LA CHAMPIONS CONQUISTATA IN ALBERGO - Il resto dello Steem 16.05.21

in Italy3 years ago (edited)

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IL QUARTO POSTO CONQUISTATO IN ALBERGO
Stesso calendario di tre anni fa, ma la spunta il Napoli


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Gli scherzi beffardi del calendario sono stati capaci di far ripiombare la Serie A, dopo tre anni, in una situazione simile a quella dell'ormai storico "scudetto perso in albergo", di sarriana memoria. Tuttavia il tempo, come antico proverbio vuole, è galantuomo, capace di rendere sempre la ragione a chi non l'ha ottenuta in un primo momento: questa volta a spuntarla è stato il Napoli, che nel 2018 invece dovette arrendersi proprio al Franchi, consegnando di fatto lo scudetto alla Juventus.

In questo finale di stagione le due nobili decadute, spesso rivali nel passato recente alla ricerca del massimo obiettivo italiano, si giocano un traguardo molto meno prestigiso del titolo di campione d'Italia, ma comunque in grado di fungere da spartiacque tra una stagione negativa ed una accettabile, come il raggiungimento del quarto posto e la conseguente qualificazione alla prossima Champions League.

Secondo il racconto dell'allora allenatore partenopeo Maurizio Sarri, sposato come narrazione ufficiale degli avvenimenti da buona parte dei media alla velocità della luce, il Napoli perse tre a zero, quella domenica di tre anni fa a Firenze, solo perchè ancora sotto shock dallo "scandaloso" arbitraggio dell'arbitro Orsato, reo di non aver ammonito e quindi espulso lo juventino Pjanic in Inter-Juventus della sera prima, terminata 2-3 per i bianconeri.

E non fa niente che quel cartellino giallo mancato fu solo uno degli errori del fischietto veneto (che rimane comunque il miglior arbitro italiano), e che a ben vedere nel primo tempo e all'inizio del secondo non concesse un paio di rigori abbastanza evidenti alla Juventus sul risultato di 0-1, capaci probabilmente di chiudere al gara: quella mancata ammonizione si rivelò come un pugno alla bocca dello stomaco, così potente da deprimere a tal punto i campioni partenopei da fargli perdere uno scudetto già vinto.

Quello che rimarrà per sempre al primo posto nella classifica degli alibi più ridicoli della storia del calcio italiano, ha tuttavia rischiato di tornare in vita per una seconda volta nella penultima giornata di questo anomalo campionato, quando ieri sera, con un goal su calcio di rigore realizzato allo scadere della partita, la Juventus ha avuto la meglio sull'Inter ancora una volta per 3-2, scavalcando momentaneamente proprio il Napoli al quarto posto.

E a giudicare dal primo tempo dei suoi giocatori, piuttosto sotto tono, è probabile che Rino Gattuso non abbia mantenuto la promessa fatta alla vigilia di spegnere le TV e di non far guardare la partita della Juventus alla squadra. Nella città di Pulcinella e del Vesuvio, buona parte dei tifosi locali avrà trascorso il pranzo domenicale lasciando nel piatto le lasagne e le melanzane alla parmigiana, preferendo appellarsi a tutti gli amuleti disponibili in casa per evitare il ripetersi della storia.

Chissà in quanti tra di essi già immaginavano, dopo l'anticipo di polemiche vissuto ieri sui principali social network, di ritirare fuori i soliti slogan sulla Juve che, in ordine sparso sarebbe stata definita come: il marcio del calcio italiano, squadra che merita di fallire per via delle sue malefatte, società da radiare dal mondo del pallone, entità malvagia che uccide la passione dei bambini per lo sport, corruttrice di arbitri e amica dei potenti, e perché no, causa principale di tutti e due i conflitti mondiali.

Poi però, ad un passo dall'abisso, è intervenuto come il deus ex machina delle tragedie greche, l'arbitro Abisso che, richiamato dal collega Chiffi al VAR, ha tirato fuori l'elemento in grado di trasformare una tragedia nel più classico dei lieto fine: un calcio di rigore per il Napoli, rivelatosi di fatto l'episodio in grado di cambiare la partita. Un rigore piuttosto generoso, di quelli che ti fanno arrabbiare quando li subisci, ma che ti tieni stretto quando te li regalano, non troppo diverso dall'episodio di ieri con protaginisti Perisic e Cuadrado.

Ma se questa vola a beneficiarne sono stati i "buoni", di conseguenza non può che andar bene così. Manca ancora una giornata, nella quale sia la Juventus che il Napoli affronteranno due squadre già in vacanza da tempo e attendersi risultati diversi dalla vittoria di entrambe sarebbe difficile. Alla fine la classifica premierà chi, nel corso dell'anno ha meritato di più, come è sempre stato, anche se ammetterlo per molti è facile solo quando le cose vanno per il verso giusto.

SPECIALE GIRO D'ITALIA
Tappa 9 - Comincia la vera battaglia

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Photo by MichaelGaida, CC0 Pixabay

Quando le tappe si presentano piuttosto brevi, come quella corsa oggi lungo i 158 Km del percorso che ha portato il gruppo da Castel di Sangro a Campo Felice, la velocità media della gara si rivela solitamente alta fin dai primi chilometri; la giornata di oggi non ha fatto eccezioni a questa regola non scritta, anche grazie ai continui tentativi di fuga portati avanti dai corridori già distanti in classifica o che vedono negli attacchi da lontano l'unico modo di potersi mettere in mostra.

Nelle frazioni precedenti, il Giro ha già assistito a molte di queste partenze da lontano, spesso capaci di giungere al traguardo perchè non troppo osteggiate dalle squadre principali, ma oggi, visti anche i ridotti distacchi in classifica generale e un arrivo particolarmente adatto, la Ineos di Egan Bernal ha da subito preso il controllo della gara, lasciando intendere al resto del gruppo come il proprio capitano fosse intenzionato a mostrare i muscoli sull'ultima salita.

Con precisione chirurgica, la squadra del fuoriclasse colombiano ha richiuso lo strapo con gli ultimi fuggitivi rimasti proprio in prossimità dello spettacolare tratto finale sui tre chilometri di sterrato posti prima del traguardo, lasciando il compito ad uno splendido Gianni Moscon di dare l'ultima accelerata che scremasse il gruppo della maglia rosa proprio prima del traguardo.

A quel punto è potuto avviarsi il motore nascosto nelle gambe di Bernal, che con un'azione di pura forza e prepotenza ha staccato tutti i rivali. L'unico a reggere per qualche centinaio di metri il ritmo del colombiano, vincitore di tappa e da oggi nuova maglia rosa, è stato il bravissimo Giulio Ciccone, che per un attimo ci ha fatto rivivere le sensazioni dei duelli Indurain-Chiappucci o Armstrong-Pantani, ma che forse ha pagato il voler rispondere subito, su pendenze a lui non troppo adatte, allo scatto taglia gambe del colombiano.

Delusione invece per la maglia rosa Attila Valter, staccato ai piedi dell'ultima salita, e per Vincenzo Nibali, mai in grado di reggere i ritmi dei migliori, mentre con un po' di sofferenza se la sono cavata Evenepoel e Martin, giunti al traguardo rispettivamente in quarta e quinta posizione, dietro la coppia formata da Ciccone e Vlasov.

Classifica Generale

  1. Egan Bernal (Col) in 35:19:22
  2. Remco Evenepoel (Bel) a 00:15
  3. Alexandr Vlasov (Rus) a 00:21
  4. Giulio Ciccone (Ita) a 00:36
  5. Attila Valter (Hun) a 00:43
  6. Hugh John Carty (Gbr) a 00:44
  7. Damiano Caruso (Ita) a 00:45
  8. Daniel Martin (Irl) a 00:51
  9. Simon Yates (Gbr) a 00:55
  10. Davide Formolo (Ita) a 01:01

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Photo by César, CC BY-SA 3.0, attraverso Wikimedia Commons

SONEGO SBATTE SU DJOKOVIC, MA IL FUTURO E' SUO

Nonostante la sconfitta che Lorenzo Sonego ha dovuto patire in semifinale per opera del numero 1 al mondo, Novak Djokovic, questa edizione degli internazionali d'Italia, inclusi nel circuito ATP come torneo Master 1000, rimarranno nella storia del rinato tennis italiano a lungo.
Innanzitutto per il super sabato che ha coinvolto il tennista torinese, capace di eliminare al mattino il secondo top-10 di fila, il russo Andrej Rublëv e di andare vicino alla rimonta anche contro il campionissimo serbo, vincendo al tie-break il secondo set dopo essere andato sotto di un break; poi per il ritorno del pubblico ad un evento sportivo italiano, con il Foro Italico generosissimo nello spingere il suo beniamino verso l'impresa.
Sonego lascia Roma al penultimo atto, ma si arricchisce del rispetto del rivale, che ci ha tenuto a fargli i suoi complimenti alla fine, e di nuove consapevolezze sulle sue capacità: da lunedì infatti occuperà la ventottesima posizione in classifica e la tredicesima in quella dell'ATP Race, con la speranza di ottenere altri risutati simili per rientrare nel gruppo che si giocherà le ATP finals proprio a Torino.

IL BENEVENTO SFIORA IL MIRACOLO, POI AFFONDA

Il Benevento di Pippo Inzaghi è andato vicino al miracolo di riaprire i giochi salvezza, che fino alla vigilia di questa giornata sembravano vederlo ormai destinato al ritorno in Serie B, ma ha buttato all'aria tutto nei minuti di recupero della sfida odierna con il Crotone, quando un goal del solito Simy ha regalato il pareggio all'ormai retrocessa squadra calabrese, per di più ridotta in 10 a partire dal 24' minuto per l'espulsione di Golemic.
Una doccia fredda inaspettata per la formazione del presidente Vigorito, che ora, per giocare in Serie A anche nel prossimo campionato, dovrà sperare che il Torino venga sconfitto sul campo della Lazio nel recupero di mercoledì, e poi andare a vincere proprio in casa dei granata quello che diventerebbe a tutti gli effetti un vero e proprio spareggio salvezza.
In quel caso infatti, piemontesi e campani finirebbero il campionato appaiati a quota 35 punti, ma in virtù degli scontri diretti sarebbe proprio il Benevento a salvarsi. Con il pareggio del Crotone tuttavia, è il Cagliari, ancora prima di disputare la gara che questa sera vedrà la squadra sarda opposta al Milan, ad ottenere la matematica certezza di rimanere in Serie A. Una menzione d'onore va a Simy, secondo africano della storia, dopo Samuel Eto'o, a tagliare il traguardo dei 20 goal nel massimo campionato.


ALTRE NEWS
Le ultime dal mondo dello sport


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  • L'australiano Jack Miller ha vinto su Ducati il Gran Premio di Francia nella classe MotoGp. Seconda la Ducati Pramac di Zarco, davanti alla Yamaha di Quartararo, nuovo leader del mondiale.
  • L'Italia conquista due medaglie d'oro negli europei di marcia svolti a Podebrady, in Repubblica Ceca, nelle specialità della 35 Km femminile e della 50 Km maschile,
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I migliori post sportivi della giornata su Steemit

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ACCADDE OGGI - 16 MAGGIO
Gli avvenimenti sportivi più rilevanti del passato

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  • 1931: Nasce, in Serbia, l'ex allenatore della Sampdoria, campione d'Italia nel 1991, Vujadin Boškov.
  • 1973: Il Milan vince la Coppa delle Coppe battendo 1-0 a Salonicco il Leeds United.
  • 1975: La giapponese Junko Tabei è la prima donna a raggiungere la cima dell'Everest
  • 1984: La Juventus batte nella finale di Basilea il Porto 2-1 e conquista la Coppa delel Coppe.

FORSE NON TUTTI SANNO CHE...
Curiosità e aneddoti dal mondo dello sport

  • Secondo l'ultima ricerca del CONI gli italiani che praticano sport sarebbero all'incirca 4 milioni.

  • Nel 2015 la partita di Supercoppa della Mauritania, tra l'Acs Kasr e il Tevragh-Zeina terminò ai calci di rigore nonostante si fosse solo al 67' minuto. Ad ordinare la conclusione anticipata fu il presidente Mohamed Ould Abdel Aziz, annoiato dallo spettacolo in campo.

  • La prima partite disputata tra due nazionali si giocò il 30 novembre 1872, tra Scozia e Inghilterra.


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LETTERE AL DIRETTORE
Le mie risposte alle vostre domande

Elisa da Trento mi domanda:

Egregio Direttore,
ritiene più bella la vittoria italiana ai mondiali del 1982 o del 2006?

Gentilissima Elisa,
non fosse altro perché all'epoca ero un bambino di sei anni, ricordo con grande affetto i mondiali spagnoli di Pablito Rossi. Mio papà mi regalò qualche anno dopo una videocassetta con la storia di quella competizione, che credo di aver visto e rivisro almeno cento volte, anche in età adulta. Era un calcio più romantico e meno legato i soldi e agli scandali, come quello del 2006: la mia preferenza va decisamente al primo.

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It's always good to come here for news on Italian football. Nice write up✍

Thank you man, the season is coming to an end, but the final day could still hold surprises in store

I hope it does. I love the excitement of guessing who's making it and who is not.

Muchas gracias por tomar en cuenta mi post.

Me ha gustado mucho tu artículo, soy aficionado a la Juventus y aunque la victoria no sirva de mucho sigue siendo una gran satisfacción ganar al Inter

Yo igual, hoy ganó el Nápoli, pero todavía queda una fecha.

Sí, es el empate del Milan esta noche lo que nos da una esperanza extra. Ahora tienen que ganar al Atalanta en la última jornada para clasificarse.... Hasta hace poco, habría dicho que había un 15% de posibilidades de conseguir el 4º puesto, ahora es al menos un 50%.

No sabía el resultado del Milan! La última fecha estará muy emocionante, ojalá que el equipo haga un buen trabajo y pueda clasificar a la próxima temporada de UCL, espero que sí eso sucede haya una restructuración y traigan buenos jugadores.

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