Che ha detto il dottore? …Ha detto che devi morire!

in #story7 years ago (edited)

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Rientrando a Roma dopo tre giorni in Molise percorro il tratto urbano della A24 e, per arrivare in città, attraverso un lungo pezzo della periferia romana. Chilometri di palazzi, capannoni, sopraelevate,…

Al casello ho lasciato il posto di guida a mio figlio e così ho modo di guardarmi intorno con attenzione. Non mi capita mai. Guido sempre io. Posso soffermarmi sui particolari e riflettere. Dio…!! Ma è un’apocalisse…!!

Le strade si incrociano e si sovrappongono una sull’altra. I cavalcavia… Asfalto in ogni direzione.
I palazzi, di cinque, sei, otto, dieci piani, costituiscono una muraglia senza fine. Via, via,… da qui fino a perdita d’occhio. E, dietro, un’altra muraglia, parallela alla prima. E dietro ancora un’altra, un’altra e un’altra ancora. Senza fine.

Le auto corrono senza sosta. Le strade sono tutte arterie a scorrimento veloce. E poi furogoni, autobus. E camion. Anche grossi camion. Macchine che avanzano senza potersi fermare mai. O, almeno, questa è l’impressione che danno.

Perché in realtà, va detto, auto ferme, invece, ci sono. Ai lati di ogni strada. Di qua e di là. Pieno. Zeppo di macchine, una a seguire l’altra. Incastrate non si sa come e parcheggiate non si sa quando…

Poi i marciapiedi, mai sufficientemente larghi e, spesso, invasi da altre macchine e motorini che ci parcheggiano sopra. Gente che cammina veloce, qualcuno che fuma, altri che guardano le vetrine ed entrano o escono dai negozi… E già, perché il piano terra di tutte queste centinaia di palazzoni è tutto un’unica vetrina. Uno zoccolo luminoso che percorre sinuoso, come un lombrico lunghissimo, tutta la periferia. Più in alto, qua e là, le finestre illuminate degli appartamenti. Migliaia di appartamenti. Centinaia di finestre. Come tante luci dell’albero di Natale che ora si accendono e ora si spengono.

2 - periferia.jpg

In qualche modo, di notte, ha un suo fascino, mi dico. Ma non riesco a convincermi.
Mi domando perché New York mi piaccia e qui, invece, tutto questo mi produca un’impressione così negativa…
Già… New York… Ma lì è Manhattan! Come ti giri ti giri sei al centro. Al centro del mondo. E lo sai, lo avverti, lo senti.
Qui sei …nel nulla. Nell’abbandono, nel caos, nell’anticamera della perdizione.

Come si fa a vivere qui? Come abbiamo fatto a costruire in questo modo?

Ci siamo dentro tutti. Anche io, per carità…
Vivo al sesto piano di un palazzo che affaccia su una delle strade urbane a maggior scorrimento di auto. E hai voglia a dire che, però è un palazzo costruito per l’Esposizione Universale del 1943, progettato dai migliori architetti razionalisti dell’epoca…

A Roma si dice ”ariconsolate co’ l’ajetto!”
Che, tradotto letteralmente, vuol dire “E’ finito l’arrosto? Accontentati del pezzetto d’aglio che è rimasto nella pentola”.
Ovvero (questo è il significato da attribuire alla frase in questo caso): “A bello… (i romani devono essere sempre strafottenti!) _”è inutile che cerchi appigli: si, vabbè, il tuo palazzo è razionalista… ok. Ma fai ‘na vita demmerda pure tu!” (strafottenti e, anche, un po’ volgari).

Sono rientrato dal Molise, dicevo.
Non sono nato ieri… ne ho viste di cose, ne ho vissute di situazioni,… ho esperienza, ricordi, Eppure…
Eppure, ancora una volta sono stato capace di stupirmi. Di lasciarmi stupire. Sensazioni che conosco, che ricordavo,… ma che, ancora una volta, mi hanno spiazzato. E, ora, mi fanno pensare.

3 - molise.jpg

Ieri ho scritto un breve post tentando di descrivere come stavo.
Ho sentito il bisogno di farlo. Di tentare di fissare quelle emozioni…
Non sapevo che oggi ne avrei parlato. Ma …cade a fagiolo!
E’ corto. Un post corto. E a chi è ancora interessato a seguire il mio ragionamento, a chi non si è stufato di leggermi, consiglio di dargli una letta veloce. Magari solo ai primi paragrafi. E’ sufficiente.

https://steemit.com/ita/@marcodobrovich/chi-nasce-tondo-non-muore-quadrato

Stamattina, prima di partire, dopo aver preso il caffè sono uscito a fumare la pipa. Per terra era ancora bagnato, ma un bella luce calda filtrava tra le nuvole, oggi bianche e, via via, sempre più rade.

Ho risalito il vicolo fin dove finiva l’ombra delle case, mi sono seduto al sole su un muretto e ho iniziato a controllare la chat della nostra comunità su Discord, dal cellulare.

”Buongiorno”
Mi giro ed è una donna, mai vista e conosciuta, che ha bussato ad una porta pochi metri più su di me e sta aspettando che le aprano.

”Buongiorno, signora. Auguri!”
”Auguri, auguri.”

Bussa ancora, mi guarda facendo una smorfia come per dire “Capirai… E quando sentono!”…

”Bella giornata oggi, eh?”, faccio io.
E lei: ”Finalmente! Oggi si sta proprio bene…”

Infine qualcuno apre la porta.

”Arrivederci, eh…”
”Arrivederla, signora. Buona giornata.“

Che altro stile di vita!

Se penso alle interazioni che abbiamo in città… Al ritmo delle nostre giornate, ai pesi, alle sfumature, alla qualità di quello che facciamo,… Al senso…

Pensavo, seduto su quel muretto, una volta tornato solo, al progressivo spopolamento dei nostri paesi. Dei nostri bellissimi paesi. E anche a quanto sono stati rovinati dagli interventi edilizi dal dopo guerra in poi…

Mi domandavo se mai esista un modo per tornare ad abitarli. Con qualità. Con lavoro. Per tutti.
Credo di si. Anzi, ne sono convinto. Non è la prima volta che, da pianificatore di strategie di recupero e sviluppo, mi trovo ad affrontare temi di questo tipo. Ma non è questa la sede per parlarne… Forse in un altro post, prima o poi…

E, guardandomi introno, quasi per gioco, tentavo di immaginare, questa volta con gli occhi dell’architetto, quali interventi si dovessero e potessero mettere in campo per riqualificare quello che l’abusivismo e l’incuria hanno rovinato in questi ultimi decenni. Ero sollevato: tutto sommato sarebbe bastato poco. Basterebbe poco. Pochi interventi, possibili, non troppo costosi e sicuramente efficaci.

4 - molise 2.jpg

Ecco.

Rientrando a Roma, su quel tratto di A24, mi guardavo intorno e pensavo “Cosa si può fare?”.
Piazze? Giardini? Scuole, parchi, vie alberate,… cosa si può immaginare per riqualificare quei luoghi, per far si che si sviluppi una qualità della vita migliore?

Niente.
Non si può fare più niente.
Questa è la triste risposta che mi sono dato.
Quei luoghi, la periferia di Roma, tutto intorno alle vecchie mura, è rovinata per sempre.
Che peccato!

-----o-----

”Vabbè, tutto chiaro”, mi direte. ”Ma il titolo di queso post? …che c’azzecca…??!”

E’ una vecchia barzelletta. Forse qualcuno la conosce. Forse qualcuno no.
A mio avviso rende bene l’idea… E fa sorridere. Ché, in questo quadro, è l’unica cosa che ci rimane da fare!

Due amici passeggiano in un bosco a cerca di funghi.
A un certo punto ad uno dei due scappa la pipì. SI apparta e, … sul più bello, una vipera lo morde. Proprio lì.

“Ahi,,, ca@@o… che male! Una vipera, ca@@o! E’ velenosa!! Chiama, chiama il dottore al cellulare! Senti cosa si può fare…!”

L’altro ficca le mani nello zainetto alla ricerca del cellulare. La mani gli tremano. E’ spaventato, confuso… ”Ca@@o, il mio amico… Non ci voleva… Una vipera… Se non ci sbrighiamo a trovare una soluzione rischia di morire avvelenato!”

Finalmente lo trova e fa il numero.

”Dottore, dottore… si sono io, buonasera. Sono in un bosco e il mio amico è stato morso da una vipera …proprio lì! …si, lì, lì… stava facendo pipì e…”

Il dottore:

”Stia calmo, mi dica: quando è successo? Cinque minuti fa? Allora non c’è problema, siete ancora in tempo. Stia calmo. Non c’è problema le dico. Avvicini la bocca al morso e succhi, succhi forte, per almeno dieci minuti.”

”Ah, …ok, grazie. Si, ho capito. Grazie.”

”Che ha detto il dottore?”
”E… niente…”
“Come niente…??! Che ti ha detto?!”

”Niente, Nì. Ha detto il dottore che non c’è niente da fare. Devi morì.”

5 - mandarino.jpg

(Le prime due immagini sono tratte dal web e sono libere da Copyright. Le altre tre immagini sono state scattate da me in questi giorni in Molise.)

Sort:  

ahahah la conoscevo, ma è sempre bella :). Però sul tema abusivismo e incuria, io non riesco a comprendere come venga permesso tutto ciò, e come dici giustamente a volte basterebbe poco per sistemare, ma gli interessi cadono sempre su altro. Putroppo questa è una piaga che avvolte tutta l'Italia, come stiamo distruggendo, quello che forse è, anzi sicuramente è il più bel paese che ci sia a livello culturale e di opere.

Lasciamo perdere Roma. Ormai ...è andata...!!
Concentriamoci sul resto del nostro Bel Paese ...che è davvero bello e unico, come giustamente dici tu.
Lì, nelle campagne, neo monti, nei paesi, nelle cittadine, c'è ancora possibilità di intervenire e ottenere ottimi risultati.
A Roma no, purtroppo. E' troppo tardi. ...e anche in buona parte delle nostre coste...

Si, nei grossi agglomerati urbani è terra bruciata ormai... Già se guardo Vicenza, nel suo piccolo è un disastro, poi man mano che vai verso le montagne la situazione migliora per fortuna.

Disperata guardo i tuoi colori e mi domando: quand'è che t'abbiamo condannato così? Ottima riflessione. L'impotenza talvolta va accettata, come la vecchiaia

Non bisogna pensarci...

E' vero, Roma è una città maltrattata e probabilmente senza speranza. Anche io mi lamento sempre: dei servizi, delle infrastrutture, dei palazzi... però alla fine resto qui, e mi torna sempre in mente il finale della stessa canzone:

Nuda come Roma, grande come la bellezza
'Na madre premurosa, che te mena e t'accarezza
Lavoratore stanco, pezzo grosso, bandito
Vorresti esser tu stanotte er figlio preferito
Ma sei come a tutti l'altri, facce stanche alla fermata
Occhi bassi, mani in tasca, a ripensà alla tua giornata
Tutto ciò che c'hai, te lo sei dovuto sudare
Zero privilegi, stile mafia capitale
Quelli che c'hai intorno, alla vita je hanno dato un prezzo
Er compenso giornaliero per consumasse pezzo a pezzo
Poi alzi l'occhi, vedi Roma
E chi vive davero sta città, ritrova el senso a tutto
E nun se ne vo più annà

PIOTTA feat. Il Muro del Canto - 7 vizi Capitale

Sai, basta girare per il centro storico, magari la mattina, a piedi, senza niente da fare, ed è talmente bello che ti scordi di tutto. Ma quando hai modo di vedere e riflettere sulla periferia di Roma è un colpo al cuore. Un disastro al quale non si potrà mai più rimediare. Un inferno.

Lo dici a me, che in periferia ci abito da quando sono nato..! Qualche anno fa mentre cercavo casa in affitto sono andato a vedere un appartamento a Ponte di Nona. I palazzi erano già costruiti, ma intorno il vuoto: nessun negozio o servizio. Non c'era neanche la strada o un numero civico. Un palazzo costruito nel nulla. Fino a quando si ragionerà in questa maniera ci sarà poco da fare...

Caro @marcodobrovich, è un vero peccato che Roma, nostra Capitale, sia così. Credo anche però che finché esiste del buono in qualsiasi cosa o persona potremmo ritenerci fortunati e le cose potranno e dovranno migliorare.
P.S. il post come scrittura lo adoro, sembra di perdere il filo, ma non lo si perde mai!

Il buono aiuta. Il bello anche. E sono grandi risorse.
Ma per la periferia di Roma non c'è davvero nulla da fare. Rovinata in modo pesantissimo per sempre.

Una città come Roma, con la storia che ha poi... non merita questo.

Ormai è fatta.
Godiamoci il centro storico, come fosse un luna park. Un'isola felice. Preoccupiamici e diamoci da fare perché sia pulito, efficiente, dignitoso,...
Ma non pensiamo a cosa c'è oltre le mura. E, soprattutto, non pensiamo che ci si possa mettere mano... Come ho scritto in risposta ad un altro commento, speriamo che presto diventi come la scenografia di Blade Runner. Almeno ha una suo fascino!

La barzelletta la conoscevo ed è molto divertente :) Roma caput mundi.. eppure..

Ahah credo di aver sentito una variante della barzelletta, in quanto alla periferia se non si creano motivi per abitarle non credo ci sarà mai un risveglio, resta sempre l'opzione attacco nucleare dove tutti scappano alle campagne, meglio evitare!

Meglio evitare, si. 😂

Come sempre, ottimo post Marco ;) Con le tue parole riesci sempre a colpire il centro dell'argomento. Roma è una bellissima città, ma, secondo me, troppo lasciata andare al suo degrado ;(

Roma era una bella città. A fine '800 la più bella del mondo. Prima dell'ultima guerra, ancora bellissima.
In settant'anni è stata distrutta. Degrado o non degrado, incuria o meno, sporcizia, inefficienza,... anche se tutto funzionasse al meglio, se per miracolo tutto filasse a perfezione, il disastro urbanistico e architettonico che circonda il centro storico non potrà mai essere risolto.
Forse, converrebbe esasperare la sua bruttezza con una scenografia alla Blade Runner. Non sto scherzando... Almeno avrebbe un suo fascino: si esce dal centro storico e si entrerebbe in un mondo fantastico, spaventoso, avveniristico,...

Hai ragione, stare nella natura con dei vicini con cui si possono scambiare due parole è tutta un'altra vita... anche a me la città piace solo per uscire, ma abito in un posto tranquillo :-D

E' un sogno che coltivo da sempre e una prospettiva che mi frulla per la testa sempre più di frequente...

È che stressante sono già di mio, per questo ho bisogno di pace.... per riprendermi da me stessa ;-))))

Good contribution friend greetings ..

Hola
He visto tus fotos. ¡Son lugares muy hermosos!
Ahora estoy esperando que nos cuentes algo sobre tu país.
Te sigo. Hasta luego

Saludos pronto subiré fotos de mi país gracias por el aporte tengo otros post y puedes visitar mi blog cuando gustes gracias por tu apoyo también te sigo..

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