Serie tv interattiva [Steemace #1]steemCreated with Sketch.

in #ita5 years ago

Screen in-game d’autore, Life is Strange



Non tutti sono appassionati di videogiochi, ma volevo comunque partecipare alla Tribe di Steemace a mio modo.

Questo è il primo di una breve serie di post che ho deciso di scrivere sui videogiochi, tenterò di analizzare il lato artistico più che soffermarmi sui titoli che ho giocato in se.

Mi sono appassionato subito ai videogiochi già da quando avevo 3 anni, mi ricordo che da quando mio papà mi comprò la prima versione del Gameboy con il mitico “Lamborghini American Challenge” fu la forma d’intrattenimento che ho più apprezzato negli anni.

Molte cose cambiano durante il corso della vita, però sai riconoscere quando qualcosa ti appassiona a tal punto da non riuscire a rinunciarvi.

Sono molti ormai i videogiocatori nel mondo, ma per lo più parliamo di appassionati ai titoli tripla A, del calibro di Fortnite, Call of Duty, Fifa e affini.

Anche in campo video ludico ci sono le mode da seguire, il più delle volte i titoli commerciali sono quelli che attirano più attenzione e vendite, ma sono anche quelli che continuano a ripetersi negli anni portando scarsa innovazione.

Ci si gode la velocità di crociera.

Il valore di una produzione a mio avviso però è direttamente proporzionale al tempo impiegato per il suo sviluppo.

Tengo conto di 4 componenti principali quando devo scegliere se comprare un titolo:

  • Coinvolgimento di trama e personaggi.
  • Gameplay.
  • Genere.
  • Lunghezza del gioco, soprattutto da quando non ho più il tempo per giocare tante ore, una volta non ci facevo caso ma oggi devo inevitabilmente tenerne conto.

Solitamente sono un tipo da gioco di ruolo e d’azione ma la lunghezza risulta spesso proibitiva.

Ecco che negli ultimi tempi inizio ad affezionarmi a un genere più soft, io lo chiamo “serie tv interattiva”.

Uno dei capi saldi di questo genere è stata la software house Telltale Games, con i capolavori ispirati a The Walking Dead e Game of Thrones, ormai però fallita purtroppo, essendo stata una tipica casa low budget.

Il genere in questione in sostanza richiama i vecchi capitoli della Lukas Arts: Monkey Island e Grim Fandango.

La caratteristica principale è che da la sensazione di guardare una serie tv, dove però il responsabile delle scelte dei protagonisti, è il giocatore.

Recentemente è entrata in questo campo anche Square Enix, con la sua serie “Life is Strange”.

Ridendo e scherzando, ciò che può sembrare solo come un teen drama, è in realtà una narrazione profonda e carica di colpi di scena.

L’immedesimazione con personaggi e trama è unica.

Negli ultimi tempi anche la realtà aumentata sta avanzando notevolmente, il VR sta prendendo sempre più mercato.

Chi lo sa che magari in un futuro non si potrà interagire direttamente con i personaggi virtuali del gioco, tramite realtà aumentata.

Sapremo riconoscere la differenza fra videogioco e realtà o la serie tv Black Mirror prenderà silenziosamente vita?

-fedesox

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I videogiochi...quanti ricordi!
Sono stati fin da piccolo parte integrante della mia infanzia, un po' grazie ai miei due fratelli maggiori che possedevano già delle console e quindi ero facilitato a giocarci.

Ricordo che giocavo con l'Atari prima a Pong quel video game molto basilare che simulava il ping pong e si usava un controller che permetteva di andare solo su e giù e poi qualche anno dopo con l'Atari 2600!
Ora che lo scrivo mi stanno affiorando diversi ricordi...ed ero davvero piccolo!
Poi sono passato al Sega Master System, alla Nintendo 8bit/16bit ecc ecc...fino a playstation e Xbox e PC...devo dire che durante l'adolescenza ero un grande appassionato, ma alla fine erano gli anni del boom dei videogame, mi trovavo i weekend con i miei amici e facevamo le battaglie con Command & Conquer Online facendo squadra contro altri utenti in giro per il mondo! Quanto ci siamo divertiti! :D Allo stesso tempo penso...forse avrei potuto imparare a suonare il pianoforte o altro...ma vabbè... ormai! :D

Quando ho iniziato l'università ho tagliato di netto con quel mondo, non avevo e non ho tuttora giochi nemmeno nello smartphone!

Un po' sono invogliato a riprendere ma giocarci è dispendioso in termini di tempo.

L'altro giorno mi stavo documentando sui vr standalone con i quali puoi giocare ma anche vedere film..credo aspetterò ancora per acquistare, attenderò una versione più interattiva e più fiuda e più aggiornata.

Riguardo la fantastica serie Black Mirror, alcuni episodi si avvereranno, se non in tutto almeno in parte! :)

Dopotutto le serie tv e i titoli hollywoodiani servono anche ad abituare la mente ad una certa visione del mondo, come “io, robot” che ai tempi dell’uscita pareva fantascienza invece oggi fra AI e robotica la direzione che verrà presa dalla società è sempre più chiara.

Si é vero, anticipano sempre gli scenari futuri!
Ora che citi Io Robot mi é venuta in mente una serie nuova che credo proprio che ti piacerebbe: Mr Robot parla di un gruppo di Hacker che si ribellano al sistema....

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Io sono stato appassionato di videogiochi dalle sale videogames fino all'età della prima PlayStation. Poi ho dovuto un po' ripulirmi perché trascorrevo fin troppe ore davanti alla TV. Con Final Fantasy 7 ho raggiunto l'apice del godimento. Chissà con Il VR come sarà bello giocarci. Ho paura a riprendere a giocare 🤣🤣🤣

Purtroppo certi impegni ti costringono a prendere una pausa, io rimango su Nintendo per il momento, anche se ho una lista infinita di titoli su Steam che fa paura 😖😖

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I do agree, I think VR and AR is becoming more and more market and considerably I think in the future, we will be buying video games more and more because of its impact really.

The main feature is that it gives the sensation of watching a TV series, where, however, the player is responsible for the choices of the protagonists.

This is huge now this changes the thrill because now, you can now change even narrative to choose whoever you feel is a worthy protagonist and I definitely think this is a Unique and lovable feature by all means.

In my opinion, however, the value of a production is directly proportional to the time spent on its development

Exactly development is definitely key because I do agree that when there is a thorough process of work then value of production will project quality.

Beautifully written here again, I love this.

A combination of games and tv series, something like Bandersnatch will be the standard in the future, VR will play a big role in this.

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Ho una vecchia ps2 con la quale avrò giocato si e no 10 volte ai tempi.
Unico gioco, prince of persia, le sabbie del tempo.
Preferivo la chitarra, o se accendevo il pc, DOVEVO registrare un provino,
Quindi solo programmi di musica.
Però, ricordo con piacere i giochi del bar, bubble bubble, del quale ricordo ancora la colonna, street fighter ed altri.
A quei tempi, se volevi giocare, dovevi sborsare le 200 lire!
😂😂😂😂

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Anche le sale giochi pian piano si sono dissolte, peccato perché erano un bel punto di ritrovo soprattutto.

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Ai miei tempi le sale giochi erano pochissime.
I giochini erano nel retro dei bar, dove ora ci sono i videopoker.

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I videogiochi sono stati una mia grandissima passione ma purtroppo non ho il tempo di giocarci e sono anni che non ne compro uno...ogni tanto faccio qualche giochino con la mia piccola quando mi dice: papà mi aiuti? Anche a me come te piacciono i giochi di azione e di ruolo (secondo me i più avvincenti) insieme ai giochi tipo calcio o tennis da giocare però solo in compagnia, sfidando gli amici. VR mai provato ma deve essere una figata...

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Io l’ho provato ad un gamesweek un paio d’anni fa, pazzesco sembra davvero di essere nel gioco, chissà cosa porterà questa tecnologia con gli anni.

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Non sono un grande appassionato di videogiochi, almeno non più da tanto tempo.. credo che i miei ricordi si fermino all'amiga500 e forse qualche partita alla playstation1 di qualche amico (rigorosamente Fifa).
Però solo citando Monkey Island mi hai ricordato interminabili ore cercando di arrivare a quel sudato finale.. che ricordi!!!!!

Non posso non riportare tutto a Steem: è incredibile come con steemace si stia incanalando il flusso dei gamers, che sempre hanno scritto su steem ma che ora hanno una community dedicata e un loro token (i cari GG che ho messo subito in stake e che già mi stanno fruttando discrete curation rewards).

Ho visto che su Steemace inoltre, l’argomentazione è molto varia, va ben oltre il classico “casual”, Steemace tube anche potrebbe rivelarsi qualcosa di grosso, se ci pensi i video di gameplay sono fra i contenuti più seguiti, Steem continua a crescere silenziosamente, qualcuno comincia a prestare attenzione vedo ma la massa ancora insegue l’hype, il 2020 sarà probabilmente l’anno del vero boom per questa blockchain.

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Accumuliamo!!!! :-)

Ah monkey island che Giocone... io adoravo i punta e clicca, e con mia sorella giocavamo a quello ed anche un titolo italiano passato con meno clamore, ma altrettanto valido. Tony tough.
Sono sicuro che i prossimi passi saranno inevitabilmente quelli di permettere le indagini con la realtá virtuale. E sará possibile interagire con i personaggi. Per noi appassionati sará la fine

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Sono cresciuto con baldur’s gate e fallout negli anni 90, giochi indimenticabili, la realtà virtuale è la vera conquista della prossima generazione di videogiochi, portare un gioco alla realtà per gli appassionati sarà una vera rivoluzione.

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I videogiochi sono e resteranno sempre la mia droga più grande. D'altra parte avevo 4 anni quando iniziai con Wolf3d e Dune, i vecchi giochi di corse e di moto...non ho mai più smesso.
Purtroppo non riesco ad avvicinarmi a quel tipo di narrazione di cui parli (quello della "serie TV interattiva"), forse sono troppo legato ai vecchi schemi per apprezzare a pieno la narrazione pura (che sì, può ricordare i punta e clicca per certi versi, ma in realtà ne è l'esatto opposto per altri), per quanto non sia uno di quelli che disdegna queste nuove sequenze "cinematografiche" nei giochi tripla A, anzi la trovo una cosa anche interessante nei giochi più orientati all'azione, perché fornisce un po' di contesto. Mi piace meno quando va a "sostituire" i contenuti del gioco; i titoli "profondi" della vecchia generazione (penso a Deus Ex, ad esempio) non avevano bisogno di quel tipo di narrazione per porre quesiti morali e per lasciare un segno nel giocatore.

Aaaanyway...hai provato "Last Day of June"? Non so quali siano i tuoi gusti musicali, ma è un tipo di gioco che probabilmente adoreresti per caratteristiche, che ha anche il grande pregio di essere ispirato e accompagnato dalla musica di Steven Wilson (in particolare dal video di Drive Home).

Non l’ho provato ci darò un’occhiata. Nella mia “carriera” ho giocato di tutto, ultimamente cerco di ripiegare su titoli più semplici dove è la narrazione a fare da padrona, sarà forse la mancanza di tempo del momento, ma ho notato che quando un gioco inizia ad impegnarmi troppo sul punto di vista mentale (sia per difficoltà che ricerca) lo abbandono inevitabilmente a metà.

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Quella purtroppo è una malattia che abbiamo in comune, ci sono un sacco di giochi che ho in sospeso e non finisco, vuoi per pigrizia, vuoi perché li ho dovuti abbandonare per altri impegni e poi mi pesa troppo riprendere a metà...

Potenzialmente è un settore che mi piace e parecchio, ma vi vuole tempo da dedicare, e sinceramente preferisco ritagliare delle pause per situazioni più incentivanti tipo Steemit, quando vedo giocare a Fifa rimango meravigliato da cosa riescono a combinare i players, personalmente mincj vorrebbero mesi e mesi per sfiorare solamente quei livelli di gioco

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Ho smesso di giocare a fifa da anni ormai, in pratica cambiano solo grafica e squadre, ma le funzioni rimangono le stesse, non mi piace comprare un gioco che so già che abbandono perché passa di moda l’anno successivo.

Ero un fan di PES, che negli anni 2005/2006 faceva addirittura le scarpe a fifa, peccato che konami poi si è persa per strada.

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