Please come back.

in #writing7 years ago

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Sono cresciuta in una casa che era in realtà un insieme di case. Bastava aprire la porta e attraversare il pianerottolo o scendere una rampa di scale, oppure due, o anche tre, per trovare altre 6 porte che si aprivano davanti a me e avevano in egual misura il nome di “casa”.
C’era la casa con la stanza dei giochi in fondo al corridoio, dalle pareti imbrattate di colori e le stanzette ricche di colori. Pomeriggi interminabili a giocare con qualsiasi cosa fosse a portata di mano o a immergere le mani nei colori a tempera e lasciare impronte su fogli di carta, tavoli, pavimento.
C’era quella dall’odore penetrante, dove si mangiava cioccolata e si guardava la tv alle quattro del pomeriggio.
Quella in cui le caramelle erano sempre sul tavolo e dove si lasciava la copia delle chiavi di casa propria.
La casa piena di libri, di musica, di spartiti con pianoforte e chitarra, ragazzi “grandi” e dolci, una casa parallela alla mia in cui le feste non mancavano mai.
Quella con i bambini urlanti e piagnucoloni ma sempre pulita e tirata a lucido.

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E poi c’era la casa che era una seconda casa. Quella in cui trascorrevi i pomeriggi, le mattine, le serate. Dove per la prima volta ho imparato a usare un pc, a giocare a Pac-Man, ad accarezzare un cagnolino e a cancellare la paura che mi terrorizzava. La casa dove lei sapeva sempre cosa adoravo mangiare. Che sapeva farmi da seconda mamma quando ne avevo bisogno, da confidente, da zia.
Veniva a prendermi a scuola quando mamma non poteva, mi teneva con sé quando era necessario.
La casa in cui ho trascorso le giornate anche anno dopo anno. Da bambina, da ragazzina, da adolescente, da donna. Era lì che sono salita su un motorino per la prima volta. Dove mi sentivo “grande” perché andavo al cinema del paesino con qualcuno che aveva qualche anno soltanto più di me. Dove da bambina ho assistito ad adolescenti in erba che si foravano le orecchie con uno spillo infuocato infilzato tra carne e una mela. Dove ho passato i pomeriggi con il plaid sulle gambe buttate sul divano a guardare Beverly Hills, poi Pearl Harbour, poi ogni tanto un po’ di sano trash con la De Filippi. La casa dove partecipavo ai compleanni in cui la torta era un’enorme baguette ripiena di nutella. Dove Ghiga scodinzolava e abbaiava felice ogni volta che mi vedeva. Prima che avessi il mio cane, era la protagonista prediletta dei miei temi scolastici. Quella casa che mi è dispiaciuto vedere vuota, da grande. Con altre persone, nuove persone sconosciute in una delle mie case, al posto di chi amavo tanto.
Ma non erano lontani, lì a qualche minuto. Una nuova casa. Con il camino, le scale, le stanze grandi e pulite. Dove i pomeriggi li passavamo a chiacchierare dei miei innamoramenti e beghe, mentre lei ricamava e scaldava i piedi accanto al camino. La tappa fissa al ritorno da scuola, quando potevo. I film di harry potter in 4 in due lettini. Altre 2 sorelle oltre alla mia. E poi quel calore e quell’affetto che hai sempre sinceramente dimostrato. E quella tua risata che porterò sempre nel cuore, no matter what. Come in quella polaroid sbiadita che è da sempre sulla bacheca affissa al muro della mia stanza. Una bimba di un anno o due, con una tutina rossa, un caschetto nero e un biscotto enorme tra le mani. E tu, giovane, elegante, bella, in jeans e maglione anni ’90 che la guardavi sorridendo. Ti brillano gli occhi, la figura sinuosa ma asciutta in piena forma. Sei ancora così. Eri ancora così. Qualche ruga in più, lo stile sempre uguale. Abbiamo parlato qualche settimana fa, come sempre.

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Mi mancavano le visite a casa tua, i pomeriggi a fare niente se non a godere della compagnia delle nostre famiglie.
Dovevamo vederci presto. Sento la tua voce e ti penso tanto. Spero di vederti presto, come prima. Spero tutto vada per il meglio.
E la tua risata dolce sarà sempre con me.

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I had a home away from home just like that, a place that I spent everyday at, a place that embraced have me there, ate dinner there, slept over there, went camping with them, even decorated their Christmas tree with them - Memories are wonderful!!! I wish I could go back too .. Thank you for bringing my memories to the front of my heart today!!! You made me smile!! Love you Friend .. SUNSHINE247

Thank You so much for sharing your thoughts as well! The places that we can call home are really important I think for everyone.
So you can read Italian? I am so glad of it! I'll try to post in eng as well more often!

I was lucky, it translated for me :) some posts include the translate button and some don't .. I have not been able to figure out how come only some due but your did so I am very glad for that :) Have a GREAT day friend!! SUNSHINE247

Bel post, sei molto brava a scrivere, Complimenti!!!

Grazie Silvio!! :)

Hai messo di buon umore anche me. Grazie.

I ricordi di un'infanzia serena sono pilastri per una vita solida. Leggere i tuoi scalda il cuore.

splendido come sai fondere gli spazi con i ricordi. Architetture del cuore. :-) Un sapore che mi ricorda qualcosa.

La nostalgia si mischia benissimo con la gioia! Questo mi ha suscitato il tuo bellissimo post 😊

sono contenta. Grazie :)

Che bel post... e la polaroid, meravigliosa!

Questi sono i post che piacciono a me. Che figata la Polaroid :D

Che bel post, dolce.

Brava! Bel post nostalgico ma al contempo allegro!

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