CETARA

L’estate non è stata particolarmente dolce con me. Diciamo turbolenta e fastidiosa. Però sono riuscito comunque a concedermi qualche giorno di svago. Ne avevo bisogno credetemi!! Allora ho fatto armi e bagagli e sono partito per qualche giorno. Qualche ora in costiera Amalfitana è bastata a ricaricare un po’ le pile.

Ecco, la costiera Amalfitana la si nomina per Amalfi, Positano, magari Maiori o Ravello. Tutti borghi meravigliosi. Io ho passato questa mini vacanza nel primo borgo che si incontra percorrendo la strada costiera partendo da Vietri sul mare dal versante di Salerno. Cetara.

Cetara accoglie i suoi visitatori con la sua Torre di guardia ( Torre vicireale XIV secolo) che domina la costa e il porticciolo.

Porticciolo che è da sempre importante per il borgo basti solo pensare che l’etimologia del nome Cetara, che la si faccia risalire al latino Cetaria o al greco Ketèia, vuol dire tonnara. Ed infatti tra Cetara e la vicina Erchie era presente una complessa Tonnara realizzata in reti fisse per la cattura del tonno rosso. Purtroppo però nel 1934 questa fu dismessa a causa della diminuzione dei tonni sotto costa ma la indole pescatrice di tonni della città portò alla realizzazione di una imponente flotta di pescherecci d’altura. La tradizione viene portata avanti oggi proprio da questi imponenti pescherecci. La cittadina è anche nota per la lavorazione delle alici. La famosa colatura di Alici che non è altro che la versione moderna del garum romano.
Ecco dato che non so bene come spiegare come si fa, vi inserisco l’estratto da Wikipedia:

Alle alici, appena pescate, vengono rimosse la testa e le interiora, vengono quindi tenute per 24 ore in contenitori con abbondante sale marino. Sono quindi trasferite in piccole botti di castagno o rovere (dette terzigni), alternate a strati di sale, e ricoperte da un disco di legno sul quale sono posti dei pesi, via via minori col passare del tempo. A seguito della pressione e della maturazione del pesce, affiora del liquido in superficie che, nel caso di preparazione di alici sotto sale, viene rimosso. Questo liquido fornisce la base per la preparazione della colatura di alici. Viene infatti conservato in grossi recipienti di vetro ed esposto alla luce diretta del sole che, per evaporazione dell'acqua ne aumenta la concentrazione. Dopo circa quattro o cinque mesi, tipicamente quindi tra la fine di ottobre e l'inizio di novembre, tutto il liquido raccolto viene nuovamente versato nelle botti con le alici, e fatto lentamente colare attraverso un foro, tra gli strati di pesce, in modo da raccoglierne ulteriormente il sapore. Viene infine filtrato attraverso teli di lino, ed è quindi pronto per gli inizi di dicembre. Viene usata tipicamente per condire gli spaghetti e le linguine che debbono essere cotte senza sale, essendo la colatura di alici molto salata. A Cetara questo piatto è tipico della vigilia di Natale.

Vabbè mi sta venendo fame.

Il mare. Il mare è il vero dominatore della scena.

Ci si potrebbe accontentare delle piccole spiagge che circondano il porticciolo. Se vi dovesse capitare di andare a Cetara, non vi accontentate. Noleggiate un piccolo natante e da novelli esploratori, partite per la scoperta di insenature e baie di una bellezza imbarazzante.

Spiaggette che vengono rubate ai gabbiani che se ne riappropriano quando il tramonto richiama i bagnanti verso casa. Acque cristalline che riappacificano coi riflessi delle varie sfumature di azzurro. Grotte e asperità di rocce mitigate da vegetazioni rigogliose.

Ma la magia continua anche di notte, quando tutti dormono, basta alzare gli occhi e continuare ad esplorare l'immensità del cielo e la vastità del mare.

Tutte le foto sono state scattate da me