Due anime che si incrociano. Pt.2

in #ita6 years ago (edited)

Per chi non avesse letto la prima parte, la linko qui di seguito: leggi qui

Era un'estate calda e torrida, da quasi un mese non pioveva e la natura sembrava quasi seccarsi.
Le persone trascorrevano più tempo possibile in montagna, facendo belle passeggiate all'aria fresca; i più fortunati riuscivano a farsi qualche settimana al mare e tornavano in paese più belli e abbronzati di prima.

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Immagine CC0 creative commons

Alice quell'estate non andò in vacanza perchè nelle stalle di famiglia era arrivato altro bestiame e doveva aiutare i suoi nonni. In realtà non le pesava, le piaceva molto stare all'aria aperta insieme al nonno Carlo ed agli animali.
Di solito, si alzavano all'alba e partivano per portare al pascolo il gregge, in compagnia del cane fidato Joy.
Trascorreva ore e ore ad ascoltare i racconti del nonno, a cercar farfalle e a correre con Joy.
Suo fratello Leonardo era troppo piccolo per andare con loro e comunque aveva la sua cerchia di amichetti per la via.

Nelle giornate di pioggia, Alice non andava con il nonno al pascolo, restava a casa con la nonna Luisa a preparare il pranzo o la cena, raccoglievano le uova delle galline e, di tanto in tanto, andava nella piccola bottega del paese, di proprietà dei suoi genitori.
Alice è cresciuta con il fieno e la paglia tra i capelli, con il latte di mucca sparso sui calzoncini, non le piaceva tanto andare a giocare con le bambole delle sue amiche.
Adorava l'estate proprio per questo: ora che era cresciuta, non era costretta a vederle tutti i giorni, a sorbirsi i discorsi sui ragazzi tutto il giorno.

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Immagine CC0 creative commons

Il ventidue agosto del 1995, il giorno prima del suo compleanno, Alice non andò al pascolo con il nonno perchè doveva aiutare i suoi genitori in bottega.
A metà mattinata, sporca di farina del pane, decise di andare a bere un pò di acqua fresca dalla fontanella nella piccola piazzetta. Ogni volta usava questa scusa per passare davanti alla sua adorata libreria, restava a fissare la vetrina per minuti interi, decidendo quale sarebbe stata la sua prossima lettura.
Mentre era assorta nelle sue fantasie, Alice si girò di scatto e andò a sbattere contro un'altra persona.
Quella persona era un ragazzino della sua età, di quindici anni, moro con dei bellissimi ricci e occhi scuri; alto il giusto, snello ma non muscoloso come quei gradassi dei suoi compagni di classe.

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Immagine CC0 creative commons

Imbarazzata per l'accaduto, Alice gli porse le sue scuse.
"Non preoccuparti. Tutti siamo un po' sbadati. Comunque piacere, mi chiamo Andrea!" disse il ragazzo.
"Piacere, Alice". Non appena finì di pronunciare il suo nome, il volto della ragazza diventò rosso fuoco come i suoi capelli.
Alice non ci pensò due volte, corse via dentro alla bottega, si ricompose e tornò ai suoi lavori.

Dopo cena, una volta a letto, pensò che era stata una stupida a comportarsi così e che se mai l'avesse rivisto, gli avrebbe chiesto scusa e, questa volta, si sarebbe comportata come una persona normale.
Poi, però, pensò che, molto probabilmente, qui in vacanza perchè non l'aveva mai visto prima e quindi non l'avrebbe più incontrato.
"Pazienza. Tanto mica mi frega" pensò e si addormentò.

Finalmente arrivò il ventitre agosto, Alice avrebbe compiuto quindici anni e già di prima mattina era più carica che mai.
Aveva deciso che avrebbe passato la mattinata al pascolo, ma il pomeriggio si sarebbe stesa sotto ad un albero a leggere il suo libro.
Alle ore sedici, puntuale, preparò la sua borsa con una borraccia, qualche frutto e il suo libro.
Si addentrò nel bosco vicino a casa e, appena trovato un bel prato, si posizionò distesa sotto un bel melo.
Ovviamente con lei aveva un bastone, in caso si fosse presentato qualche sconosciuto.

Dopo un paio d'ore, Alice iniziò a sentire qualche rumore e, di lì a poco, iniziarono ad arrivarle addosso dei sassolini.
Da dietro l'albero, identificò una figura, scattò in piedi, prese il bastone e picchiò forte il malcapitato.
"Ahia! Alice sono io, Andrea!" urlò il ragazzo tra dolore e risate.
"Oddio, scusami tanto. Certo che come secondo incontro...ti ho fatto male?"
"Credo che me la caverò un piccolo livido. Di certo dirò in giro che mi sono battuto con qualche mio amico, eh? Non che una femminuccia mi ha steso!" le rispose facendole l'occhiolino.
"Comunque, che ci fai qui?"
"Beh, ho chiesto in giro chi fossi. Non essendo una grossa metropoli, ho capito che eri la figlia dei bottegai. Sono andato lì e mi hanno detto che ti avrei trovata qui. Cosa leggi?" disse strappandole il libro dalle mani.
"L'amico ritrovato...sai, è uno dei miei libri preferiti" rispose Alice.
"Anche io amo leggere ma questo libro non l'ho mai letto. Me lo presteresti?"
"Certo, però prima fammi mettere una piccola margherita fra due pagine. Mi piace conservarne sempre una nei miei libri" concluse lei.

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Immagine CC0 creative commons

I due passarono il resto del pomeriggio a chiaccherare: lui le spiegò che si sarebbe trasferito con sua madre in paese e che, molto probabilmente, sarebbero andati in classe insieme, lei gli raccontò delle sue giornate e di come questa fosse la prima volta in cui dava confidenza a qualcuno, così a priori.
L'estate finì velocemente e i due trascorsero giornate memorabili, fatte di scherzi, giochi e confidenze. Una volta a settimana, erano ospiti a cena delle rispettive famiglie: la mamma di Andrea era felice di vedere suo figlio tranquillo e spensierato, i genitori di Alice erano molto felici della loro amicizia e del cambiamento di Alice.

Il giorno prima dell'inizio della scuola, Andrea restituì il libro ad Alice.
"E' bellissimo, avevi ragione. Tu pensi che possa esistere un'amicizia così forte? Pensi che due persone possano volersi bene per sempre nonostante le avventure della vita?" le chiese porgendole il libro.
"Non lo so, ma lo spero. In fondo, tu sei scemo ma ti voglio bene lo stesso, no?" gli rispose dandogli un simpatico calcetto.
Lui le diede un bacio sulla fronte e, per la prima volta, Alice non arrossì.

TO BE CONTINUED...

Sort:  

Wow, mi sto appassionando @acquarius30! Per un attimo mi sembrava di vedere la storia di Heidi che va al pascolo con il nonno e il cane Nebbia, poi di Candy Candy che incontra Terence mentre legge un libro e lui le fa i dispetti...tutte storie che adoro e che tu mi stai richiamando alla memoria...sono davvero curiosa su come si evolverà...brava cara, bella storia!

Dopo che l'ho scritto, anche a me è venuto in mente Heidi. Sarà che era uno dei miei preferiti e forse la mia mente mi ha portata involontariamente lì. Candy l'ho visto tutto ma, ad esempio, non ricordavo il particolare che hai detto tu 😄
Comunque ti ringrazio tanto. Buonanotte cara ❤

Lessi anni fa l’amico ritrovato di uhlman, molto intenso!!!
Comunque torniamo alla storia...beh tutti abbiamo conosciuto un Andrea a quell’eta ❤️
Bello bello Cara ❤️

si scrive Lassie

Mi piaceva e diciamo che un po' della sua storia può centrare con quella che sto raccontando!
Grazie ❤

Bel racconto @acquarius30. Per attirare anche un pubblico maschile, inserisci dei robot giganti, o degli alieni assassini, sarebbero un interessante breakout ;)

Grazie caro! Mmmh, sicuro che ci vogliano solo dei robot? Per me basta una parola, che conoscete bene, e siete tutti qui! Ma non mi piace vincere facile ;)

ah certo, se spogliamo Alice anche può funzionare ;)

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