RE: Steemit: la Tragedia dei Beni Comuni
Ho cambiato il mio voto al tuo post al 100% perché mi sembra un ottimo spunto di riflessione. Non sono molto ottimista sul futuro perché, a ben guardare, ciò che non funziona è proprio il premio alla qualità. Steemit è una piattaforma, a mio parere, ad alto tasso di frustrazione: chi ci entra lo fa perché, mosso dall’idea di investire il tempo passato su un network per averne rapporti umani ma anche un riscontro economico, si aspetta che il suo impegno porti risultati. Era così all’inizio, la qualità dei post emergeva in termini di contenuto, di forma italiana e di cura estetica. Oggi siamo circa 300 e quello che vedo è un grande carrozzone che arranca, dal quale chi cura molto il suo prodotto si sente rispondere, in sostanza, “it’s the business, baby”. Il risultato sarà, temo, che chi sarà in grado si affiderà sempre più a trails e bot e buonanotte alla qualità.
È una situazione difficile da gestire e richiederebbe una discussione onesta e lucida. Chi se la sente?
Ti ringrazio per il cambio di voto, non per l'aspetto economico del tuo gesto ma piuttosto per il segno di apprezzamento per l'articolo.
Concordo con te e non credo che ci siano problemi a parlarne.. @marcodobrovich ha lanciato lo spunto e io ho raccolto, scrivendo questo articolo.
Bisognerebbe essere solo molto lucidi, distaccati e onesti (come anche tu hai detto) per fare un'analisi della situazione consci del fatto che siamo e resteremo ininfluenti ai fini di Steemit, ma magari potremmo avere voce in capitolo nel nostro microcosmo che si chiama SteemPostIT.
Steemit andrà sempre più in contro alla creazione di realtà come la nostra che, nel rispetto delle regole generali, avranno le proprie regole in fatto di qualità e gestione.
Questo garantirebbe la sopravvivenza di Steemit e di piccole realtà coorporative.
Hai ragione, infatti io non mi riferivo tanto a Steemit quanto a SteemPostItalia. È tra noi e nel nostro piccolo mare che rilevo il problema, il resto è l’oceano.
In effetti servirebbe molta autocritica. Io sono uno degli ultimi entrati in SteemPostIT anche se sono stato (e sono tuttora) molto attivo nella comunità internazionale. Ho scoperto in ritardo la presenza di un gruppo italiano in Discord.
Questo per dire che non sarei la persona più indicata per iniziare una discussione simile, anche se mi sono fatto la mia idea chiara e precisa in un solo mese di permanenza nel gruppo.
Il gruppo è guidato da persone capaci e disponibili, è un buon punto di partenza per successivi sviluppi.
Credo che sforzarsi di essere attivi anche nell’oceano, come fai tu, sia un’opzione che possa dare più equilibrio a ciascuno di noi. Grazie ancora del tuo contributo.
Grazie per il tuo commento, hai creato altri spunti di riflessione in me. E' proprio questo il tipo di contributo che prediligo nella sezione commenti.. quelli che riescono ad aprire la mente ad altri ragionamenti.