Il Campionato Riserve di calcio italiano: una storia di passione e talento (by @kork75)

Manca solo una settimana all'inizio della Serie A e la ripresa del Campionato Primavera non è molto lontana. Il Campionato Primavera è una competizione molto importante per far crescere i giovani calciatori, dando loro un'ottima opportunità per farsi le ossa e imparare a giocare a calcio a livello professionistico. Tuttavia, il Campionato Primavera non è l'unica via per far crescere i giovani. Dal 2018, è stata data anche la possibilità alle società professionistiche di avere una loro squadra B, o Under 23, volta a far giocare giovani, riserve e calciatori della rosa principale che siano fuori condizione o infortunati. Le Under 23 sono l'anello di una grande catena che facilita l'approdo al professionismo. Tuttavia, in Italia, dove le risorse economiche vengono dirottate principalmente sulle prime squadre, questa iniziativa non ha trovato un grande interesse. Solo la Juventus partecipa da anni al campionato di Lega Pro con la sua "squadra B". Quella delle squadre B a oggi è una riforma fallimentare e nessun altro club ha perseguito questa strada, ritenendo il progetto un ulteriore costo e, soprattutto, un impegno di difficile gestione. Per questi motivi, negli ultimi anni si è parlato di una possibile reintroduzione del Campionato delle riserve.

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Ma cosa era il campionato delle riserve?
Il Campionato Riserve di calcio italiano è stato un campionato di calcio disputato tra le squadre riserve delle squadre di Serie A, Serie B e Serie C. Fondato nel 1912 e svolto fino al 1956, questo campionato è stato un'importante competizione per i giovani calciatori italiani, aiutandoli a formarsi e a diventare i campioni del futuro.Rintrodurre il campionato riserve sarebbe una decisione positiva per diversi motivi. Innanzitutto, il campionato delle riserve fornirebbe ai giovani calciatori più opportunità di giocare e di farsi conoscere. In secondo luogo, il campionato delle riserve aiuterebbe a ridurre il fenomeno dei giovani calciatori che vengono scartati dalle squadre di Serie A e Serie B. Infine, il campionato delle riserve sarebbe un modo per aumentare l'interesse del pubblico per il calcio italiano. Questo campionato ha aiutato a formare molti calciatori che in seguito hanno giocato nella Nazionale italiana, tra cui Giuseppe Meazza e Valentino Mazzola. Nonostante il successo del Campionato Riserve di calcio italiano, nel 1956 la FIGC ha deciso di scioglierlo per motivi economici. In un'intervista rilasciata al quotidiano La Gazzetta dello Sport, il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, ha dichiarato: "Sono favorevole alla reintroduzione del campionato delle riserve. Credo che sia una competizione importante per i giovani calciatori e che possa aiutarli a crescere e a diventare campioni del futuro" . Anche l'ex calciatore e allenatore Giovanni Trapattoni ha espresso il suo parere favorevole alla reintroduzione del campionato delle riserve: "Il campionato delle riserve è stato una competizione importante per la crescita dei giovani calciatori italiani. Credo che sia una competizione che dovrebbe essere reintrodotta".
Anche se il campionato è stato sciolto nel 1956, il suo ricordo rimane vivo nella memoria dei tifosi italiani. Il Campionato Riserve di calcio italiano è stato vinto da molte squadre, tra cui: 1914-1915 - Finaliste Casale e Milan (forse sospeso per guerra prima che si potesse disputare la finale); 1920-1921 - Pro Vercelli; 1934-1935 - Fiorentina; 1936-1937 - Torino; 1937-1938 Ambrosiana-Inter; 1938-1939 - Genova 1893; 1939-1940 - Milano; 1940-1941 - Sospeso dopo 18 giornate; 1941-1942 - Torino; 1952-1953 - Lazio.