Diario dall'Albania - n. 2 - I clienti han sempre ragione ... o no?

Giornata pesante oggi.

Pochissime ore di sonno: c'era da ripristinare un pc che l'indomani sarebbe assolutamente servito e quindi a dormire alle 4, un po' tardi anche per me che sono abituato alle ore piccole.

Mattina di trattative con nuovi potenziali clienti, sempre difficili da conquistare, rapido pranzo e poi si sperava un normale pomeriggio di lavoro nella realizzazione di quanto provisto. Ma il diavolo si nasconde nei dettagli si dice.

Due clienti decidono di partecipare a rendere la giornata già impegnativa ancor più difficile.

Il primo perde la sua password del profilo Facebook, l'unico profilo con cui era amministrata la pagina aziendale. Quindi non è in grado di farci cominciare l'attività prevista, ma anzi ci fa perdere tantissimo tempo a cercare il recupero, pretendendo sia nostro "dovere" incluso nei servizi forniti. Tempo sprecato, sarà difficile. Facebook ha preso multe per milioni di dollari per via della privacy e quando non gli costa nulla mostra i muscoli su questo fronte e si mostra inflessibile. Ma come si fa a insistere per tentativi casuali nel login ignorando gli avvisi che il profilo sarà bloccato? Ora il recupero è difficile, perché si cambiano email, numeri di cellulare collegati, si accumulano amici sconosciuti nel profilo, pensando possa esser utile per lavoro. E soprattutto si tiene un solo Amministratore nella Pagina aziendale!
Ragazzi, un consiglio: non fatelo mai! Facebook è un gioco se si vuol usarlo come passatempo, ma è una cosa serissima se si vuol usarlo per lavoro, come strumento di marketing aziendale. La pagina va gestita e custodita bene. Ora probabilmente dovrà ripartire da zero, buttando al vento le risorse, tempo e denaro, investite fin qui.

Ma l'apice della follia è il secondo: manda un video elaborato per la tv, vuole che venga pubblicato. Gli si fa notare che il formato orizzontale non è adatto. Può star stretto nelle bacheche Facebook e Instagram, ma assolutamente non si può metterlo nelle storie, dove il formato DEVE esser verticale, al limite, obtorto collo, quadrato. Non importa. Il cliente ha sempre ragione: proviamo. Due minuti dopo il lavoro è buttato. Ovvio, come previsto il risultato non è all'altezza. Ma almeno non ci si arrocchi dietro a "chi deve controllare la qualità avrebbe dovuto intervenire prima!" Prima ancora di farlo? Forse si dovrebbe intervenire prima che al cliente possano venire in mente certe idee. Ma non pago della classica citazione: "te l'avevo detto!" ovviamente dimostrata con uno screenshot, perché "verba volant ...", pretende di aver ragione per forza quindi passa ad altro: visione ed accettazione del post del giorno dopo.

"L'immagine è meglio senza logo" ... ok, se lo dici tu e va bene a te.
"Il testo è troppo lungo" ... apriti cielo. Al di là del fatto che il testo non ha, o meglio non deve avere, una lunghezza misurata in caratteri, ma si deve adeguare all'argomento, si continuano a voler ignorare i consigli professionali.

Sappiamo tutti che le persone non leggono, non scopriamo l'acqua calda, ma nella comunicazione aziendale, non si può esser stringati, telegrafici. Per due motivi fondamentali.

1. normalmente le persone non leggono perché non sono interessate, ma quando non sono interessate neanche comprano. Il testo lungo però verrà letto proprio da quelle, ovviamente poche, anche pochissime, infima minoranza, di persone che hanno interesse a comprare. E proprio quelle si vogliono ignorare e sacrificare all'altare della stringatezza?

2. Nell'epoca del web i testi sono scritti per gli algoritmi e non per le persone. Vanno elaborati in modo opportuno, usando le parole chiave, keywords dicono gli "esperti", per esser rintracciati da chi cerca. Ed ancora una volta proprio chi cerca è il target migliore, il (potenziale) cliente da coccolare.

Comunque il cliente ha sempre ragione, no? Post mutilato sul campo di battaglia. Due righe, anzi una e mezzo.

Il marketing è un lavoraccio. Per carità, un lavoro che mi piace e mi appassiona, che studio ancora oggi dopo decenni di professione, con la stessa voglia di scoprire del primo giorno, ma è talmente inflazionato nell'epoca del "impara tutto in 24 ore" che a volte sembra di dover scalare l'Everest con i tacchi a spillo.

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P.s.: se vi piace sentir raccontare di marketing fatemi sapere che aprirò una serie di post appositi, per il momento l'ho inserito nella serie "Diario dall'Albania", visto che comunque fa parte della mia vita.

P.p.s.: scusatemi ma finché non avrò più reputazione dovrò limitare gli interventi visto che ho scoperto di aver quasi finito il mana che, altra sorpresa per me, si consuma sia con i post, che con i commenti (e sospetto anche con le rieditazioni degli uni e degli altri per correggere gli errori di battitura). Quindi userò i post anche per rispondere ai commenti che mi fate, risparmiando "mana". Per il momento risponderò con un cuore.

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Foto presa da un vecchio post della Pagina aziendale ed elaborata a partire da immagini di repertorio liberamente diffuse nel web.