PostIT - n.191

Una città è un meccanismo ben rodato: sistema stradale, semafori, reti ferroviarie, autobus, taxi, nettezza urbana, passeggiate e strade commerciali. Ospedali, scuole, stazioni, mercati, negozi, istuituzioni: chi più, chi meno, ogni giorno si riveste il proprio ruolo all'interno di un meccanismo sociale. Eppure, la natura può non rispettare questo regolare andare. E accadono cose, terribili, forti, straripanti, come un'enorme onda causata dai movimenti imprevedibili del pianeta che ci ospita, che spazza via quel meccanismo apparentemente perfetto e rodato. Sistemi di comunicazione che non funzionano, sistemi di allarme carenti e poco sofisticati. Ma si può davvero prevedere una catastrofe? O, semplicemente, sono eventi che servono a ricordarci che siamo sempre e comunque parte di un tutto indefinibile? Rimettere in prospettiva è un esercizio utile e a volte servono fatti sconvolgenti per allineare il tiro e riconsiderare se stessi.

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