Due anime che si incrociano. Pt. 3

Eccomi di nuovo, questa volta con la terza parte della storia.
Per chi si fosse perso le parti precedenti o avesse voglia di leggerle eccole qui:

Prima parte

Seconda Parte

La scuola iniziò e, sfortunatamente, Alice ed Andrea non frequentavano la stessa sezione.
Inizialmente questo li aveva un po' turbati ma, comunque, avevano un'ora di viaggio da fare insieme per raggiungere la scuola.
Per Andrea era stato semplice ambientarsi e fare nuove amicizie; nonostante la vita gli avesse giocato brutti scherzi, aveva sempre mantenuto la sua solarità.
Alice che invece faticava a costruire dei rapporti con le persone si domandava come facesse Andrea a spargere sorrisi a destra e a manca e ad avere una battuta pronta per tutti e tutto.

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Passavano il tempo sul pullman a chiaccherare dei vari compagni e ad ascoltare musica. Il pomeriggio trovavano sempre un pretesto per vedersi, fare lunghe passeggiate e raccontarsi tutto: dai ragazzi e le ragazze, dai malumori di Andrea dovuti alla separazione dei suoi, alle difficoltà di Alice di aprirsi con gli altri.
Alice era ambiziosa, studiava rigorosamente e guai a saltare la scuola; amava il suo paese e la vita di montagna ma il suo sogno era quello di viaggiare e trovare lavoro fuori.
Andrea non amava la scuola, ci andava solo per gli amici; certo, non voleva essere bocciato e studiava il necessario, ma non aveva sogni se non quello di viaggiare. Si sentiva sempre stretto, un po' come tutti gli adolescenti.

Entrambi si erano fatti una promessa: quella di andarsene insieme appena finito il liceo; lei si sarebbe iscritta ad architettura e lui avrebbe cercato lavoro nella città dove lei avrebbe studiato.
Si sa come sono le promesse, le si riempie di sogni, speranze e buona volontà ma non sempre si è in grado di mantenerle. La vita ama giocare con noi e farci credere che tutto quello che promettiamo saremo in grado di mantenerlo, senza farci pensare che le situazioni cambiano, noi cresciamo e il nostro modo di vedere le cose cambia.

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Gli anni passarono ed entrambi arrivarono all'ultimo anno di liceo.
Andrea negli anni aveva avuto non so quante ragazze bellissime; Alice aveva sempre osservato in disparte queste relazioni.
Sia perchè un pochino le dava fastidio, sia perchè così il tempo che passavano assieme era sempre meno ed era stata una vera sofferenza per lei. Non riusciva a capire perchè una persona con la quale si era confidata, con la quale era cresciuta fosse capace di metterla da parte, come se fosse ormai un oggetto che non servisse più.
Si ricordava di lei in poche occasioni ed ogni volta aveva sempre altre cose di cui parlare e lei, pazientemente, ascoltava mentre avrebbe voluto raccontargli cosa stava cambiando nella sua vita.

La maturità si avvicinava e Alice vedeva sgretolarsi sempre più il suo sogno di andarsene con lui. Ora che era cresciuta, comprendeva che era alquanto improbabile che lui avrebbe lasciato la sua ragazza per mantenere la promessa che si erano fatti da bambini e che, molto probabilmente, nemmeno si ricordava.
Alice capì che era giunto il momento di crescere e di cominciare a pensare solo al suo futuro.
L'esame di maturità Andrea lo superò con il minimo dei voti, giusto quello che bastava per liberarsi di quella scuola; Alice lo superò con il massimo dei voti.

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Era ormai qualche mese che i due non si frequentavano più sia per via degli studi sia perchè le cose erano ormai cambiate.
Fino a qualche tempo prima, il fatto che fossero così diversi non era mai stato un problema ma ora avere in comune solo la lettura e la voglia di andarsene non bastava più.
Quella sera, per festeggiare la promozione, era stata organizzata una serata per tutti.
Di solito Alice si faceva molte paranoie ma decise di andare alla festa e far vedere a tutti che la sua vita stava cambiando.

Il caldo era afoso e lei indossava un vestitino estivo che lasciava intravedere la sua abbronzatura. Era una festa all'aperto con buffet, musica e alcool.
Dopo aver mangiato qualche crostino, Alice decise di bersi qualcosa.
Si buttò assieme alle sue compagne di classe nella pista da ballo e passò la serata a bere bicchieri di vino e a ballare.
Ad una certa ora era visibilmente brilla, lei che di solito sussurrava per parlare, aveva un tono di voce molto alto.
Andrea era con i suoi amici e la osservava, cercando di capire il motivo del suo comportamento.
Conosceva bene la sua amica e sapeva che non si sarebbe mai comportata così.
Qualche ragazzo iniziò a cercare di intrattenere una conversazione con lei e a provare a ballarci. Lei era visibilmente irritata e cercava di scansare tutta quella gente senza risultato.

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Fu in quel momento che ad Andrea partirono i fumi.
Si precipitò come una furia, prese Alice per un braccio e la portò a camminare.
Anche lui era abbastanza alticcio ma proprio non poteva tollerare quella situazione.
<< Puoi dirmi perchè ti stai comportando così?>> le chiese Andrea guardandola negli occhi con fare fraterno.
<< Così come? Come fai tu di solito? Bevendo un pochino e divertendomi? Beh, non è la fine del mondo se per una volta assomiglio ad una persona normale eh>>.
<< Non mi sembrava ti stessi divertendo quando quegli sbruffoni sono venuti da te. Visto che non mi ringrazi, me lo dico da solo "Grazie Andrea">>.

La faccia di Alice divenne rossa fuoco, come i suoi capelli, e disse: <<Prego? Per cosa dovrei ringraziarti? Devo dirti quello che penso? Ok. Grazie Andrea. Grazie per aver reso questo anno infernale, per averti visto con mille ragazze, nessuna alla tua altezza per la precisione, per avermi trascurata, per non avermi più salutata. Grazie per il fatto che siamo diventati due estranei e per avermi fatto capire una cosa: dovevo crescere, ti ho lasciato alle spalle. Il nostro viaggio e...>>.
<< Cosa?>> la interruppe stupefatto Andrea << Non riesco a credere che tu possa pensare tutto questo e soprattutto che tu non me l'abbi mai detto!>>.
<< Cresci, è ora. Le persone non sono oggetti a cui cambi dei pezzi quando non ti vanno più bene o che puoi abbandonare nell'angolo. Ho dei sentimenti anche io se non te ne sei accorto, visto il tuo nuovo esser sbruffone. Ricordi il libro? Oggi ho la risposta alla tua domanda: no Andrea, amicizie così non esistono>>.

Alice alzò i tacchi e tornò a ballare. Andrea rimase sconvolto da tutte quelle cose che lei non gli aveva mai detto.
Ricordò il giorno in cui le aveva restituito il libro e le aveva chiesto se la loro amicizia avesse potuto durare nonostante mille difficoltà.
Era arrabbiato con lei, non credeva di meritarsi quelle parole. In effetti era stato assente l'ultimo anno, erano due mesi che non parlavano, ma diamine erano cresciuti! Non potevano vivere con la colla!
Si voltò ad osservare Alice: era così bella e così cresciuta. Osservandola meglio, notò che era triste ma che era anche cambiata. Non era più quell' Alice che aveva paura di dire la sua, era più sicura di sè e si augurava che potesse ricevere tutto dalla vita.
In quel momento decise che lui avrebbe preso la sua strada anche se questo avrebbe significato allontanarsi definitivamente da lei.

TO BE CONTINUED