Gli effetti dello stress sulla nostra salute: l’apparato gastrointestinale (parte 1)

in #salute7 years ago (edited)

L'apparato digerente e lo Stress

Lo stress viene solitamente considerata un'esperienza negativa e di sofferenza, ma questa risposta psicofisica, se presa positivamente rappresenta uno stimolo utile che può portarci a dare il meglio di noi nello studio o nel lavoro. Il problema sorge quando questo diventa esageratamente prevalente e continuato nel tempo, provocando molteplici effetti dannosi sul nostro corpo. In questa serie di post voglio introdurvi alcuni degli effetti causati dall’ansia e dallo stress sul nostro organismo, nel caso del post odierno sull'apparato digerente.

Prima vediamo un breve riassunto degli organi dai quali questo apparato è composto e le rispettive funzioni:

anatomia_digerente.png
Figura 1: schema dell'apparato digerente con evidenziati gli organi che ne fanno parte

Come possiamo vedere dalla figura 1, l'apparato gastrointestinale è formato da un lungo tubo, diviso in sezioni che assumono diverse strutture e funzioni. A questo “tubo” vi sono collegate delle ghiandole che secernono le loro secrezioni che svolgeranno delle attività caratteristiche e specifiche di quella porzione di tubo digerente.

Nell’apparato digerente possiamo distinguere:
• La bocca, nel quale avviene una prima digestione attraverso la masticazione del cibo, trasformandolo in bolo. Le ghiandole salivari secernono la saliva che facilita questo processo meccanico, inumidiscono il bolo per facilitare la sua deglutizione e attraverso un'enzima α-amilasico (la ptialina) scinde i legami α-1,4 dei glucidi.
Esofago, è un tubo fibromuscolare che attraverso delle contrazioni peristaltiche spinge il bolo dalla faringe verso lo stomaco.
Stomaco è un organo addominale localizzato tra esofago e intesto tenue, le cui pareti nello strato più interno, contengono cellule atte a secernere sostanze (come l'acido gastrinico, la gastrina, il pepsinogeno e muco) e permettono la digestione del cibo accolto in esso.
Intestino tenue (che a sua volta è diviso in duodeno, digiuno e ileo)
Colon (diviso in ascendente, trasverso e discendente)
Retto ovvero la parte terminale dell'intestino

L’apparato digerente o gastrointestinale, con i suoi processi che vengono svolti in modo cronologico e armonioso, ha lo scopo di trasformare il cibo da noi ingerito e scomporlo nei suoi componenti, per renderlo più facilmente assimilabile e provvedere al nutrimento necessario per il funzionamento dell’organismo. Disturbi a suo carico rendono quindi più difficile il giusto apporto all’organismo di queste sostanze.

Il ruolo dello stress nei disturbi della digestione

Lo stress favorisce l’insorgenza di infiammazioni a carico della mucosa gastrica e quindi ad uno squilibrio delle fasi della digestione, essendo regolato dal sistema neurovegetativo che è molto sensibile agli stati d’animo, comportando l’insorgenza o l’accentuazione in diverse locazioni di vari disturbi. I più frequenti sono quelli che coinvolgono la bocca (afte ovvero piccole lesioni molto fastidiose), lo stomaco (con sensazione di acidità comunemente definita gastrite, nausea, dolore) o l’intestino, ma anche a carico del colon (con coliti o colon irritabile), ma anche vomito, diarrea a causa del cibo non digerito nell’intestino o stipsi. La gastrite colpisce spesso le persone molto emotive e soggette a forti periodi di stress.
Un’adeguata gestione del tempo tra lavoro frenetico e riposo, e tecniche per gestire le forti emozioni possono essere di grande aiuto nelle reazioni psicosomatiche.

Le Afte della bocca e rimedi

Le afte sono piccole ulcerazioni dolorose localizzate nel cavo orale, sulla mucosa interna di labbra e guance e a volte addirittura sulla lingua. Le cause sono molteplici come la presenza di febbre, piccoli traumi (ad esempio a seguito di interventi odontoiatrici), una dieta squilibrata, stanchezza o stress psicologico.
Convenzionalmente, le afte guariscono in circa 5-10 giorni e possiamo trattarla con l’utilizzo di coluttori e dentifrici specifici, ma la fitoterapia ci può venire in aiuto.
Alcuni dei rimedi più impiegati sono: l’Aloe Vera, la Malaleuca Alternifolia (Tea Tree), il propoli, la Calendula, la Malva e l’Altea.

Aloe vera è una pianta molto conosciuta e usata per molteplici funzioni, tra cui di nostro interesse in questo caso, favorisce la cicatrizzazione e la riepitelizzazione della lesione. Per il trattamento dell’afte si utilizza il gel contenuto nelle sue carnose foglie che vengono tagliate e spremute.
Il gel d’Aloe essendo ricco in mucillaggini crea una “pellicola” protettiva sulla lesione, facilitandone la guarigione e riducendo la sensazione dolorosa. L’Aloe può essere applicata anche sulle gengive irritate e doloranti.

Decotto di fiori di Malva applicato sulla lesione o utilizzandolo per eseguire degli sciacqui.

• Un batuffolo di cotone imbevuto con della Tintura Madre di Calendula Officinalis diluita al 30% in soluzione fisiologica, è un ottimo rimedio per le afte, ma anche per altre infezioni del cavo orale.

• La Propoli è una sostanza resinosa antisettica, cicatrizzante (contiene una buona quantità di vitamina C, che favorisce la formazione del collagene) e protettiva da applicare sulla mucosa.

• Il Tea Tree oil o (Melaleuca Alternifolia) per la sua azione antisettica e antibatterica, viene impiegato per eseguire delle toccature sull’afta o nel caso di Herpes sulle vescichette per accelerarne la guarigione. È sconsigliato ingerire il Tea Tree Oil, a meno che non sia indicato in etichetta che è puro al 100%. In questo caso possiamo assumerlo, purché sia veicolato ad esempio con del miele (massimo due gocce di olio in un cucchiaio di miele) dopo il pasto, per il trattamento di infezioni batteriche o virali che provocano febbre, bronchiti o candidosi.

• Il Decotto di radice d’Altea è usato per fare degli sciacqui. L’Altea è una pianta ricca in mucillaggini, flavonoidi e tannini e conseguentemente con proprietà antinfiammatorie, può essere applicata anche nel caso di gengiviti.

• Di grande importanza sono le correzioni della dieta, specialmente nel caso di forti periodi di stress, durante il quale è suggerito evitare di bere caffè (almeno non superare le 1/2 tazzine al giorno). Inoltre, per supportare il sistema immunitario dobbiamo assumere cibi (verdura e frutta di stagione, carni bianche, pesce e yogurt) contenenti vitamine (soprattutto vitamina C), sali minerali e proteine per facilitare la guarigione.

Un altro rimedio casalingo che possiamo applicare è il succo di limone, nonostante il bruciore che sentirete applicandolo, è un alleato prezioso per combattere afte, herpes o vesciche. Il succo può essere usato diluito per fare degli sciacqui, oppure si possono applicare alcune gocce di limone sulla parte interessata due volte al giorno.

Note: l'immagine è stata creata da @farmacistasmz

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Bell'articolo molto interessante. Mio marito soffre nei periodi stressanti di afta ed usa per curarsi sia propoli che Aloe. Quest'estate abbiamo piantato nel nostro giardino una piccola pianta.

Grazie! 😊
Avete fatto bene, così la avete a disposizione quando serve

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Si, molto interessante davvero!

Grazie mille ☺

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