[ITA] STEEMIT: PRIME IMPRESSIONI

in #steemit7 years ago (edited)

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Sono passati 20 giorni dal mio primo post, la mia introduzione in inglese su questa (per me) nuova piattaforma. In questi 20 giorni ho scoperto la comunità italiana di @SteemPostItalia, mi sono ripresentata in italiano, ho scritto due recensioni cinematografiche, un post di costume, uno su Halloween ed uno sul BELLISSIMO Fuffolino. Nel frattempo, mi sono fatta una prima idea di cosa sia e come funzioni SteemIt, che ho pensato fosse interessante riassumere sia alla luce di quanto letto in alcuni post tematici di altri utenti italiani, ma anche e soprattutto per confrontarle con quelle che dovessero essere le mie impressioni tra svariati mesi o anni, ammesso che la mia esperienza qui prosegua così a lungo. Insomma, una sorta di capsula del tempo.

STEEMIT COME BLOG

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Non sono mai stata una blogger. Non sono mai nemmeno riuscita a tenere con costanza un diario. Immagino sia per questo che adesso vivo a Malcontenta con un marittimo ben piazzato, invece che dividermi tra Los Angeles e Milano con un rapper nanerottolo[1].
Scrivere tutto sommato mi diverte, quando ho qualcosa da dire, ma detesto la sindrome da foglio bianco. Però sono abbastanza prolissa, quindi se devo esprimere un’opinione su qualcosa, generalmente su Facebook, lo faccio con eloquio assai abbondante.
Ma, appunto, non essendo mai stata una blogger non ho una grande esperienza di piattaforme a ciò dedicate, quindi pochi elementi per fare confronti costruttivi.

La prima caratteristica di SteemIt che salta all’occhio, però, è che sia strutturato come un ibrido tra social e blog. Non sono offerte particolari opzioni per personalizzare il proprio spazio ed i post dei singoli utenti non sono cercabili né indicizzati. Non è nemmeno possibile, che io sappia, filtrare i post tra propri dell’utente e repost. Insomma, si incoraggia la produzione di contenuti originali e di qualità, ma non si dà la possibilità di metterli particolarmente in risalto, al di là dei pochi secondi in cui compariranno nel feed “new” (che chissà poi quanti guardano con assiduità).

Ma poi, siamo veramente convinti che SteemIt, al di là della sua mission statement, incoraggi veramente i contenuti di qualità?
Certamente, moltissimi utenti si sforzano di produrre contenuti interessanti ed apprezzabili, ma gli sforzi profusi possono sembrare tutto sommato vani se poi, dopo ore passare a leggere e rileggere un post, arricchirlo, argomentarlo ed impaginarlo per bene, girando per il sito si trovano post oggettivamente insulsi, sgrammaticati ed esteticamente trascurabili, con upvote dai $ 50,00 in su.
Oggi, ad esempio, cercavo altre recensioni cinematografiche ed ho trovato un post il cui unico contenuto era un fumetto di tre scene con un singolo personaggio abbozzato che guardava il film in silenzio e alla fine commentava con una domanda retorica. Valutato oltre $ 50,00. Senza alcuna pretesa di confronto (cioè, non intendo dire che quei $ 50,00 li meritassi io), è una cosa che ho trovato spiazzante, perché non stiamo nemmeno parlando di un inglese stentato o di una consecutio saltata, ma di un contenuto veramente poco e per nulla interessante, evidentemente votato per abitudine o amicizia.

SteemIt, peraltro, promettendo di ricompensare il lavoro di chi in ogni caso produce dei contenuti, ha se non altro il merito di incoraggiare il blogging. Se non sono mai riuscita a tenere un diario, difficilmente resisterei a lungo con un blog tutto mio, da curare in tutto e per tutto e soprattutto promuovere. Su SteemIt, quantomeno, posso contare sulla speranza di guadagnare piano piano un po’ di terreno e di ricompense per il lavoro svolto.

STEEMIT COME FONTE DI GUADAGNO

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Per quanto detto sopra, appare evidente che per sperare di arricchirsi con SteemIt occorre molto più che produrre contenuti di qualità, perché il mare è veramente pieno di pesci (non a caso sono proprio i pesci la metafora usata per definire i vari livelli di influenza degli utenti) ed emergere è molto, molto dura.
Chi ci è riuscito in passato può darsi che continui sulla stessa scia come può darsi che stia vivendo di rendita, pubblicando contenuti mediocri solo per raccogliere i voti di followers ormai fidelizzati.

In sostanza, per far fruttare SteemIt bisogna sapersi vendere e promuovere, come si trattasse di un blog qualunque. Che, ironicamente, è proprio quello che dicevo non sarei in grado di fare per un blog normale. Con il caveat che, in questo caso, ci si deve vendere “alla pari” e quindi esclusivamente ad altri utenti del sito stesso. Condividere i propri post sui social media, infatti, può essere utile solo se chi li vede è anche iscritto a SteemIt o viene spinto ad iscriversi, altrimenti a nulla varrà il fatto che apprezzi il contenuto del post.
Questo può essere sia un bene che un male. Un male se, al di fuori di SteemIt, si gode di una certa popolarità e condividere i post altrove potrebbe portare molte visualizzazioni ed apprezzamenti. Un bene se si pensa che, invece, l’attività di promozione viene fatta rispetto a persone già interessate alla piattaforma ed a ciò che offre e non consiste nel convincere gente qualunque a visitare il proprio blog ma, semplicemente, a dare un occhio a questo o quello specifico articolo.

La più grande pecca, peraltro, almeno a mio modo di vedere, è che ciascun post, oltre ad avere vita assai breve nel feed delle novità, ha un fine-vita di soli 7 giorni. Circostanza che, peraltro, mi è stata chiarita solo di recente. Infatti, non solo passati 7 giorni il post non è più modificabile e sarà possibile “incassarne” il guadagno, ma anche tale guadagno risulterà da allora in poi per sempre immutato.
Inutile, quindi, sperare di creare contenuti tutto sommato interessanti ora per poi, una volta ottenuto un certo seguito, sperare che il valore complessivo di quanto creato possa alzarsi, man mano che nuovi followers andranno a spulciare i vecchi post. O sforzarsi di creare serie o collegamenti tra post. Insomma, è un po’ un sistema mordi-e-fuggi: quando promuovi, di fatto non promuovi te stesso ma i contenuti prodotti solo nell’ultima settimana.
Tra l’altro, mi rimane il dubbio del perché, a fronte dell’irrilevanza dei voti dati dall’ottavo giorno in poi, risulti comunque possibile votare post più vecchi di 7 giorni. Né mi è chiaro se farlo diminuisca comunque il voting power. Quindi se qualcuno avesse chiarimenti da offrire, in proposito, gliene sarei grato. Solo per i prossimi sette giorni, s’intende.

Quindi, in realtà, come investimento SteemIt è molto asimmetrico: il guadagno non dipende esclusivamente da quanto tempo investi nella piattaforma, ma anche da come lo investi e da quanto hai investito in passato.

STEEMPOSTITALIA

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Trovare una comunità italiana a cui aderire sin da subito è stato molto bello e, da assoluta novizia, confesso che il gruppo di voto automatico ha avuto un peso rilevante nello spingermi a scrivere un post, poi un altro, poi un altro ancora. Il confronto con gli altri mi ha fatto prendere confidenza più velocemente con la piattaforma e leggerne i post mi aiuta a trovare l’ispirazione per scriverne altri di miei, oltre che darmi la possibilità di trovare facilmente qualcosa di interessante da leggere (a fronte di un motore di ricerca interno a SteemIt un po’ ostico).

Il voto automatico, ovviamente, è un’arma a doppio taglio. Perché se ciascuno di noi è magari intimamente convinto di produrre contenuti di un certo valore, ed apprezza il contributo del voto automatico, per quanto attualmente tutto sommato simbolico, sicuramente a tutti sarà capitato di aprire il post di qualche altro utente e trovarlo in qualche modo scarso, noioso, ridondante, banale o mal scritto. Però, facendo parte del voto automatico, il proprio voto contribuisce a sostenere anche quel post. E quindi, eventualmente, a creare la spirale di insoddisfazione già più sopra descritta.
Personalmente, comunque, non voglio vederlo come un aspetto necessariamente negativo. Intanto perché l’opinione di ciascuno sui post degli altri rimane assolutamente personale, ma soprattutto perché contribuendo ciascuno al sostegno reciproco ci si aiuta, quantomeno, a crescere. Magari limitandosi al gruppo non ci si crea quel following che garantirà il futuro sostegno a post mediocri, ma goccia dopo goccia aumenteranno, quantomeno, lo steem power e la reputazione, offrendo una leva maggiore per l’auto-promozione.

In ogni caso, la comunità cerca pur sempre di dare risalto e maggior valore ai post considerati più validi da un punto di vista sia formale che sostanziale, premiando i tre migliori del giorno con un upvote molto più significativo rispetto al solo voto automatico. Il che ritengo sia il punto di maggior forza del gruppo, un buon bilanciamento tra eguaglianza formale e sostanziale: sostegno diffuso sì, ma pur sempre con un occhio di riguardo alla qualità.


Insomma, riassumendo in breve quanto detto.

Vantaggi di SteemIt:

  • stimolo alla creazione di contenuti
  • possibilità di aderire ad una comunità che premia sia la partecipazione che la qualità

Svantaggi di SteemIt:

  • motore di ricerca poco fluido
  • rapida obsolescenza dei contenuti creati (peraltro non eliminabili)
  • facile sviluppo di meccanismi contrari alla produzione di contenuti di qualità

In buona sostanza, consiglierei SteemIt a chi ha molto tempo da investirci e può potenzialmente creare contenuti molto appetibili ed interessati ovvero a chi, anche senza avere il tempo di promuoversi efficacemente, abbia voglia di scrivere e creare contenuti e possa essere stimolato dal vedersi riconoscere anche solo pochi euro di ricompensa.
In entrambi i casi, c’é la possibilità di guadagnarsi un gruzzoletto, ma probabilmente non paragonabile all’investimento di tempo necessario a farlo.

[1] Resta inteso che preferisco di gran lunga un uomo ben piazzato ad un magretto o un nanerottolo, per quanto definito: non c’è proprio gara.

Sort:  

Io scrivo su Steemit da più di un anno e proverò a rispondere ad alcune delle tue perplessità:
*sul fatto che i contenuti tendono a perdersi dopo sette giorni hai perfettamente ragione e io spero che in futuro si troveranno soluzioni.
Attualmente, comunque, esiste già uno strumento molto utile che permette di filtrare attraverso le tag i post di un autore. Si chiama Steem Tag Search.
*Su steemit come fonte di guadagno: io nella mia esperienza non mi sono arricchito. Però: 1) esistono invece persone (cito sempre come esempio @papa-pepper) che scrivendo in maniera costante e offrendo molto valore sono riusciti a comprarsi auto/terreni, e via dicendo. 2) attualmente è l'unico blog o social network che conosco che offra una ricompensa. Ne conosci altri che offrano anche solo la ricomensa di qualche euro? 3) l'investimento di energia e tempo in steemit non si esaurisce dopo i 7 giorni. Tante persone si aspettano che il prezzo di Steem aumenti in futuro (da inizio anno è aumentato di tre-quattro volte).
Ciò significa che il payout in Steem Power che ricevi oggi potrebbe valere un multiplo il prossimo anno.
Parlando di investimento, quest'ultimo è l'aspetto più rilevante.

Grazie per la segnalazione del tag search: approfondirò! E vado anche a guardarmi l’utente che hai citato 😊

Quanti agli altri punti, il 2 è la conclusione a cui arrivo anch’io: se comunque per “guadagnarci” bisogna promuoversi molto è anche vero che su SteemIt quantomeno si monetizza subito mentre con un blog normale ci vuole molto più impegno e molto più culo anche solo per trovare qualcuno che ti metta due banner per qualche spicciolo.

Sì, è quella la cosa speciale di Steemit: tutti gli altri blog possono portare a creare reddito in maniera indiretta (pubblicità, occasioni di lavoro)...mentre qui la remunerazione è diretta.
Comunque anche io, prima di Steemit, non avevo mai scritto regolarmente su un blog! ;-)

Eh vabbè, mi hai rubato gran parte degli argomenti di cui volevo discutere nel post per il mio mesiversario su Steemit! Arrivando più o meno anche alle stesse conclusioni! Dov'è cheetah quando serve :P Comunque quoto tutto, inoltre faccio notare che i vantaggi derivano dalla nostra presenza nella comunità ITA. Mi intristisco un po' a vedere autori in lingua inglese che io reputo bravissimi arrancare con post da 50 cent massimo... mi sembra un po' di rubar loro qualcosa :(

Ma infatti la parte economica e la parte sulla comunità in qualche modo stridono tra loro. Però la convivenza delle due questioni è tutto sommato ragionevole se si parte dal presupposto che ginovotino alla fine vale pochi dollari, non 50 e passa.
Per ora puoi fare poco per gli utenti che ritieni di valore, ma crescendo anche grazie alla comunità potrai essere più incisivo.

Mi spiace per il plagio anticipato, ma aspetto comunque di leggere il tuo post! Tanto ormai si è capito che tra viaggi, cibo e varia umanità, siamo sulla stessa lunghezza d’onda 😜

Per ora vado fiero dei miei upvote da 3 centesimi 😉

Condivido le perplessità. Aggiungerei che i commenti che dovrebbero creare delle discussioni in-topic non sono molto funzionali, tanto che poi molti commentano sulla chat.

Vero. Quando mi è capitato di avere qualcosa da dire su un post, sono andata a commentarlo, però in effetti mi sembrava sciocco non dirlo direttamente in chat.
Discord potrebbe ovviare al problema, considerato che c’è un canale a parte per i link ai post in cui in teoria non c’è niente da discutere.

Concordo con te, il motore di ricerca è veramente poco funzionale ed anche il discorso di post con poca, se non nulla qualità, che vengono premiati in una maniera fuori da ogni logica.

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