Gli effetti dello stress sulla nostra salute: l’apparato gastrointestinale (parte 2)

in #salute6 years ago (edited)

Oggi proseguiamo nel trattare l’effetto dello stress sul nostro organismo. Nella prima parte avevo spiegato brevemente come trattare le afte.

Ora proseguiamo nella discesa lungo il sistema digestivo per parlare del reflusso gastroesofageo, della gastrite e delle ulcere.

IL REFLUSSO GASTROESOFAGEO

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Il reflusso gastroesofageo (o reflusso acido) è un ritorno del contenuto dello stomaco verso l’esofago, gli acidi venendo a contatto le pareti di quest'ultimo le irritano. Il bruciore detto da “indigestione gastrica” viene percepito come una sensazione fastidiosa e dolorosa dietro lo sterno. L’esofago non possiede meccanismi o sistemi di protezione per l’acido cloridrico, componente dei succhi gastrici, quindi è soggetto al suo attacco comportando a lungo andare, difficoltà nella deglutizione, oltre che a una promozione della formazione di carie a causa della corrosione acida dello smalto dentale. I sintomi aumentano la sera dopo essersi coricati, perché la posizione orizzontale favorisce la comparsa del disturbo, peggiorando anche la qualità del sonno. In questo caso, è consigliabile dormire con un cuscino o qualcosa che ci consenta di dormire con la schiena un po' sollevata. La forma più grave in cui il reflusso si verifica due o più volte a settimana, è chiamata *malattia da reflusso gastrico*, se si prolunga per diverso tempo è importante rivolgersi, il prima possibile, al proprio medico curante per evitare serie complicazioni. Per migliorare la propria condizione, bisogna modificare alcune abitudini alimentari, quindi mangiare poco e spesso, bevendo molta acqua per diluire gli acidi, evitare bevande come il caffè, alcool e i cibi piccanti, fritti o acidi come gli agrumi e i pomodori. Nel caso siate fumatori, è utile anche smettere. Se questo non basta, si può ricorrere ad un trattamento farmacologico.

LA GASTRITE

La gastrite è un’infiammazione della mucosa dello stomaco, che viene attaccata ed erosa dai succhi gastrici. Questa erosione può nel tempo aggravarsi fino a diventare un’ulcera, che nei casi più gravi può produrre sanguinamento.

La gastrite può essere di tipo:
• Acuto – quando è indotta dall’ingestione di sostanze come alcune tipologie di cibi o l’alcool, ma anche alcune classi di medicinali (FANS)
• Cronico - alterazioni funzionali provocate da un forte e persistente stato di stress emotivo, ma in alcuni casi anche da una infezione da Helicobacter Pilori (batterio gram negativo presente in molti pazienti affetti da gastrite cronica).

Antinfiammatori e altre cause

L’uso eccessivo di FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei) come l’Aspirina, l’Ibrurofene o il Naprossene, può provocare nel tempo l’insorgenza della gastrite acuta, ma nei casi più gravi anche cronica, andando ad attaccare la mucosa interna dello stomaco. Lo stesso problema di irritazione e corrosione della mucosa gastrica, si presenta nel caso si abusa di alcool e altre sostanze d’abuso. La Gastrite può svilupparsi, soprattutto negli anziani, anche a causa di una malattia autoimmune, in cui il sistema immunitario attacca le cellule sane oppure a causa di un reflusso di bile, provocata da un malfunzionamento della valvola che le impedisce di risalire dall’intestino (dove ha la funzione di digerire i grassi) allo stomaco irritandone le pareti.

Un’altra causa da non sottovalutare è lo stress, che può portare ad una gastrite nervosa, che può aggravarsi con l’ingestione di farmaci, cibi piccanti o bevande come il caffè.

I sintomi della gastrite possono variare a seconda dei casi e delle situazioni, ma tra i più comuni abbiamo:
• Riduzione dell’appetito o senso di stomaco pieno dopo un pasto
• Reflusso gastrico
• Dimagrimento
• Nausea
• Vomito
• Bruciore di stomaco o un dolore sordo nella parte superiore dell’addome, in relazione all’assunzione di cibo o meno

L'ULCERA

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L'ulcera consiste in una lesione circoscritta della mucosa dello stomaco, e può presentarsi come una erosione, che però aggravandosi può portare alla formazione di una perforazione della parete, come conseguente sanguinamento.

L'ulcera peptica assume nomi diversi a seconda della sua localizzazione:
Ulcera gastrica, quando è presente a livello dello stomaco
Ulcera duodenale,quando si sviluppa nel duodeno
Ulcera esofagea, quando colpisce l’esofago, causata spesso dalla cronicizzazione del reflusso acido

L'ulcera non va confusa con la gastrite! Se non trattata la gastrite può evolversi, da infiammazione della parte dello stomaco, in un'ulcerazione.

CURE FARMACOLOGICHE

Per la prescrizione della terapia ottimale per il vostro caso, è necessario rivolgersi al proprio medico o al farmacista di fiducia. La terapia somministratanei casi lievi serve per neutralizzare o ridurre la produzione degli acidi gastrici, lenendo l’irritazione della mucosa.
  • Antiacidi - sono basi deboli o sali che hanno lo scopo di tamponare il pH acido senza alterare i meccanismi di secretivi.

-Bicarbonato di Sodio (NaHC O3), rimedio efficiace negli eventi occasionali, ma di breve durata. Sconsigliato nei pazienti ipertesi, in quanto a contatto con l'acido, il bicarbonato libera CO2(anidride carbonica, provocando gonfiore addominale.
-Carbonato di Calcio (CaCO3)
-Alluminio Idrossido
-Magnesio Idrossido

  • Alginato - come l'Alginato di Sodio, un polimero estratto da alcuni tipi di alghe brune, usato anche in ambito alimentare come addensante classificato con codice E402. Utilizzato sia nel trattamento del reflusso acido, ma anche per la protezione delle mucose dello stomaco.

Altri farmaci, sia di automedicazione, ma anche da assumere dopo prescrizione medica, sono gli antisecretivi:

  • Farmaci inibitori della pompa protonica, l'enzima idrogeno-potassio adenosintrifosfatasi (H + /K + -ATPasi) la cui attività permette il rilascio di acido cloridrico da parte delle cellule parietali dello stomaco. Quindi, questi farmaci hanno lo scopo di ridurre la produzione di acido gastrico, generalmente devono essere assunti per un periodo di circa 4 settimane

-Esomeprazolo
-Lansoprazolo
-Omeprazolo
-Pantoprazolo
-Rabeprazolo

  • Antagonisti del recettore H2 per l'istidina, il cui effetto è l'inibizione della secrezione di acido nello stomaco

-Cimetidina
-Famotidina
-Nizatidina
-Ranitidina - è uno dei farmaci più utilizzato, anche per alleviare i sintomi irritativi provocati da farmaci come i FANS

Rimedi Fitoterapici

Nel caso i sintomi della gastrite o del reflusso non siano presenti da lungo tempo, oltre a valutare cosa possiamo modificare nel nostro stile di vita, possiamo ricorrere a dei rimedi naturali. Specialmente nel durante i periodi di forte stress, durante il quale possiamo utilizzare alcuni fitoterapici che presentano delle proprietà calmanti, antispasmodiche e muco-protettive.
  • Aloe Vera, Altea, Malva e il Lichene Islandico - ricche in mucillaggini leniscono la mucosa gastrica

  • Camomilla, Melissa o Tiglio - grazie alle loro prorietà calmanti aiutano a ridurre lo stress

  • Zenzero e Liquirizia - hanno proprietà antinfiammatorie, digestive ed aromatiche, favoriscono e migliorano la digestione. La Liquirizia è sconsigliata nei casi di ipertensione e di insufficienza renale

  • Fermenti Lattici - mantenere equilibrata e in salute laflora batterica intestinale può aiutarci a contrastare i problemi gastrici

Nota: le immagini sono state create da @farmacistasmz

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Lo sa bene mia moglie di questi problemi.

Mi dispiace per tua moglie, spero riesca a gestirli, in caso contrario posso fornirti ulteriori informazioni

A quasi 70 anni posso dire che fortunatamente è tutto sotto controllo. Negli ultimi anni certi disturbi sono diventati più presenti e curabili.

Ottimo post. In effetti il reflusso gastroesofageo è un sintomo molto comune e fastidioso. Credo però che un corretto stile di vita e un adeguato regime alimentare possano in molti casi evitare l'utilizzo dei farmaci

Verissimo, uno stile di vita sano è molto importante per prevenire e migliorare le proprie condizioni alla comparsa dei primi sintomi, anche perché alcuni di questi farmaci (come l'esomeprazolo) non vanno assunti per lunghi periodi. Inoltre, è inutile prendere il farmaco, ma perseverare in abitudini dannose.

Soffro di gastrite da anni, ormai! Fortunatamente sembra che sia riuscita a ridurre il mio stress al punto tale da limitare le conseguenze più drammatiche!

Ricordo che il medico, dopo la gastroscopia, mi disse di eliminare il caffè (ma io sono una dannatissima caffeinomane e mi sono limitata a non prenderne più di due al giorno... sì, sono anche cocciuta!), la nutella e il fumo. Ai tempi bevevo davvero molto caffè, soprattutto tra liceo e università ne ero una grandissima consumatrice (almeno 7 al giorno) ma almeno non fumavo!
Limitando il caffè e dopo una cura farmacologica, ho ridotto il problema. Ma la vera cura è stata quella contro lo stress, imparare a gestirlo in modo diverso e a trasformarlo in energia positiva (quando possibile) può essere il rimedio definitivo!

Interessante articolo, tutti dovremmo imparare a non sottovalutare quello che lo stress può combinare a nostro danno!

Ma la domanda che ancora non trova una risposta è, almeno per quanto mi riguarda, che cosa fa la nutella di tanto dannoso al nostro stomaco?

Ahahah ti capisco, anche io ho avuto lo stesso problema col caffè all'università, soprattutto durante la tesi. Quando si soffre di gastrite purtroppo bisogna eliminare (o almeno ridurre) il consumo di dolci, cioccolata e.. nutella.
Il cioccolato contiene una piccola quantità di caffeina, che può dare i suoi problemi (ovviamente non nel stesse quantità di una tazza di caffé) irritando la mucosa dello stomaco.

Ecco allora! Ok, niente nutella!
Ma non rinuncio al buon cioccolato di Modica per nessun motivo al mondo XD

Grazie per il chiarimento!

Bravo, un argomento molto importante!

Grazie, sono contenta sia stato utile :)

Grazie come sempre. Post utilissimo...a volte e per fortuna non sempre ho bruciori, ma noto che mi capitano da cosa mangio, dove mangio, in quanto tempo lo mangio e a che ora lo mangio. Ovvio se sono in ferie niente di tutto questo e sto una meraviglia. Quindi presumo sia correlato con lo stress o con gli orari più regolari.

Grazie mille! Oltre al cosa si mangia è molto importante cercare di avere degli orari fissi per i pasti e/o riposare e ricordarsi di masticare bene per favorire la digestione, anche se ovviamente quando non si è in ferie siamo sempre di fretta.

Ho approfittato d questo tuo ultimo post per recuperare l'altro che mi ero colpevolmente persa: entrambi molto ben fatti e utili. Grazie :)

Grazie a te, mi fa piacere che ti sia piaciuto :)

Purtroppo anche io ho sofferto di stress con tutte le conseguenze del caso. Per fortuna ho nettamente modificato il mio stile di vita, riuscendo a controllarlo e non avendo più gli spiacevoli inconvenienti che avevo prima.
Tutto senza medicine, per fortuna.. evidentemente avevo uno stile di vita scorretto.

Come nel tuo caso, spesso basta cambiare le proprie abitudini per avere effetti benefici sulla salute senza ricorrere a farmaci, anche se alle volte per pigrizia o incoscienza non lo facciamo :)

E' la paura del cambiamento che ci fa mantenere le abitudini sbagliate. Ma credo che la vita valga più di un lavoro e dei soldi.
Per questo ho fatto un cambio radicale, che per fortuna è stato positivo sotto molti aspetti.

Ti do pienamente ragione :)

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