La nostra resurrezione
Quando una malattia colpisce una persona a te cara è sempre molto dura mandare giù il boccone amaro. Ci si pongono mille domande, ci si chiede mille perché e infiniti dubbi sul futuro fanno capolino nelle nostre menti.
La storia di resurrezione per il contest di @fulviaperillo che voglio raccontarvi oggi è quella che ha passato mio marito molti anni fa, una storia che ha teso le braccia anche alla sua famiglia, a tutti noi cari, stringendo di più i nostri legami e che ci ha insegnato ancor di più l'immensa gioia della vita.
Nel lontano 2007, grazie ad una visita dentistica, scoprimmo che qualcosa non andava, visite e contro visite ci restituirono il temuto risultato: un tumore maligno da operare il più presto possibile.
Lo sconforto e la paura cominciarono ad impadronirsi di me, di lui, dei suoi genitori. Io avevo poco più di 18 anni e lui appena 23, ricordo che ero nel totale panico e non riuscivo a spiccicare parola, non avevo parole, tutto era così dannatamente irreale, e al contempo tangibile.
La malformazione venutasi a creare era un qualcosa di anomalo e raro tant'è che il caso venne spedito e studiato oltreoceano, il primario, quasi su di giri, già ipotizzava una serie di operazioni da mettere in cantiere, alcune logiche e di nota difficoltà, altre inimmaginabili e fortemente a rischio.
In tutto quel trambusto di parole, dati e statistiche, c'eravamo noi, giovani innamorati, che ci supportavamo con teneri abbracci e baci, di lì a poco avremmo dovuto decidere ed affrontare una serie di dure e lunghe operazioni.
I primi due interventi furono i più pesanti, compromettendo temporaneamente l'uso della bocca e quindi una serie di problematiche legate all’alimentazione e alla dizione, e quello di una gamba con annessi problemi di movimento e carico.
Ricordo che in quei momenti ci avvicinammo molto al mondo cristiano, pregando, implorando e chiedendo un aiuto divino… che forse ci è stato concesso?
Sono stati anni di sacrifici e dolori, fisici e mentali, ma ci siamo risollevati più forti che mai.
Pian piano il fisico ha ricominciato ad avere un aspetto sano, le profonde cicatrici sono state coperte dai capelli, le gambe hanno ricominciato a correre e la bocca a sorridere.
La resurrezione fisica si è accompagnata a quella mentale, più consapevole e più rispettosa della vita.
A volte non ci rendiamo conto di quanto siamo fortunati ad essere qui, nel presente, ad ammirare la bellezza di un paesaggio piuttosto che udire il cinguettio mentre sorseggiamo un caffè con un'amica.
Di grande e fondamentale aiuto nella risurrezione sono le persone che ci sono vicine, che ci supportano e che ci dimostrano il loro amore incondizionato, a volte capita di trovarci in sentieri oscuri e, tendere la mano e trovare conforto da chi amiamo, è un’ancora di salvezza.
Questa storia mi ha molto emozionata.
Ti capisco, sono tre anni che nella mia famiglia è successa la stessa cosa, a mia mamma però.
Sono cose che tolgono il fiato, ti sembra di vivere in una bolla.
Ma ti fanno anche apprezzare le vere cose importanti della vita, ti insegnano a non prendertela più per Delle stupidate e ti fanno scoprire di avere una forza che non pensavi di avere.
Sono contenta che tutto si sia risolto, l'unione fa la forza!
Spero possa concludersi a lieto fine anche la mia!
Un abbraccio sentito!
Cavolo mi dispiace molto, capisco purtroppo il tuo malessere attuale, vedrai che tutto si sistemerà... un abbraccio a tutti voi 💙
Hai ragione, non ci accorgiamo quasi mai di quello che abbiamo se non quando temiamo di perderlo; certe volte ci affliggiamo per una ruga o per neo di troppo...quando invece abbiamo tanta fortuna e non lo apprezziamo abbastanza. Leggendo il tuo racconto ho pensato alla storia di mio padre, molto simile ma con una malattia diversa (l'epatite C) che oggi si cura, ma 15 anni fa' no. Cure lunghe e pesanti lo hanno portato alla guarigione (oggi è un portatore sano del virus ma sta bene) ma tutta la mia famiglia ha vissuto anni di grande sconforto; penso a mia madre che voleva apparire forte per sostenere me e mia sorella ma che era addolorata per la sofferenza di suo marito, l'amore della sua vita. Ho trascorso anni pensando che mio papà potesse suicidarsi per l'interferone, preparandomi ad un eventuale trapianto perché il suo fegato stava cominciando a cedere. Eppure, per un motivo a noi ignoto, ce l'ha fatta, oggi è qui e si gode la vita forse anche più di altri.
In questo cammino abbiamo conosciuto altre famiglie in cui si vivevano gli stessi problemi, alcuni malati non ce l'hanno fatta, spezzando la vita di mogli, mariti, figli, genitori...la malattia è una brutta bestia, ma a volte è un modo per riavvicinarsi alla vita, paradossalmente.
Sono contenta che la vostra esperienza sia terminata bene, che sia oggi una storia di resurrezione, perché questa, sì, è la parola giusta: resurrezione.
🍀🍀🍀
Sono felice oggi tuo padre possa godersi la vita anche con più coscienza, per fortuna la medicina si sta evolvendo sempre più e abbiamo maggior possibilità di successo sulle malattie. Tua mamma è stata molto forte 💙 grazie delle belle parole 😘
Mia mamma ha avuto la stessa forza che avete avuto voi, che hai avuto tu! È bello poter raccontare certe storie con la consapevolezza che sono passate; ci hanno lasciato una cicatrice (che sia fisica o psicologica) ma ci hanno anche insegnato che ogni momento è un dono! <3
Esattamente 💙 present
Non ho vissuto niente del genere e non oso neanche immaginare la forza che ci sia voluta.
Siete stati incredibilmente forti!
Sono felicissima del lieto fine ❤️
Grazie mille per il tuo commento, mi rende felice 💙
Ogni giorno conviviamo con la parola tumore, sotto forma per lo più di numeri, fattori di rischio, statistiche. Ma quello che ogni singolo numero, ogni singolo nucleo familiare che ne abbia davvero a che fare, debba sopportare, non lo si può comprendere se non ci si passa.
Racchiudi un attimo (la diagnosi) in molte righe, dandomi l'idea di una dilatazione temporale enorme; e poi molti anni (la lotta) in poche righe, come se la bellezza della nuova vita, guarita ormai dal male, avesse spazzato via tutto quel tempo, anni, di prolungato dolore, che non hanno bisogno di molte parole per essere raccontati. Ma quanto coraggio, giorno dopo giorno, nell'affrontare insieme, giovani e innamorati, qualcosa di apparentemente più grande di voi! Non lo avete superato, siete andati oltre: insieme, siete risorti.
Che belle parole 😢 sì hai assolutamente ragione, tutti quei brutti momenti sono solo il passato, ora ci godiamo il presente più forti che mai 💙
Hai proprio ragione! La vicinanza delle persone che amiamo, è fondamentale!
L'amore è capace di cose straordinarie 😊
grazie per aver partecipato
<3
💙
Solo quando ci si trova veramente con le spalle al muro si apprezza in pieno il grande valore della vita, e della grandissima opportunità che ci viene concessa di viverla nella maniera migliore possibile, sono rimasto sconcertato di aver letto tutto quello che avete dovuto passare ma ultrafelice della conclusione di tutta la vostra odissea, ogni tanto il destino ci riserva anche delle gradite e meritatissime sorprese, come nel tuo caso, un abbraccio a voi Tutti
Grazie mille Marco, la vita ci mette a dura prova e noi dobbiamo saper affrontarla nel migliore dei modi 💙
Sara grazie per il tuo articolo, molto personale, autentico... ho letto con attenzione, apprezzo il tuo coraggio di aver parlato di un fatto così importante. E' vero quando siamo in pericolo le persone vicine fanno la differenza.
Ciao
Ti ringrazio di aver capito anche la delicatezza ed il coraggio di far partecipi voi tutti della mia vita. Sì, avere chi ti ama vicino è un forte aiuto.
Purtroppo si può avere qualsiasi cosa, ma nulla compensa la salute fisica dalla quale parte la radice della felicità.
E' stata un'esperienza forte ma dalla felice conclusione visto che ora avete anche uno splendido bimbo!
Un abbraccio a tutti e tre ;-)
Grazie mille Carlo, esattamente come dici, la salute è alla base di tutto. Un abbraccio anche a voi tre 😊