Come un Gatto in Tangenziale

in #ita6 years ago (edited)

Da qualche settimana SKY Cinema ha aggiunto alla propria programmazione uno dei film italiani di maggior successo al botteghino nella scorsa annata.

Dopo aver parlato di Benedetta Follia di Carlo Verdone nei giorni scorsi torno a parlare di commedia all'italiana.

Non siamo dalle parti di De Sica, quello no e ahimè è difficile trovare in giro prodotti di siffatta fattura, ma è bello poter raccontare finalmente di un cinema italiano che si sta facendo conoscere in tutto il mondo per la sua autorialità fatta dei Sorrentino, dei Garrone e dei Guadagnino ma che sta riuscendo a sperimentare maggiormente sul terreno nostrano (Lo chiamavano Jeeg Robot e la trilogia di Smetto Quando Voglio sono degli esempi lampanti in tal senso) e ad offrire una commedia che si sta staccando dal demenzialismo di Neri Parenti e figli per approdare a film dai toni leggeri che provano a sfiorare temi attuali e pressanti che affligono il nostro paese.

Uno dei migliori esempi di tale approccio è sicuramente Come un gatto in Tangenziale, film di Riccardo Milani con interpreti principali Paola Cortellesi (moglie del regista nella vita reale) e Antonio Albanese.

Il regista non ha certo alle spalle una sfilza di titoli da far urlare al capolavoro ma qui riesce ad intrattenere il pubblico discretamente con 90 minuti di risate e momenti teneri ma mai melensi.

Immagini prive di diritti di copyrigt

La storia ci narra dell'incontro fra 2 personaggi agli antipodi.

Giovanni è un uomo in carriera che lavora in un Think Tank (what?) e partecipa a riunioni importanti per discutere di fondi europei e politica.

Monica è una donna che vive in una delle periferie più degradate della capitale, ha un marito in carcere, 2 sorelle da mantenere ed un figlio adolescente da educare e tenere sulla retta via.

Giovanni è dipinto come il classico borghese "impegnato" che predica bene e razzola male. Una vita spesa, a chiacchiere, per il recupero delle periferie e per l'inserimento in società dei più disagiati. Ha sempre professato l'amore fraterno e l'uguaglianza sociale, insegnando a sua figlia Agnese valori quali la solidarietà e la tolleranza.

Monica d'altra parte ha sempre odiato i colletti bianchi, i politici, i burocrati rei, a suo avviso, di essere stati la causa della povertà altrui e del degrado sociale della capitale e dell'Italia tutta.

Il destino giocherà loro un brutto scherzo quando i loro 2 pargoletti inizieranno a frequentarsi costringendo Giovanni e Monica a frequentarsi, a conoscersi e ad "odiarsi" quotidiniamente.

Il personaggio di Antonio Albanese ritrarrà tutta l'ipocrisia e il perbenismo di chi governa, educa e sproloquia salvo poi fuggire dai problemi e trattarli con paura e disprezzo una volta avuti faccia a faccia.

Il personaggio della Cortellesi (a proposito che brava l'attrice romana!) a sua volta si farà carico di un certo "populismo" che vede il povero contro le alte sfere a prescindere, senza mai guardare in faccia alle proprie responsabilità, alle incertezze del proprio cammino.

L'incontro fra i 2 crea un respingimento fortissimo che tra gag e situazioni al limite ritrae con forza il doppiopesismo italico sui temi sociali, senza peli sulla lingua e senza, stavolta, alcun perbenismo.

Sarà il ritorno in campo del galeotto marito di Monica a far capire ad entrambi quanto quella reciproca conoscenza di un nuovo mondo sia stata in realtà un Nirvana per entrambi.

L'incontro tra i 2 figlioletti è stato in realtà l'incontro fra 2 realtà agli antipodi ma che sono vissute da uomini e donne che non vogliono altro che sentirsi amati, protetti, considerati e mai respinti dalla società come dal prossimo.

Il film scorre veloce e diverte tantissimo e ha il grande merito di spingerci oltre i nostri preconcetti, oltre la vuotezza delle nostre parole al vento.

Servono fatti nella vita, serve impegno e serve soprattutto apertura mentale se si vogliono risolvere i problemi, piccoli o grandi che siano.

Non bastano grafici a torta o impegno sociale di facciata per comprendere la vita degli altri, per proporre soluzioni. Ogni comprensione, ogni soluzione dovrà passare dal riscontro soggettivo della realtà che si vuole raccontare, analizzare e migliorare.

Serve passione e bisogna sempre mettersi in gioco o le nostre parole finiranno per avere breve vita proprio come  un gatto in tangenziale.

Sort:  

Ho avuto occasione di vederlo il film, devo dire che non è stato male, qualche risata l'ha fatta fare anche se il punto cruciale come hai scritto tu è il doppio standard dei perbenisti che predicano bene e quando si trovano faccia a faccia con la realtà che hanno provveduto a costruire vorrebbero scappare.

Ciao @charlesx, sono daccordo con te.
L'ipocrisia e l'incoerenza a volte è come un boomerang e questo film ci fa capire molto bene come dalle parole ai fatti ci passi il mare!
Miglior commedia dell'anno secondo i nastri d'argento 2018.
Non male.

Solitamente non amo molto questo genere di commedia italiana, ma devo dire che il film è stato abbastanza gradevole (i due attori sono comunque molto bravi) e la scena finale chiude benissimo con sagace ironia una storia dai lati comici ma anche molto "italiani", con le sue incoerenze e le sue bellezze.

Sono daccordo.
Come dicevo in altro commento, ieri sera (manco a farlo apposta) il film ha vinto il premio come migliore commedia italiana dell'anno!

...questo genere di film proprio non mi piace, non per niente al cinema i miei soldi, come si suol dire, non li vedono.

Il film scorre veloce e diverte tantissimo e ha il grande merito di spingerci oltre i nostri preconcetti, oltre la vuotezza delle nostre parole al vento.

..queste tue parole, forse, lo faranno entrare nella lista dei film da vedere.

Quando ho pubblicato questo post non ancora erano stati resi noti i vincitori dei Nastri D'Argento che rappresentano forse il premio più ambito per i cineasti italiani-
Stamattina con mia somma sorpresa ho notato cara @pawpawpaw che "Come un gatto in tangenziale" ha vinto come miglior commedia!

Un punto in più per il film..e per te! XD

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Ecco, mi manca! Provvedo a vederlo quanto prima, adoro la Cortellesi e la tua recensione mi mette curiosità, saprò dirti nei prossimi giorni (spero)!

Grazie della dritta :*

Non avevo pretese verso questo film, anzi ero restio a guardarlo e invece è stato molto piacevole.
La vittoria ai nastri d'argento è stata poi un'ulteriore conferma.

Oggi ho deciso che potevo spendere un paio d'ore nella visione di qualcosa di nuovo e promettente, quindi mi sono aggiornata e ho visto il film!

Devo ammettere che i temi sono trattati con una piacevole leggerezza, senza pedanteria, in alcuni casi con una certa ingenuità, come se si vivesse in un sogno (probabilmente è tutto voluto); è come se ci fosse uno sguardo romantico a seguire tutti gli eventi. E pure se le grandi pretese non ci sono, mi ha fatto sorridere e parla di cose verissime. I personaggi tratteggiati nel film sono sono quasi degli stereotipi o caricature degli stessi, ma c'è un buon fondo - bello spesso - di verità.

Grazie del consiglio, mi è piaciuto molto!

A me piace molto la commedia all'italiana e Carlo Verdone è senz'altro il mio preferito. Ma anche gli altri film che hai citato li ho visti tutti!!

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