[FUORI CONCORSO] Una storia italiana - I CASI DEL DETECTIVE WHITE - L'ENIGMA DELLA SCUOLA parte II (PREMIO 10 STEEM)

Con questo post partecipo, fuori concorso e con intento unicamente promozionale, alla dodicesima edizione del contest "Una storia italiana", promosso all'interno della rivista DIGITALY.

Per partecipare occorre inventare una storia ispirata all'immagine di copertina, avendo cura di descrivere l'ambientazione della scena, una descrizione della protagonista, cosa stiano facendo i ragazzi di spalle e cosa accadrà subito dopo.

E' possibile unirsi al contest scrivendo in qualsiasi lingua e dando al racconto l'interpretazione preferita, che sia essa, comica, romantica, drammatica, fantasy o altro, rispettando sempre i canoni base per la pubblicazione sulla piattaforma.

C'è tempo per partecipare fino a domenica, ore 18.00 italiane, il premio per il vincitore, scelto dal Team di @italygame, è di 10 Steem.

Prima parte ▶ QUI

Davanti alla Stephen King High School, Hellen venne raggiunta da Angela, la sua collega detective italo-americana, l'unica con la quale era riuscita a stringere un rapporto di amicizia. L'italianità della ragazza si era un po' diluita nel corso delle generazioni, ma fin da ragazzina, ancor prima del passaggio della Sicilia agli Stati Uniti d'America, aveva voluto studiare la lingua e la cultura italiana, sentendo in qualche modo di farne parte.

Quando si trovava con Hellen, chiedeva sempre che tra di loro si parlasse esclusivamente in italiano, per esercitare la sua capacità di comprendere la lingua, e Angela poteva di certo rappresentare la persona più adatta per affiancarla in quell'indagine. Quando Miller le vide, non riuscì a trattenete una specie di sussulto, ma si ricompose in fretta per accoglierle con un grande sorriso.

Detective! Che bello vederla di nuovo... Se è venuta per i ragazzi, sappia che sono stati tutti regolarmente sospesi dal consiglio direttivo dell'istituto e che molto probabilmente questa sanzione costerà loro la perdita di alcuni crediti formativi, con la necessità di dover ridare alcuni esami...

Hellen strinse la mano dell'uomo, presentandole la collega. Il monologo con il quale le aveva accolte le sembrò subito strano. Miller provò ad invitarle nel suo ufficio per un caffè, ma le due poliziotte, pur seguendolo, rifiutarono l'offerta, tenendoci a precisare come la loro visita non fosse da considerarsi di cortesia.

_{Immagine di pch.vector su Freepik}

Henry, riflettendo sulla vicenda con la mia collega Angela e riguardando le immagini del fatto, abbiamo notato qualche particolare che ci ha insospettito. I ragazzi hanno compiuto il tutto in un silenzio irreale, mentre di solito, in casi come questi, cinque adolescenti che commettono una bravata ridacchiano, si scambiano battute e sono pervasi dall'adrenalina. Loro no, sembravano quasi anestetizzati, un po' come se stessero svolgendo un compito in classe...

Angela fissava l'uomo con insistenza, mentre quest'ultimo, innervosito, faceva rimbalzare lo sguardo da una all'altra.

Beh, detective, non saprei, sono giovani e imprevedibili... Forse erano semplicemente preoccupati di essere scoperti da un momento all'altro...

Miller sembrava iniziare copiosamente a sudare, tanto che dovette con le dita allargare il colletto della camicia, sbottonando la prima chiusura.

Già, forse, ma allora perché non si sono preoccupati delle telecamere? Non mi dica che i ragazzi non sono al corrente del fatto che tutta l'area della scuola viene costantemente sorvegliata e che ogni intrusione non può rimanere impunita.

L'incalzare di Angela stava mettendo alle strette il preside, che non si aspettava di dover cominciare in quel modo la mattinata.

Le dico quello che pensiamo sia successo. I ragazzi sono stati in qualche modo costretti da qualcuno a compiere quella bravata, e lei, signor preside, ne era a conoscenza. Avrebbe potuto risolvere la questione internamente, senza coinvolgere la polizia, ma per qualche motivo aveva bisogno di ottenere un rapporto ufficiale dell'accaduto...

L'uomo provò a controbattere, interrompendo la requisitoria di Hellen:

Era mio preciso dovere chiamare la polizia di fronte ad un tale reato, l'oltraggio alla bandiera americana è una grave inosservanza della legge che un uomo di stato non può far finta di non vedere!

Hellen e la sua collega si guardarono negli occhi per qualche istante, comprendendo come il surriscaldarsi improvviso dell'interlocutore rappresentasse un chiaro segno di cedimento.

Non è proprio così. La legge permette ai presidi della high school e ai rettori delle università di trattare crimini non violenti attraverso la giurisdizione interna. Lei è italiano, come noi, e siamo certe che l'oltraggio alla bandiera americana sia l'ultima cosa che le possa far perdere il sonno la notte.

Angela si era rivolta al preside definendosi come italiana, ed Hellen sentì un brivido scorrerle dentro. Formalmente, tutti e tre si potevano considerare esclusivamente cittadini americani, ma evidentemente il sangue italiano nelle vene era più forte di qualsivoglia pezzo di carta o accordo tra politici.

Inoltre sappiamo per certo che lei è arrivato all'istituto quella mattina alle 7.52, ma la chiamata al 911 è giunta soltanto un'ora e mezza dopo. Perché aspettare tanto? Voleva forse che fossi proprio io a gestire il caso, al posto di un detective americano, che di certo avrebbe portato in centrale i ragazzi, facendo saltare tutto il suo piano?

_{Immagine di Freepik}

Miller emise un lungo sospiro. Si sentiva con le spalle al muro e pensò che fosse giunto il momento di vuotare il sacco.

Ho bisogno di un avvocato? Devo considerarmi in stato d'arresto?

Le due donne si scambiarono una rapida occhiata, poi fu Angela a prendere la parola per prima.

Non è detto. Crediamo che anche lei signor preside sia stato spinto da qualcun altro ad agire in questo modo: quanto da lei commesso è molto grave, perché avrebbe potuto rovinare la vita di cinque ragazzi, ma se sceglierà di collaborare con noi e di raccontare tutta la storia dall'inizio, chiederemo al procuratore la mano leggera nei suoi confronti e se la potrà cavare semplicemente con una sospensione di un paio d'anni dal servizio statale.

Miller deglutì amaramente, ma comprese di non avere scelta. Certo avrebbe potuto negare tutto e rispedire le accuse al mittente, ma le due donne sembravano sapere il fatto loro ed era certo che prima o poi sarebbero riuscite a trovare le prove di quanto sostenuto, facendolo finire direttamente in galera.

Qualche mese fa ho ricevuto la visita dell'ispettorato scolastico, giunto direttamente da Washington. La scuola ha ricevuto un punteggio minimo e il mio operato da preside è stato valutato insufficiente. L'unico modo per poter cambiare le cose, aumentare il punteggio ed evitare che mi sollevassero dall'incarico, trasferendomi magari in qualche sobborgo di Chicago o ancor peggio di Minneapolis, era quello di migliorare a fondo la scuola, partendo dai locali.

Miller si sbottonò anche le maniche della camicia, arrotolandole. Man mano che il suo racconto proseguiva sembrava diventare sempre più paonazzo, in un misto di rabbia e vergogna.

Avevo bisogno di fondi extra, ma il dipartimento dell'istruzione segue una graduatoria e di certo vengono prima le scuole americane. Ho provato ad organizzare serate, eventi, balli, ma nulla, siamo riusciti a tirare su soltanto quattro spiccioli.

Angela lo interruppe, mostrando una certa contrarietà a quella storia:

Ogni scuola riceve ad inizio anno dei fondi dedicati al mantenimento delle strutture: che fine hanno fatto i vostri?

L'uomo scosse la testa nervosamente, mentre si versava l'ennesimo bicchiere d'acqua, accompagnandolo questa volta con una pastiglia di ansiolitico.

Finiti, ancor prima di cominciare, divisi tra un regalo ad un politico e un altro. Anche a me piace vivere tranquillo, detective, e se non facessi così ogni settimana troverei ispezioni da parte dell'ufficio igiene, dagli addetti alla sicurezza e da altre decine di organi di controllo locali. L'unica soluzione per avere soldi extra era accedere ai fondi del piano anti-terrorismo e l'imbrattamento di una bandiera sarebbe potuto rientrare nella casistica.

Si lasciò cadere sulla sedia, esausto ma a suo modo sollevato per quella confessione.

Cosa ha promesso ai ragazzi in cambio del loro favore?

La voce di Hellen aveva assunto un tono amaro. L'arrivo degli americani avrebbe dovuto estirpare decenni di malaffare e corruzione che avevano afflitto la Sicilia e l'Italia in generale, ma evidentemente le cose non erano andate così.

La cosa ambita da ogni studente, la promozione facile. Del resto anche loro, poveretti, non erano affatto convinti, ma se non mi avessero aiutato non solo gli avrei reso la vita difficile a scuola, ma gli ho giurato che me la sarei presa anche con le loro famiglie...

Angela chiamò la collega in disparte, mentre l'uomo si preparava a raccogliere tutte le proprie cose per essere condotto in centrale.

Ti faccio i miei complimenti, detective. Hai riaperto un caso che tu stessa avevi risolto, il capitano Andersen ne sarà entusiasta!

Hellen sorrise, sfiorando con le nocche la spalle dell'amica:

Sai di cosa sarei entusiasta davvero? Se dopo aver condotto Miller in centrale, per pranzo ci fermassimo a mangiare una bella pizza...

L'altra annuì convinta:

Dominos o Pizza Hut?

Carmelo. E' uno dei pochi che fa la pizza alla vecchia maniera ad essere sopravvissuto. Anche se ora siamo americane, sulla pizza dobbiamo sempre ascoltare le nostre origini...

Fine