Nasce la Steadycam e il cinema cambia

in #ita6 years ago (edited)

Era il 1980 quando al cinema fu rilasciato l'allora ultimo lavoro di quella leggenda vivente che era Stanley Kubrick.

Parliamo di "Shining", ennesimo film che divenne cult, ennesimo film che ad una storia allucinatoria e interessante abbinava un background tecnico mai visto prima, figlio della genialità del suo attore.

Se in Barry Lindon avevamo avuto un assaggio della sapienza nell'uso delle luci naturali ed una manifestazione accurata del Kubrick fotografo (ricordiamo che Stanley Kubrick nasce come eccellente fotografo) in Shining possiamo in un certo senso fare i conti con un Kubrick inventore o per essere più accurati "adattatore".

Sono in molti che, un po forzatamente, attribuiscono al regista newyorkese l'invenzione della celebre Steadycam.

La storia ci dice che non è questa la realtà dei fatti ma una versione più leggendaria e mitica della versione reale.

Ad inventare la steadycam fu Garret Brown nella prima metà degli anni '70 ma Kubrick fu praticamente il primo grande regista ad utilizzarla e ad adattarla al meglio per i suoi scopi registici.

Cos'è la steadycam?


La steadycam, oggi utilizzatissima, è una telecamera che viene montata su di un supporto meccanico per favorire movimenti fluidi e veloci da parte dell'operatore che la utilizza. L'utilizzo di contrappesi che bilancino la telecamera, unito alla dotazione di un corpetto che l'operatore indossa permettono all'operatore di poter avere le mani libere durante le riprese. I sistemi di pesi e contrappesi permettono di tenere ferma e bilanciata la telecamera durante le riprese e la libertà concessa all'operatore consente a quest'ultimo di mantenere una discreta libertà di movimento durante le riprese.

Una rivoluzione copernicana per il cinema di allora. 

Un'abitudine e consuetudine per i film e le serie tv di oggi.

Immaginate di dover riprendere a mano una ragazza che corre. Immaginate di avere una classica telecamera analogica del peso e delle dimensioni di quelle che venivano utilizzate negli anni '60 e '70. Dimenticatevi del digitale.

Riuscite anche solo ad immaginare:

  1. La fatica che doveva compiere l'operatore per stare letteralmente dietro ai movimenti veloci di un attore in corsa o che saliva le scale di un appartamento ad esempio
  2. La pessima qualità dell'immagine che ne sarebbe emersa. Immagini mosse e poco pulite, del tutto impresentabili al grande pubblico.

Con l'invenzione di Brown tutto questo cambiò. I 2 impedimenti sopracitati furono eliminati. Ovviamente ci vollero anni per perfezionarle e farle arrivare al punto in cui siamo oggi ma la rivoluzione avvenne e fu una manna dal cielo per i registi di tutto il mondo.

Immagine priva di diritti di copyright

Immaginate a quanto questa invenzione abbia ampliato la gamma di potenziali scene "girabili", quanto la fantasia dei registi sia stata messa al servizio del cinema. I movimenti di macchina potenziali subirono improvvisamente un incremento enorme.

Pensate a Rocky.

Ricordate la famosa corsa di Sylvester Stallone?

Senza Steadycam non sarebbe mai stata realizzata.

Ricordate uno dei più bei piani sequenza della storia del cinema? Quello che Martin Scorsese filmò in Quei Bravi Ragazzi?

Lo stesso regista italoamericano la considera tuttora una delle più belle scene che egli abbiam mai girato.

Senza la steadycam non sarebbe mai esistita.

Voliamo fino al 2002 e andiamo in Russia. Avete mai sentito parlare del film "L'arca Russa" di Alexander Sokurov?

Se non lo avete fatto provate ad informarvi perchè dal punto di vista tecnico quella resta forse la più grande impresa della cinematografia tutta.

Il regista riuscì a realizzare un intero film come se fosse un lungo piano sequenza. A differenza di alcuni film di Hitchcock o del Birdman di Innarritu dove venivano usati molti artifici e trucchetti per dare la sensazione che fossimo di fronte ad un piano sequenza, nel film di Sokurov non si scherza. La pellicola dura un "Ciak". Motore e Azione e via con 90 minuti di piano sequenza all'interno del palazzo di San Pietroburgo, tra centinaia di figuranti, ballerini e protagonisti. Tutto fluido, tutto follemente perfetto.

Senza la steadycam quella pagina di storia non sarebbe stata mai scritta.

Ovviamente senza Steadycam non avremmo avuto Shining per come lo abbiamo conosciuto.

La steadycam non è brutale come la camera a mano perchè riesce a offrire un'inquadratura più morbida e precisa rispetto alla camera a mano.

Kubrick questo lo aveva intuito ed è per questo che colse ispirazione dal lavoro svolto da Brown per perfezionare ed utilizzare la steadycam. Per molti la leggendaria sequenza nei corridoi che vediamo nel film è una delle scene cult della cinematografia tutta. 

Senza Brown e la steady essa non sarebbe mai esistita.

Lo stesso Brown fu presente sul set e collaborò con il geniale regista di 2001:Odissea nello spazio. Brown disse che, il nuovo modello di steadycam che uscì sul mercato nel 1981 e che fu da lui stesso realizzato, fu proprio il lavoro sul set con Kubrick ad influenzarlo nel modo in cui fu progettato il modello III della appena nata steadycam.

La scena del labirinto di siepi, la ricordate?

Sarebbe stata impossibile da girare senza l'invenzione di Borwn.

Se Brown fu l'inventore di questo meraviglioso marchingegno possiamo dire senza dubbio che Kubrick ne fu il più entusiasta utilizzatore ed innovatore.

Da allora quello strumento è diventato inseparabile per ogni regista ed oggi è utilizzatissimo nelle serie tv e per girare scene in cui i protagonisti scorrono veloci o sono semplicemente da seguire, magari con l'accompagnamento di una carrellata.

Un corpetto, un banale sistema di pesi e contrappesi e nacqua la steadycam.

Da allora, statene certi, il mondo del Cinema non fu più lo stesso.

Grazie a Brown, grazie a Kubrick, maestro di cinema e fotografia e anche grande, grandissimo appassionato del proprio lavoro.

Sort:  

Io credo anche che l'adozione di questa tecnica abbia lentamente abituato il pubblico ad un'immagine meno mossa e più fluida, tanto che capita di provare un certo senso di fastidio quando, al contrario, le riprese sono più movimentate e meno stabili, perché l'operatore va a manina o a spalla. A volte usare una camera alla vecchia maniera, anche per scene che risulterebbero più comode da girare in steady camera, può essere una scelta stilistica; ma è anche vero che oggi il peso degli strumenti è diminuito e non ci si deve caricare di mille mila chili come ai tempi. Bell'articolo!

Carissima @nawamy hai ragione e come se hai ragione.
Oggi quando vediamo pochi secondi di scene girate completamente a mano abbiamo la sensazione di mal di mare.
I fratelli Luc e Jean Pierre Dardenne ne hanno fatto uno stile a se, scegliendo di girare completamente a mano i loro film.
Se guardi uno dei loro film ti verrà da vomitare dopo qualche minuto.
Quindi verissimo quel che dici.
Sul peso degli strumenti e le dimensioni delle vecchie telecamere hai ragione ed è forse proprio quella la grande novità introdotta dalla steady.
Grazie ad essa ci fu la possibilità di sbizzarrirsi con riprese che fino ad allora erano impensabili anche solo dal punto di vista fisico.
Grazie del tuo intervento!

BirdMan, girato tutto con la steady...
Bel pezzo, bravo come sempre! 😉

Esattamente!
Che equivoco Birdman, in molti han creduto che quel film fosse un unico piano sequenza.
Ovviamente non fu cosi ma grazie alla steady furono girate innumerevoli scene che poi furono montate ad arte per dare la sensazione di un immenso piano sequenza.
L'arca russa resta al momento l'unico vero film di livello ad essere stato girato come un'unica scena.
2 grandissimi film.
Grazie @girolamarotta

Io mi ricordo anche di Gianfranco Funari, che per farsi inquadrare dalla steadycam diceva:

damme a' stitica

Perdona la divagazione, ricordi da bambino che guardava con suo papà le prime trasmissioni politiche della sua vita... Ottimo articolo, hai indubbiamente passione e una profonda conoscenza della materia.

Le divagazioni su Funari sono sempre ben accette!
Grazie per i complimenti!

Articolo interessante e molto esaustivo, ma ci sono delle inesattezze:

L'Arca Russa non fu girata in un unico ciak, e nemmeno utilizzando solo la steadycam;

Idem Birdman, li si usa anche camera a spalla e dolly;

La steady è comunque faticosa da usare. Forse anche più della camera a spalla. Ma ai registi piace, e come dargli torto, e la si usa a manetta.

Senza contare che, produttivamente parlando, aiuta a risparmiare tempi e personale. Ma manda ai matti i direttori della fotografia =)

Su Birdman l'ho specificato anche in risposta a @girolamomarotta.
Su l'Arca Russa mi risulta cosi, ci sono anche video che mostrano la fatica degli operatori e del regista a fine riprese.
E' una "nozione" che mi è stata insegnata, tramandata in un corso che ho fatto.
Comunque grazie per la specificazione.
Non si smette mai di imparare.
A me semplicemente risultava cosi ma visto che sei molto più esperto di me in materia tendo a fidarmi.

Sinceramente non ricordo se L'Arca Russa fu girata in pellicola o in digitale. Ma nessuno dei due sistemi, nel 2002, avrebbe avuto una capacità di 90 minuti di ripresa a qualità cinematografica.
Ovviamente la pellicola ha dei magazzini standard ormai da oltre 40 anni che, se non ricordo male, permettono circa 600 secondi di ripresa.
Le cartucce in dotazione ad alcune video camere, (4k a profondità di colore 4:4:4), arrivano a 25/28 minuti oggi.

L'Arca Russa è stato una bella sfida comunque, un gran vedere. Ma qualche bugia l'hanno raccontata =)

Confermo che per quanto io ne sappia una pellicola riusciva a "contenere" 10 minuti di girato al massimo.
Sull'Arca Russa saran state costruite leggende, io ho riportato un fatto conclamato e pubblicizzato da 15 anni, che sia diverso dalla realtà non saprei.

Sei un vero esperto nel mondo del cinema e delle serie TV, non fai altro che confermare costantemente questo fatto, complimenti per queste interessanti notizie che ci hai trasmesso, davvero di ottimo livello!!

Complimenti per il post, storico, interessante, preciso.
Ora siamo abituati a questo tipo di riprese, vero.

Aggiungerei che il limite ormai si è ragiunto con l'utilizzo delle DSLR (reflex) per registrazioni vide: secondo me però scorretto, per il video ci sono ben altre attrezzature dedicate.
Alcune serie TV sono persino girate interamente con DSLR e C.S.I. mi pare fosse tra queste.

Confermo, ottima osservazione.
Beh con il digitale letteralmente chiunque può provare a fare qualcosa.
Detto ciò le riprese fatte bene si notano e la differenza è palese.

Io vorrei fare un commento da una prospettiva diversa.
Ovviamente l'automazione ha reso le riprese fluide quanto perfettamente stabili. Vorrei solo fare un piccolo appunto se mi è concesso.

Non è che in minima parte dipende anche dal fatto che erroneamente chi filma ormai è visto come un mero tecnico? Mi spiego, tutti abbiamo i telefonini e tutti facciamo centinaia di foto, per questo siamo dei fotografi?

Io credo che magari, iniziando a istruire e a creare figure con attitudine artistiche possiamo evolverci e affiancare la tecnologia. Senza perdere l'attitudine umana alla scoperta.
Non amo i Western ma quel primo piano agli occhi prima del colpo finale.. Capite di cosa parlo?
La genialità umana!

Se da un lato questi supporti ci hanno dato grande sicurezza e linearità, dall'altra (parere personale) c'è un forte sento di omologazione e appiattimento dell'immagine. Guardi un telefilm poi l'altro, un film e quello dopo.. Pensi, e ci ripensi, le inquadrature sembrano dannatamente le stesse. Un bel copy paste.

Spero di essere riuscito a spiegarmi!

Certo che puoi.
Quello che dici è verissimo.
Dal mio ounto di vista da quando ho iniziato a studiare, per passione e non per professione ahime, mi si è aperto un mondo.
Non avete idea di quanto cambi la percezione dopo aver capito la tecnica e lo studio che vi è dietro.
bellissimo.
Nel post precedente avevo parlato anche dei famosi piani western di cui parli...
https://steemit.com/ita/@serialfiller/viaggio-nella-grammatica-cinematografica-le-inquadrature

Grande, ne sai davvero una più del diavolo!

Grazie!

E pensare che oggi lo stabilizzatore è uno strumento alla portata di tutti! Il progresso ...ben bella cosa! Per quanto riguarda Kubrick che dirti, a lui ho legati parecchi ricordi di gioventù! É stato primo regista che io abbia approfondito in quanto mio padre é un suo grande fan! Sinceramente all’Iran e tuttora non sono riuscito ad apprezzarlo a pieno. Ma adoro alcuni tra i suoi film e lo riguardo spesso con piacere. Tanti altri purtroppo, per quanto belli e interessanti, continuano a non scendermi ...ma per mio limite personale.
Ah ....comincerò fra un po’ ad omettere i complimenti ...con te non sono necessari, sai come l’anno penso su di te
Avanti così!

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