riesce a soddisfare l'85% dei suoi bisogni con solo 150 prodotti, quindi ogni volta che un consumatore americano va' a fare spesa, dovra' fare uno sforzo per ignorare 39.850 prodotti! E questo e' solo un esempio riguardo ai supermercati! 

Studi hanno dimostrato che prendere troppe decisioni sovraccarica i nostri neuroni e ne diminuisce temporaneamente l'efficienza. Prendere decisioni e' un po' come votare su Steemit: dopo aver votato bisogna far riposare un po' il tuo account altrimenti ti ritrovi senza Steem Power. 

Noi siamo consapevoli di quali decisioni sono importanti e quali no, sfortunatamente ogni decisione, anche di quelle piu' inutili, consuma lo stesso un sacco di capacita' mentali, quindi e' meglio non sprecare energie decidendo su troppe cose. 

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Informazioni

Oggi siamo bombardati da informazioni, grazie ad internet non dobbiamo piu' metterci a cercare informazioni, ma sono le informazioni che ci vengono addosso (letteralmente se hai uno smartphone). Qualcuno ha cercato persino di quantificare l'ammontare di informazioni a cui siamo esposti, nel 2011 un americano medio era esposto a 5 volte piu' informazioni ogni giorno rispetto al 1986, oggi con tutti gli smartphone e tablet sicuramente il numero sara' molto piu' alto. 

Durante il nostro tempo libero, ognuno di noi processa l'equivalente di 34 Gb o 100.000 parole ogni giorno (escludendo le ore passate a lavoro). In media guardiamo 5 ore di TV al giorno, l'equivalente di 20 Gb di informazioni audiovisive. Le nostre menti possono processare un sacco di informazioni, ma al costo di non riuscire piu' a distinguere fra cio' che e' importante e cio' che non lo e'. 

D'altronde i nostri neuroni sono semplici cellule che consumano ossigeno e glucosio per funzionare, e' normale che sottosforzo inizino a non funzionare piu' bene. Ogni messaggio che ricevi, ogni post su facebook, ogni tweet che leggi compete per risorse nella tua mente che non ti consente di ricordare cose come dove hai lasciato il tuo passaporto o di pensare a cose importanti come dove investire i tuoi risparmi. Hanno stimato che la parte cosciente della nostra mente puo' processare fino a 120 bit al secondo, questo e' il limite di informazioni che siamo in grado di gestire in ogni attimo della nostra vita. 

C'e' da dire pero' che molte informazioni vengono elaborate anche a livello involontario senza che ce ne rendiamo conto. Per essere in grado di capire una persona che ti sta' parlando devi essere in grado di processare 60 bit al secondo, dato che il nostro limite e' 120 bit al secondo, vuol dire che e' davvero difficile capire 2 persone che ti parlano contemporaneamente. 

Siamo circondati da miliardi di persone ma ne possiamo capire al massimo 2 per volta, non c'e' da sorprendersi se oggi c'e' cosi tanta incomprensione fra la gente!

Tutto questo sovraccarico di informazioni ci puo' far sentire sopraffatti anche dalle situazioni piu' semplici. Una parte del motivo di questo limite e' che ci siamo evoluti per interagire al massimo con poche persone per volta, un uomo primitivo magari avra' incontrato si e no 1000 individui nel corso di tutta la sua vita, se oggi fai una passeggiata in centro a New York o a Pechino, 1000 persone le incontri in 10 minuti! 

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L'attenzione e' un'abilita' molto importante della nostra mente perche' determina quali aspetti della nostra vita decidiamo di affrontare. Noi non ci rendiamo conto ma ci sono migliaia di neuroni al lavoro ogni attimo della nostra vita, che lavorano nella parte involontaria della nostra mente, e ci fanno da filtro. 

Raccolgono una miriade di informazioni dall'ambiente che ci circonda e fanno passare solo cio' a cui vale la pena prestare attenzione. Questo spiega anche il perche' spesso quando guidi per molto tempo non ricordi il tratto di strada che hai fatto, o i paesaggi che hai incontrato. La tua attenzione e' focalizzata alla strada e il tuo subconscio filtra tutto cio' che al momento non e' importante. Molti altri animali usano lo stesso meccanismo per focalizzare la loro attenzione. Per esempio, i cani hanno un'olfatto 1 milione di volte piu' potente del nostro, se stanno fiutando qualcosa direggono la maggior parte della loro energia mentale ai neuroni che processano informazioni olfattive, infatti se provi a chiamare il tuo cane mentre sta' annusando qualcosa non credo che riuscirai a farti notare facilmente!

Il motivo del nostro successo come specie e' dovuto anche alla flessibilita' delle nostre facolta' mentali. Pero' come ho gia' detto piu' volte, noi ci siamo evoluti in societa' piu' semplici. La complessita' della nostra struttura sociale oggi puo' facilmente travolgere le nostre capacita' mentali. Ecco perche' persone di successo, che devono gestire intere organizzazioni, cercando di circondarsi di un esercito di persone che ricopre ruoli e funzioni atti a filtrare le informazioni che hanno bassa priorita', liberando capacita' mentali per cose piu' importanti. 

Quindi se vogliamo vederlo da un punto di vista biologico, tutte queste persone che lavorano per un direttore aziendale, non sono altro che un'estensione della sua mente. Ovviamente non possiamo mica permetterci di assumere segretarie o altra gente a cui delegare parte del nostro lavoro (a meno che gli SBD non continuino a salire alle stelle). Quindi e' di fondamentale importanza imparare ad organizzare la propria mente e a ridurre le nostre decisioni al minimo, a volte vale la pena di dire "chissenefrega"!

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