Come diventare esperto di vino in 10 mosse - Capitolo 2 La Vigna

in #vino5 years ago (edited)

Un buon vino nasce in vigna. Questa è la regola e non si è mai trovato nessuno in grado di contraddirla. 🍷
Se si vuole fare un grande prodotto non si può che partire da una grande vigna, ben esposta e su terreni adatti, microclima giusto e vitigno adeguato.

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Un discorso molto lungo, forse noioso, difficile da riassumere ma ci provo. I francesi parlano di "terroir", un insieme di diversi fattori, quindi non solo, letteralmente, "terreno" ma: terreno, clima, suolo, vitigno e tradizioni, o più ampiamente il "fattore umano". Già, anche come si opera in vigna ha il suo valore fondamentale, non ce lo dimentichiamo. L'uomo sceglie il vitigno e il portainnesto (vite americana resistente alla fillossera, insetto che distrusse il vigneto europeo a fine Ottocento), la zona dove piantare la vigna, come piantarla (esposizione, venti, ecc,) e successivamente come potarla e quando raccogliere l'uva matura.
Si tratta di un lavoro duro, difficile e pieno di incognite, alcune delle quali si scoprono solo dopo alcuni anni...
Come detto però solo le uve perfette, da viti possibilmente con una certa "anzianità di servizio", possono dare vita a grandi vini. Le viti giovani di solito sono troppo vigorose, fanno tanta uva e spesso non di grandissima qualità, ecco perché i migliori vini al mondo nascono di solito da vigne vecchie.

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La potatura è fondamentale, bisogna far produrre "poco" alla pianta (il "quanto" cambia in basa al vitigno e all'area di produzione, si va dai 30/40 quintali ad ettaro fino a 120/130 in alcuni rari casi) così che quello che arriverà a maturazione sarà ricco e concentrato.
In inverno si procede con la "potatura a secco" che decide appunto quanto produrrà la pianta limitando i capi fruttiferi, poi arriva il "pianto della vite" quando i tralci cominciano a lacrimare con la nuova linfa in primavera, poi germogliamento, vegetazione, fioritura, allegagione (da fiore a chicco), invaiatura (cambio di colore da verde a giallo e/o rosso) e infine maturazione.
La raccolta è ovviamente fondamentale, in vendemmia mai andare a disturbare un vignaiolo se non si vuole rischiare il linciaggio sul campo! 😁
Una volta portato un grande prodotto in cantina il resto verrà da sé, si potrà conservare e perfezionare la materia prima rendendola un vino magnifico. Qualcuno, purtroppo, a volte rovina anche la migliore materia prima... 👎
Il contrario invece non è possibile, se in cantina arrivano uve non perfette o non molto ricche sarà impossibile fare un grande vino.

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Abbiamo tracciato, a grandissime linee, l'importanza della vigna per fare un gran vino. Ovviamente alcuni aspetti e termini sono "generalizzati" per esigenze di tempo e di spazio, esistono infatti anche vini più freschi e immediati che non hanno bisogno di tutte le attenzioni di un grandissimo vino ma sono comunque molto piacevoli! In ogni caso se ci sono cose che vorreste approfondire o concetti poco chiari basta chiedere nei commenti e cercherò di essere più preciso.

Insomma, vi è piaciuto l'approfondimento sulla vigna? Mi raccomando, in questi giorni di fatica e di speranza per tutti i viticoltori d'Italia e dell'emisfero nord abbiate un pensiero di gratitudine per chi si spacca la schiena 12 mesi l'anno e rischia di vedersi rovinare tutto da una grandinata. Insomma, dita incrociate fino alla fine della raccolta delle uve! 🤞

Vi aspetto per la puntata numero 3 🥂🥂🥂 di questo corso per diventare "esperti" di vino, parleremo del passaggio successivo alla vigna, ovvero della scienza che va sotto il nome di "enologia"!

(Tutte le foto sono dell'autore)

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bè....diventare esperti in 10 mosse di vino, onestamente non saprei....occorre tanta passione in uno a molta voglia di lavorare bene e seriamente, dalla raccolta alla spremitura alla scelta delle botti, alla conservazione...etc...bell'articolo che induce a provarci

Ovviamente si scherza, come hai colto bene più che altro con questo "corso" spero di incuriosire qualcuno e spingerlo ad approfondire. Come ho fatto io, per esempio, con il corso di tre livelli per diventare sommelier con la FISAR, completando una formazione che mi veniva dall'essere nato in una famiglia di enologi. Poi magari qualche spunto è già utile per non fare proprio brutta figura quando si parla di vino tra amici... :-D

certo...bellissimi i corsi da sommelier....i profumi, gli odori che le bottiglie sprigionano fanno aprire un mondo...davvero!!!

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