Cari amici di Steem Sports,

eccoci di nuovo insieme per il secondo numero di Steem Sports Times, la rivista ufficiale della nostra community.
Vi confesso che sono rimasto molto contento per l'accoglienza che è stata riservata, la settimana scorsa, alla prima pubblicazione di questa iniziativa, e ringrazio tutti coloro che hanno letto e che hanno voluto partecipare al numero precedente lasciando un commento.

Alcuni messaggi sono stati particolarmente emozionanti ed ho apprezzato tantissimo il calore con il quale il team di Steem Sports mi ha accolto. L'interazione in una piattaforma come Steemit, ed in particolar modo all'interno di una comunità, è fondamentale, in quanto in grado di ripagare il lavoro svolto più di qualsiasi reward.

Ed è proprio con il pieno di entusiasmo fatto la settimana scorsa che intendo iniziare il mese di Giugno, che si preannuncia fantastico per tutti gli amanti dello sport. Sarà il mese degli Europei di calcio e della Coppa America, ma anche del Roland Garros, della Formula 1 e della MotoGp, con tre corse a testa, oltre che delle prime tappe del Tour de France.

Lo spettacolo sarà riservato non solo ai fortunati che assisteranno a queste competizioni, dal vivo o da casa, ma anche a chi, come noi, avrà l'occasione di leggere le decine di articoli scritti a riguardo dai nostri membri. Perché, diciamocelo, cosa c'è di più bello che apprendere i punti di vista altrui e parlare di sport insieme ad un gruppo nutrito di esperti?

Non vedo l'ora di vedervi scatenati, a difesa dei colori della vostra Nazionale o del vostro campione preferito, ma anche impegnati nei numerosi concorsi che la community mette a disposizione per testare le conoscenze di ognuno, sempre tenendo ben presente, sia che si vinca, sia che si perda, che noi siamo sportivi, e quello che conta per le persone che vedono la vita alla nostra maniera, è stare insieme e fare gruppo.

@frafiomatale

Dopo aver intervistato la settimana scorsa il fondatore della community, @esteban85, è oggi il turno di @tanhunter254, appartenente alla squadra dei moderatori del team di Steem Sports. L'ho contattato in questi giorni per conoscerlo un po' meglio, e da questa piacevole chiacchierata è emerso quanto segue:

Buonasera carissimo, puoi farci, per iniziare, una piccola presentazione di te?

Il mio vero nome è Darwin Jimenez, in Steemit @tanhunter254. Sono un giovane uomo d'affari venezuelano, imprenditore, amante dell'arte e appassionato di sport soprattutto calcio; vivo in una città culla di atleti e con grandi edifici sportivi, come il CTE Cachamay (calcio), l'Hermanas González (basket) e il Ceiba Baseball Stadium, il più grande in Venezuela e il secondo più grande in America Latina.
Nella mia città, Puerto Ordaz, ho avuto il piacere di vedere grandi figure nella Copa America 2007 e nelle qualificazioni della Coppa del Mondo, grandi stelle del Brasile, dell'Argentina, e dell'Uruguay e molti altri. È stato anche un onore vedere in più di un'occasione il venezuelano Carl Herrera, vincitore di 2 anelli NBA, che era allenatore dei Guayana Giants.

Come hai conosciuto Steem Sports e qual è il tuo ruolo nella community?

Prima di essere un moderatore avevo seguito la comunità fin dai suoi inizi, da quando il suo amministratore e fondatore @esteban85 l'aveva promossa in modo positivo; un giorno dissi a Esteban che volevo fare un concorso e lui mi invitò a far parte del gruppo dei moderatori, che è il mio ruolo attuale nella comunity. Osservo che le regole siano rispettate e contribuisco con alcune idee alla sua crescita.

Cosa ti piacerebbe vedere in futuro a riguardo della community?

L'obiettivo è quello di continuare a crescere in numero di utenti e di essere la comunità sportiva numero 1 su Steemit. Stiamo anche lavorando per creare una comunità forte e indipendente. Crediamo che motivando i nostri utenti possiamo ottenere buoni risultati, tutto questo attraverso concorsi, sostenendoli e guidandoli.

Quali sono le tue esperienze sportive?

La verità è che non ho avuto esperienze sportive professionali, ma ho trascorso diversi anni della mia adolescenza giocando a futsal; questo sport mi ha aiutato molto quando mio padre è venuto a mancare e mi ha permesso di rimanere in forma e sano. Credo che se fossi un calciatore professionista sarei un centrocampista: è la mia posizione preferita, perché mi piace recuperare la palla e creare gioco.

Quali sport segui attualmente?

Li guardo tutti, principalmente calcio, basket e baseball, ma se dovessi scegliere uno sport sarebbe calcio, calcio e ancora calcio.

C'è qualche squadra o qualche atleta per cui fai il tifo?

Sono un tifoso della squadra nazionale del mio paese, il Venezuela, chiamata la Vinotinto. Poi seguo i Mineros de Guayana (la squadra della mia città) e il Real Madrid. Ci sono diversi sportivi che mi piacciono, tra quelli del Venezuela soprattutto ammiro Tomás Rincón giocatore del Torino. Poi mi piace Robinho, per il suo fantastico modo di giocare e Ronaldo, un giocatore che aveva anche lo stile di gioco appariscente come quello mostrato in Brasile.

Domenica 30 maggio è terminata la 104^ edizione del Giro d'Italia, vinta come da pronostico dal colombiano Egan Bernal, che sul traguardo finale di Milano ha preceduto l'italiano Damiano Caruso e il britannico Simon Yates.

Era difficile immaginarsi un finale diverso, vista la superiorità di Bernal rispetto agli avversari e lo strapotere della Ineos, che ha piazzato addirittura un gregario come Daniel Martinez al quinto posto finale della classifica generale, ma soprattutto in virtù di un percorso sembrato a tutti disegnato appositamente intorno alla figura della maglia rosa.

Solo 37 chilometri di cronometro (al Tour de France saranno quasi il doppio) e un'infinità di tappe di media e alta montagna hanno infatti permesso al folletto colombiano di prendere un vantaggio incolmabile nelle prime due settimane, e di poter correre in difesa negli ultimi tre giorni, quando la gamba aveva ormai lasciato sui pedali della sua bicicletta la maggior parte delle energie.

La differenza tra il Giro d'Italia e la corsa francese del resto è sempre stata questa: più orientata allo spettacolo in montagna la prima, decisamente dedicata ai potenti passisti la seconda. Qualche chilometro in più nelle tappe da correre contro l'orologio, avrebbe probabilmente favorito lo spettacolo e rimescolato un po' le carte in tavola, regalando qualche chances in più a Caruso, anche se difficilmente la classifica sarebbe cambiata significativamente.

Oltre agli uomini saliti sul podio da segnalare il quarto posto di Alexander Vlasov, bravo a difendersi in quasi tutte le tappe di alta montagna e il fantastico quinto di Daniel Martinez, che ha trascorso tutta la corsa a guardare le spalle e a proteggere Egan Bernal in salita, ma che sarebbe stato capitano in ogni altra squadra.

Oltre che da Damiano Caruso, bravo a salire sul podio a 33 anni contro ogni pronostico, l'orgoglio del ciclismo italiano è stato egregiamente difeso dal campione del mondo a cronometro, Filippo Ganna che, conquistando la quinta frazione a tempo consecutiva al Giro d'Italia, ha battuto il record che durava da oltre trent'anni di Francesco Moser.

Tra gli altri grandi nomi, la delusione maggiore è stata quella di Remco Evenepoel, partito con ambizioni battagliere, ma presto scivolato indietro in classifica dopo aver sofferto il ritmo della Ineos in montagna e nelle tappe sullo sterrato, mentre per Vincenzo Nibali il Giro d'Italia 2021 ha probabilmente decretato l'impossibilità di competere ancora ad alti livelli, e l'avvio verso il tramonto di una gloriosa carriera.

Classifica Finale

1. Egan Bernal (Col) in 86:17:28 (Vincitore del Giro d'Italia n.104)
2. Damiano Caruso (Ita) a 01:29
3. Simon Yates (Gbr) a 04:15
4. Alexandr Vlasov (Rus) a 06:40
5. Daniel Martinez (Col) a 07:24
6. Joao Almeida (Por) a 07:24
7. Romain Bardet (Fra) a 08:05
8. Hugh John Carty (Gbr) a 08:56
9. Tobias Foss (Nor) a 11:44
10. Daniel Martin (Irl) a 18:35