Mia cugina, quella "grande"...

_{Foto: CC0 License - Pixabay.com}

Raccolgo con piacere l'invito di @TheLastLips e, così come già fatto da @sarabelardo prima e da @steam.erotic poi, mi cimento anch'io nel mio primo racconto erotico.
Una campagna, due cugini, lei bella e provocante... Un classico!
Buona lettura e spero sia di vostro gradimento.

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La scampagnata del 25 aprile era diventata, ormai, un appuntamento familiare fisso. Solita campagna dei nonni, soliti partecipanti, stessa allegria e spensieratezza.

Ricky cominciava ad odiare le scampagnate con i parenti. Lui, ormai quindicenne, sentiva il bisogno di libertà, di indipendenza tipico di chi sta per affacciarsi alla vita sentendosi grande. Avrebbe voluto passare il giorno di festa con gli amici ma non aveva saputo dire di no alle insistenze dei suoi genitori.
E poi, avrebbe rivisto Marika...

La cugina "grande" così era chiamata in famiglia essendo, lei, la più "anziana" tra i cugini. Diciotto anni, curve perfette ed una malizia da far perdere la testa. Quante notti Ricky l'aveva sognata, desiderata, nuda tutta per se. Con quelle labbra carnose, quesi seni abbondanti. Un sogno erotico più che ricorrente.

La giornata era piacevole. Un caldo sole primaverile rendeva più vividi i colori della natura.
Quando la famiglia di Ricky arrivò in campagna erano tutti lì ad aspettarli. Gli zii venuti dal paese vicino, i cugini patiti di calcio, le gemelline odiate da tutti e lei, Marika. Forma statuaria, un vestito bianco a fiori di stoffa leggera che metteva in evidenza le sue bellissime, giovani gambe ed un seno prosperoso trattenuto con difficoltà da un sofferente bottone del vestito.

Ricky posò lo sguardo per parecchi secondi su quel delizioso decoltè, oggetto del suo desiderio. Si avvicinò alla cugina e l'abbracciò forte. Un gesto d'affetto che non aveva certo riservato agli altri presenti. Una voglia matta di sentire, sul suo petto, il contatto forte con i suoi grossi seni.
<<Come stai Marika? Non sapevo che ci fossi anche tu oggi.>> esclamò mentendo Ricky allontanandosi, a malincuore, da quella carne tanto desiderata.
Lei sorrise.

Erano passati tanti anni da quando, piccoli, giocavano in quella campagna ma il sorriso di Marika era sempre lo stesso. Ricky ripensò a quando lui e la cugina andavano nel loro "posto segreto" a rubare le arance del giardino confinante. Un piccolo anfratto tra alberi d'arance, rovi e fiori di zagara.

<<So che ti sei fidanzato>> disse Marika spostando una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
<<Si, da qualche mese>> rispose Ricky non riuscendo a distogliere lo sguardo dai suoi seni.
<<Parlami di lei>> aggiunse Marika che nel frattempo aveva cominciato a camminare invitandolo, con un gesto della testa, a seguirlo.

Ricky parlò a lungo della sua nuova ragazza e Marika stava ad ascoltare in silenzio.

Giunti al loro "posto segreto" Marika lo interruppe. <<Posso domandarti una cosa? Sbaglio o da quando sei arrivato, mi stai fissando il seno?>>
<<No! Ma cosa dici...>> ribattè imbarazzato il cugino con gli occhi bassi.
<<Vuoi dire che non ti piace?>> esclamò maliziosa Marika slacciandosi il bottone del vestito e mostrando i suoi grossi seni al cugino.

Ricky avvicinò la sua mano su quel grosso e sodo seno. Una forma perfetta degna dei migliori sogni erotici. Piano si accostò all'altro seno. Le sue labbra a pochi centimetri da quel duro capezzolo... Cominciò a succhiare con avidità mentre la stringeva forte a se come aveva sempre desiderato.
Furono attimi di interminabile piacere.

Marika percepiva l'eccitazione del cugino e ne ebbe conferma quando posò la sua mano tra le gambe di Ricky. Dolcemente lo allontanò e, guardandolo sempre fisso negli occhi, cominciò lentamente ad inginocchiarsi davanti a lui. La tuta e gli slip di lui non furono più un ostacolo.
Ricky con il cuore che pulsava sangue all'impazzata guardava sua cugina "quella grande" con le sue labbra carnose ad un passo dal suo membro eretto. Avrebbe voluto urlarle <<forza, cosa aspetti? Fammi godere!>> ma stette in silenzio aspettando le sue mosse.
In un attimo sentì il calore della lingua di lei avvolgere il suo pene di un caldo piacere.
Lei, guardandolo sempre fisso negli occhi, con movimenti dolci e continui, sapeva come farlo impazzire.

Ricky la ammirava, dall'alto della sua mascolinità e pensava: <<sta accadendo davvero?>> mentre la cugina continuava a procurargli piacere. Poi, d'improvviso, lei si allontanò da lui. Slacciò interamente il bianco vestito a fiori restando nuda con i soli slip con i merletti bianchi. Si sdraiò sull'erba ed esclamò: <<Tanto l'ho capito che mi vuoi scopare!>> ed allargando dolcemente le gambe rese ancora più esplicito l'invito aggiungendo: <<L'ho sempre saputo!>>

Un attimo e Ricky fu sopra di lei. Potè finalmente baciare le sue labbra.
La mano che prima aveva riempito di attenzioni il grosso seno, adesso scendeva, insolente, tra le gambe schiuse della cugina. Quella sottile striscia di tessuto, ormai bagnato, lo separava dal piacere che aveva da sempre desiderato. Lo scostò con dolcezza. Gli occhi di Marika si fecero grandi nel sentire il contatto del pene del cugino con il suo sesso. Adesso era lei che, bramosa di piacere, avrebbe voluto urlare <<fammi tua, adesso!>>. Ma ora era Ricky che conduceva il gioco; adesso era lui che, UOMO, doveva decidere come e quando farla godere.

Con un colpo secco ed improvviso fu dentro di lei.
Marika, sopraffatta, subiva i secchi colpi del cugino stringendo fortemente i ciuffi d'erba attorno a lei.
Un piacere forte, che non avrebbe mai immaginato di provare con Ricky tanto lo riteneva inesperto. Movimenti decisi alternati a piccole pause che la portarono presto al culmine del piacere. I capezzoli si indurirono. Inarcò leggermente la schiena ed il respiro si fece più affannoso. Le contrazioni del suo ventre furono la conferma che il massimo del piacere era stato raggiunto.
Rilassò i muscoli e, stremata, si concesse ancora al suo amante.

Non per molto, purtroppo, dato che anche per Ricky era arrivato il momento tanto desiderato.
Il tempo di separarsi velocemente da lei, inginocchiarsi davanti a quel corpo sopraffatto e ricoprire con il suo caldo seme quella carne giovane e quegli slip con i merletti bianchi.

Stremato, anche lui crollò accanto alla cugina.
Guardavano entrambi il cielo azzurro mentre l'odore dei loro sessi si mischiava all'intenso profumo di zagara.

<<Bravo il mio cuginetto!>> esclamò lei, tornata spavalda dopo aver tanto subito.
<<Chi l'avrebbe mai detto che fossi così bravo!>>
Lui, MASCHIO, sorrise compiaciuto.

<<Saremo qui in campagna anche per il ponte del 1° maggio. Tu verrai con la tua famiglia?>> domandò Marika.

Ricky stava già contando le ore!