Spiriti [theneverendingcontest]

Paul Anderson, antropologo britannico di discreto successo, stava tornando dalla Regione amazzonica di Acre, in Brasile, dove aveva condotto le ultime ricerche sui popoli indigeni di quel territorio per la fine del suo saggio di prossima pubblicazione, quando si accorse di aver perso il suo telefono cellulare. Succedeva sempre così: il signor Anderson era uno studioso di grande talento ma molto distratto e ogni volta perdeva o dimenticava qualche cosa. Dunque fu costretto a chiedere alla reception di poter fare una telefonata intercontinentale per avvisare sua moglie che di lì a poche ore avrebbe preso l'aereo per tornare a casa.

Nel medesimo momento, all'entrata della grotta sacra di Kulikampa, nella fitta foresta ai confini con il Perù, un piccolo gruppo di indiani nativi della zona fu colto da turbamento e sconcerto nel sentire un rumore mai udito prima.

PAPARARA piripripri PAPARARA piripripri PAPARARA piripripri PAPARARA piripripri PAPARARA piripripri - poi il rumore cessò.

-Misericordia!- disse Tayma, il capo religioso della tribù, con gli occhi sbarrati di reverenziale paura -il nostro dio Sowi'ngwa sta comunicando con noi! non vuole che entriamo nella caverna!-
-Come fai a dirlo Padre?- intervenne Ahanu -forse … forse ci sta dando il benvenuto … -
-Figliolo, sarò il Sommo Sacerdote per qualcosa no? IO lo sento!-

E in quel momento il rumore ricominciò e durò più a lungo di prima
PAPARARA piripripri PAPARARA piripripri PAPARARA piripripri PAPARARA piripripri PAPARARA piripripri PAPARARA piripripri PAPARARA piripripri

Tutto il gruppo, al di fuori di Ahanu, fece un grande balzo indietro, pronto alla fuga.
-Guarda Padre, la voce del dio Sowi'ngwa esce da questo sasso piatto che si illumina!- disse Ahanu fiero del suo coraggio.

Allora tutti fecero un passo avanti e nel momento in cui si riavvicinarono, il sasso smise di parlare.
-Perchè smette quando ci avviciniamo?- chiese Nodin, il giovane curioso.
-Forse sta decidendo se ucciderci o meno- rispose Kona, il vecchio saggio.
-Ora basta! io riuscirò a stabilire un contatto con lui- si intromise Tayma e allungò il suo bastone cerimoniale con scolpita in cima una testa d'aquila e decorato con piume di uccello. Quando il bastone totem toccò il sasso piatto, questo prese vita e apparsero delle figure in movimento con suoni strani:
BBC News YouTube “How could Britain change after Brexit? With a year to go before the UK leaves the European Union, much of the current debate is focussed on the fate of the negotiations. But are we thinking hard enough about …...”

Immagine CC0 creative commons

-Allora, allora che dice?- chiesero tutti. Tayma non capiva niente, era infuriato. -Siamo qui per pregare, cosa vuoi dio? Cibo, pietre preziose? Piume rare dell'Uccello Blu?- toccò più volte il sasso finchè smise di nuovo di parlare, quando iniziò a piovere e un fulmine squarciò il cielo in due.
-Correte! Forse non è il nostro dio, ma un demone! Correte a prendere fiori, un Uccello Blu e un neonato da sacrificare al Grande Spirito Maligno!- ansimò l'anziano sacerdote.

In poco meno di dieci minuti arrivarono cinque bambini con le braccia colme di fiori, un indigeno cacciatore che teneva per la coda un bellissimo Uccello Blu ancora vivo e un corteo composto da tutte le donne della tribù che piangevano per Etu, il bambino prescelto per il sacrificio.

Quando tutti furono davanti alla caverna, il sasso piatto iniziò a vibrare BBBZZZZ BBBZZZ BBBBZZZZ BBBZZZ e contemporaneamente ad emettere un nuovo suono BEEP BEEP BEEP BEEP BEEP BEEP

L'anziano sacerdote indossò il suo copricapo divino e aprì le danze purificatrici dell'aria con preghiere per la salvezza delle anime. Ma lo Spirito Maligno non apprezzò il gesto: un altro potente fulmine liberò la sua scarica elettrica distruggendo la caverna e scaraventando tutti i presenti a terra, colpiti da piccoli detriti di roccia. Appena lo spavento fu passato, Ahanu cercò di socorrere il Padre svenuto che era rimasto per metà sepolto dalla caduta dei massi nel tentativo di salvare il piccolo Etu.

Dopo due giorni passati in un sonno profondo interrotto solo da terribili incubi, Tayma si risvegliò lentamente e vide al suo fianco il figlio Ahanu e gran parte della comunità.
-Padre, il dio malvagio è sparito e non ha preso niente con sé. La grotta però è stata distrutta e dovremo cercare un altro luogo per i nostri rituali. Tu come stai? Abbiamo visto che la tua anima ha combattuto duramente in questi giorni … -
Tayma sorrise. Alla fine tutto era andato per il meglio, forse quello Spirito si era accontentato delle loro buone intenzioni anche se, da parte dei Maligni, questo era un comportamento piuttosto strano.

Il professor Paul Anderson, circa un anno dopo la pubblicazione del suo libro, che ebbe tra l'altro enorme successo, sentì la necessità di tornare nella foresta amazzonica che tanto amava e di provare a mettersi in contatto con i nativi che aveva studiato con tanta passione. Mentre camminava tra i sentieri nascosti della foresta, accompagnato dalla sua inseparabile guida, inaspettatamente il suo cellulare squillò.
PAPARARA piripripri PAPARARA piripripri PAPARARA piripripri PAPARARA piripripri PAPARARA piripripri
Era sua moglie che, sicura che lui se lo fosse dimenticato, gli ricordava di chiamare sua madre perchè era il suo compleanno. La conversazione durò solo alcuni minuti alla fine dei quali Anderson si accorse di un gruppo di indigeni che, dopo essersi nascosti tra gli alberi, ora correvano come saette il più distante possibile da lui.

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