La mia prima volta negli USA #Day 5 - Goodbye New York, Welcome to Miami

Giornata interlocutoria, come capita durante i viaggi di questa portata. Dopo tre giorni stupendi, uno più bello dell'altro, dove ho gustato per la prima volta l'atmosfera della Grande Mela, è il momento dei saluti: il tempo di una veloce colazione e parte il viaggio di circa due ore verso il JFK, con una curiosità: a New York c'è un altro aeroporto, intitolato al mitico sindaco della città tra gli anni 30 e 40, Fiorello La Guardia. La mia ragazza, tedesca, mi chiede delucidazioni sulle probabili origini italiane del nome, così passo un po' di tempo a spiegarle chi era e cosa ha fatto a suo tempo per la città. Il viaggio si rivela culturalmente interessante.

Fonte

Bienvenido a Miami

Ciò che non è invece tanto interessante è il volo: distrutto dalle lunghe camminate del giorno precedente, neanche mi accorgo del tempo trascorso e mi faccio 3 ore filate di sonno, finché non scorgo qualche migliaio di piedi sotto di me quella che sembra essere la Florida.

Ci mettiamo un po' a trovare la via dell'hotel, questa volta in bus (ho scoperto anche perché Miami non ha la metro, è impossibile scavare anche pochi metri senza trovare acqua, incredibile!), ma quando arriviamo non solo vengo accolto in italiano dal simpatico Lewis, ma scopro anche che accanto all'hotel ci sono un ristorante ed una gelateria di italiani.
Decidiamo di provare il ristorante (ancora una volta, ho preferito non fotografare gli ottimi ravioli ricotta e spinaci e i cannoli come dessert) con sottofondo di Pino Daniele e Antonello Venditti, tra gli altri: più che Miami, mi è sembrato di essere a casa.

Il tempo di fare una passeggiata sull'Ocean Drive, Miami Beach, ed è tempo di andare a nanna: domani si riparte per l'esplorazione, si preannuncia un'altra giornata piena!

Ocean Drive in notturna. Fonte

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Puntate precedenti:
►#Day 1: L'arrivo a New York
►#Day 2: Parte l'avventura
►#Day 3: One World Trade Center e Statua della Libertà
►#Day 4: AMNH, Central Park e High Line