Il decreto dignità

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Ciao amici stemiani. Ieri si discuteva tra conoscenti, e si è detto che oggi si sarebbe dovuto approvare, mi pare in senato il decreto dignità. Occorrerà motivare tutti i contratti a termine, con la condizione che il rinnovamento degli stessi non potrà eccedere i due anni, cioè i 24 mesi. Se invece dovesse trattarsi di contratti a tempo indeterminato, non occorrerebbe rendere note eventuali motivazioni che spingono il datore di lavoro a far firmare tali contratti ai lavoratori cui sono stati proposti. Mi fa pensare il fatto, da quello che ho capito,che l'intenzione di tale riforma solo nelle forme del posto fisso del contratto di lavoro ,non deve fornire necessariamente alcuna motivazione. Dunque assumo chi mi va e per quanto tempo voglio. Bah! Cioè io datore di lavoro non rendo noti, se ci sono, se e ma ma solo se intendo convertire il contratto in uno stesso a tempo indeterminato. Pare che si dovrebbe attuare uno sconto sui contributi lavorativi per le aziende le cui assunzioni riguardano lavoratori con meno di 35 anni. Vi rientra anche la famiglia che assuma badanti. Vi rientra anche il lavoro domestico. E cosa importante è che dovrebbero aumentare le indennità per chi è stato licenziato illegittimamente, e diversamente dalla legislazione attuale che prevede la corresponsione di da due a ventisette mensilità, sarebbe invece da due a ventisette mensilità.