Elezioni Politiche 4 Marzo 2018 - The Day After [ITA - ENG]
Ci siamo.
L'Italia tutta ha votato, con un'affluenza che non si vedeva da anni (non un'affluenza record, ma comunque un ottimo dato) e ha sentenziato, con il voto, con la forma più alta di democrazia noi tutti abbiamo sentenziato. Dimenticate le code ai seggi, dimenticate la campagna elettorale più simile ad un mercato rionale che ad un'agorà, dimenticate le promesse. Adesso si fa sul serio. Adesso sarà possibile fare i primi conti, ipotizzare scenari, sognare o restare delusi. I numeri non mentono, e come un giudice dal pugno di ferro hanno emesso la loro sentenza preliminare.
La mappa del voto
I primi risultati ci parlano, innanzitutto, di un paese spaccato a metà geograficamente. Sparisce il centrosinistra dalla carta geografica. Il nord è territorio del centrodestra, il sud e le isole dominio del movimento 5 stelle. Spazzata via la sinistra e i suoi partiti satellite.
I numeri
I numeri, ancora parziali ma abbastanza solidi, indicano un trionfo, un capolavoro, un dominio del movimento 5 stelle. Una consacrazione che vale circa un terzo della fetta di elettorato con un indice intorno al 32%. Stravince la corsa alla leadership del centrodestra la lega di Salvini, con un'affermazione perentoria intorno al 18%, stracciando di fatto il padre padrone storico della coalizione ovvero il condannato per frode fiscale Silvio Berlusconi. Il partito Democratico vive la sua Waterloo con una disfatta che non ha precedenti e che vede la sua causa principale nelle politiche inconclusive di Matteo Renzi e nella virata sempre più Berlusconiana che ha preso un partito che dovrebbe incarnare ideali di sinistra ma che di sinistra non ha, ormai da tempo, più nulla. Se Sparta piange Atene non ride e cosi i fuoriusciti dal PD rischiano di non avere posti in parlamento o di averne pochissimi. Liberi & Uguali, che si presentava alle urne come la frangia di sinistra riformista alternativa al PD si trova ad essere inesistente in parlamento, con buona pace di Boldrini, Grasso, Bersani e D'Alema. Non ride neppure Giorgia Meloni che puntava ad un 6% ma dovrà accontentarsi del 4%. Buona prestazione di Potere al Popolo che ruba 1,5% al centrosinistra e si propone come alternativa credibile per circa 300mila cittadini. Preoccupa l'1% del partito neonazista Casapound. Tonfo per la lista Lorenzin e per la Bonino. Meritatamente fuori dai giochi a mio avviso.
Gli scenari
Nonostante i risultati si vadano delineando risulta difficile al momento ipotizzare una soluzione di governo stabile e certa. Credo che paradossalmente le sorti del paese siano nelle mani del partito che non c'è più, ovvero il partito democratico. La mossa di buon senso e conseguenziale ai valori e principi ipotetici che dovrebbero guidare lo pseudo partito di centro sinistra sarebbe quella di dare un appoggio esterno al movimento 5 stelle. In questo modo si impedirebbe al centrodestra un governo a guida Salvini, completamente sbilanciato a destra (con derive estremiste preoccupanti), mettendo in piedi un governo su una decina di punti condivisi che portino il paese finalmente verso una direzione diversa.
Personalmente vedo 3 possibili ipotesi:
- Governo di CentroDestra a guida Matteo Salvini.
- Con i numeri attuali il centrodestra non potrebbe governare da solo. Per farlo raccatterebbe qualche fuoriuscito dal PD e chiederebbe un'astensione di massa al PD per poter governare a colpi di maggioranza relativa. Ipotesi tutt'altro che peregrina ma che si profila come altamente incostituzionale e preoccupante considerando che si baserebbe sull'ennesima compravendita di parlamentari e sull'astensione di massa di un intero gruppo parlamentare. Il senatore Romani di Forza Italia ha condiviso tale prospettiva nella notte, augurandosi che vada in porto.
- Governo 5 Stelle - Lega.
- Non sarebbe l'ipotesi più entusiasmante ma sarebbe sicuramente quella che garantirebbe maggiore governabilità. 52% di voti e pieno di seggi uninominali. Un governo che potrebbe reggersi per 5 anni e cambiare l'Italia. Peccato che su molti temi i 2 partiti vivano di contrapposizioni invalicabili. Non mi auguro questo scenario sinceramente ma sarebbe comunque migliore rispetto al punto 1.
- Governo 5 Stelle - PD
- Lo scenario che auspico ma che finchè ci sarà Matteo Renzi non vedrà la luce. Cambierebbero le cose se il bomba di Rignano decidesse di farsi da parte e lasciare il partito in mano ad un traghettatore. Scartati Minniti e Franceschini (che rischiano di non sedersi in parlamento dopo il flop) le ipotesi principali sarebbero Del Rio e Michele Emiliano. Quest'ultimo ha più volte aperto ai 5 stelle. Designarlo come segretario in pectore del PD sarebbe una mossa di buon senso che restituirebbe credito al partito. Fossi un elettore del PD tiferei per questa soluzione, idem se fossi un elettore dei 5 stelle.
Il primo passo è stato fatto. Ora non resta che attendere i risultati ufficiali per capire dove potrebbe tirare il vento. I 5 stelle sono gli evidenti trionfatori. Personalmente credo che sia un segnale di risveglio delle coscienze del paese, che dopo 24 anni di Renzusconismo sembrano aver detto basta a privilegiati, corrotti, condannati, immorali capetti di quartiere e vogliano finalmente andare avanti, sperando nel meglio.
Se volete approfondire, nei giorni scorsi mi ero lanciato in qualche pronostico e analisi. Di sotto trovate i link:
****************ENGLISH VERSION************************
Here We go!
All Italy has voted, with a turnout that has not been seen for years (not a record turnout, but still an excellent result) and has ruled, with the vote, with the highest form of democracy we have all decised something important. Forget the queues at the polls, forget the election campaign more like a local market than an agora, forget the promises. Now it's serious stuff. Now it will be possible to make the first accounts, to hypothesize scenarios, to dream or to be disappointed. Numbers do not lie, and like an iron-fisted judge they gave their preliminary ruling.
Voting Map
The first results speak to us, first of all, of a country split in 2 size geographically speaking. The center-left coalition disappears from the map. The north of Italy is the territory of the center-right coalition, the south and the islands (Sicily and Sardinia), the domain of the movimento 5 stelle. Swept away the left and its satellite parties.
The numbers
The numbers, still partial but solid enough, indicate a triumph, a masterpiece, a domain of the movimento 5 stelle. A consacration worth around a third of the electorate with an index of around 32%. Dominantin the race to the center-right coalition Lega of Salvini, with a peremptory affirmation around 18%, in fact Lega struggling the historical father master of the coalition and the convicted for tax fraud Silvio Berlusconi. The Democratic party lives its Waterloo with a defeat that is unprecedented and that sees its main cause in the inconclusive policies of Matteo Renzi and in the increasingly more Berlusconian turn that has taken a party that should embody ideals of the left but that left has not , for a long time, nothing more. If Sparta cries Athens does not laugh and so the outgoing from the PD risk not having seats in parliament or have very few. Liberi & Uguali, who appeared at the polls as the fringe left reformist alternative to the PD is to be non-existent in parliament, with good peace of Boldrini, Grasso, Bersani and D'Alema. Giorgia Meloni does not even laugh, aiming for a 6% but will have to settle for 4%. Good performance of Potere al Popolo that steals 1.5% to the center-left coalition and is proposed as a credible alternative for about 300 thousand citizens. 1% of the neo-Nazi Casapound party is worried. Debaclè for the Lorenzin and Bonino lists. Deservedly out of the games in my opinion.
The future scenarios
Despite the results that are emerging, it is difficult to hypothesize a stable and certain government solution at the moment. I believe that paradoxically the fate of the country is in the hands of the party that no longer exists: the democratic party. The move of common sense and consequential to the hypothetical values and principles that should guide the pseudo left-center party would be to give external support to the movimento 5 stelle. In this way it would prevent the center-right Salvini government, completely unbalanced on the right (with extreme disturbing drifts), setting up a government on a dozen shared points that lead the country finally to a different direction.
I'll see 3 possible scenarios:
- Matteo Salvini leading a center-right governement
- With the current numbers the center-right could not govern all by itself. To do so, it would pick up some leaks from the PD and would ask for a mass abstention to the PD in order to be able to govern by relative majority. A hypothesis that is anything but peregrine but which is looming as highly unconstitutional and worrisome considering that it would be based on the umpteenth sale of parliamentarians and on the mass abstention of an entire parliamentary group. Senator Romani of Forza Italia shared this perspective in the night, hoping that it will go to port.
- Movimento 5 Stelle - Lega government
- It would not be the most exciting hypothesis but it would certainly be the one that would guarantee greater governability. 52% of votes and full of single-member seats. A government that could stand for 5 years and change Italy in one way or another. Too bad that on two issues the 2 parties live by program contrapositions. I do not wish this scenario sincerely but it would still be better than point 1.
- 5 Stelle - PD governement
- The scenario that I hope but that until there will be Matteo Renzi as chief of PD it will not see the light. They would change things if the Rignano politician decided to step aside and leave the party in the hands of another member of his party. Discarded Minniti and Franceschini (who risk not sitting in the parliament after the flop) the main hypotheses would be Del Rio and Michele Emiliano. The latter has repeatedly opened to Movimento 5 stelle. Designating him as a secretary in pectore of the PD would be a common sense move that would return credit to the party. I was a voter of the Democratic Party for this solution, if I were a voter of 5 stars.
The first step was made. Now all that remains is to wait for the official results to understand where the wind could whisperer. The Movimento 5 stelle are the obvious triumphers. Personally I think it is a sign of awakening the consciences of the country, which after 24 years of Renzusconismo seem to have said enough to privileged, corrupt, condemned, immoral headscarves and want to finally go on, hoping for the best.
If you want to read other analyses, in recent days I had launched in some prediction and analysis. Below are all the links:
Thank you all for reading me.
Pare che il bomba (:DD) non abbia nessuna intenzione di abbandonare la nave... quindi mi sa che l'ipotesi 1 è quella più probabile. Inizia ora il mercato delle vacche per arrivare alla maggioranza: suppongo che non saranno pochi quelli che riusciranno a vendere il proprio deretano al miglior prezzo possibile e confluire fra le braccia di Silvio...
Ipotesi probabilissima purtroppo, che risulta ancor più beffarda considerando che Berlusconi aveva tra i suoi punti quello di introdurre il vincolo di mandato, lui che è indagato per compravendita di parlamentari. Molto triste.