La storia di Angelus, esegesi di umana follia.
🇳🇴n 🇸🇮🇦🇹e t🇮🇲🇮🇩i!
Nella stanza del REEEE,
è l'amore che più non c'è.
Quando tu eri REEEE,
ora inerme al bianco ovunque per me.
Canto come il REEEEE,
animo,
il ricordo è qui con,
me..
La stanza era intrisa di bianco, quel chiarore diffuso risaltava i suoi splendidi capelli dorati. Nel mentre che la mano li attraversava, sembrava come di accarezzare il sole. Il sorriso poi, seguitava a impreziosire quel silenzio dove gli attimi apparivano come ore indefinite al tempo. Aveva un viso candido, pallido, due occhi grandi e verdi, accompagnati da un mite trucco leggero. La moglie di Angelus, la splendida donna da amare. Si ergeva, come luce in quel buio di chiarore bianco mal diffuso.
Occhi stranieri nella casa degli sposi, poteva vederli e percepirli. Angelus, s'infuriò. Chi c'è? Urlava, rivolgendo il suo sguardo a quella strana porta. La bianca figura, scrutava spiando lui e la sua dolce moglie. Andate via! Chi siete? Via! Cercò di farsi forza, dare un senso al tutto, preso dall'istinto abbracciava la moglie nel tentativo di proteggerla. Non temere mio tesoro, così bella tu, nessuno o niente ti porterà via da me..
Il calore dei corpi si misero presto a servizio del desiderio, ulteriori carezze, piccoli cenni d'intesa fino a che le due fronti si unirono. Moglie e marito erano soli ora, il sentore di essere osservati era sparito. Non ci volle molto, complice il tenue respiro fra le labbra. L'uno sentiva l'altro e il loro bacio, era l'inevitabile bisogno da assecondare. Labbra che si uniscono, il gesto degli amori, di chi ama e vuole perdersi fino a soffocarsi nella folle passione. Lasciarsi andare, così Angelus colto da umano desiderio, spinse la moglie fra le pareti, incurante del rumore, ricoprendola di baci. Le mani impossibili da trattenere, ogni piccolo anfratto del femminile corpo violato e conquistato. Ansimanti, caldi corpi in preda alla voglia di puro sesso, in quella stanza che con difficoltà reggeva le vigorie del desiderio dei due esseri. Lanciarla sul piccolo letto, divorando quei vestiti, rovesciando tutto quello che si frapponeva ai pensieri vogliosi.
Ancora una volta però, quello strano sentore si fece presente, invase la stanza e questa volta sembrò quasi voler parlare. Angelus era vigile sopra il corpo della donna, disteso su quel letto. Portando il viso di colei che amava al suo petto cercò di risolvere il mistero della infausta presenza. Cosa vuoi da noi? Lasciaci in pace! Con voce calma, tradita da piccoli brividi e tremori. Angelus aveva cercato di comunicare a quella inquietante figura. Poteva ora, scorgere chiaramente due occhi attraverso la bianca porta, lo fissavano come a voler giudicarne le azioni.
Pochi attimi miei lettori, lontani cigolii si fecero presto vicini, fino al dunque in cui, la bianca porta seguitò ad aprirsi. Uomini in bianco, grossi e grandi, cattivi, violenti, presero Angelus costringendolo all'immobilità più assoluta. Legato, inerme a quel piccolo letto, non vide più la moglie, era persa ormai come in un ricordo lontano. Lasciatemi, urlò. Dov'è mia moglie? Lasciatemi! Dio mio vi prego, mia moglie! Le figure non risposero, Angelus dovette calmarsi, si sentiva calmo ora. Un sentore di gioia, tranquillità, rotto solo da un forte bruciore al braccio mise fine al tutto, con l'epilogo di una lacrima imperitura sul triste viso dell'uomo.
Infermiere: Che gli è successo?
Dottore: Poveruomo, incidente d'auto.
Era con la moglie, lei è morta sul colpo.
Nemmeno due mesi di matrimonio.
Infermiere: Dio santo..
Seconda parte:
La storia di Angelus, esegesi di umana follia. L'incidente.
♥
₪All images and text published in this post are mine or my original work₪
Le storie sono mondi, spesso ispirati dal vero.
Fin tanto che leggiamo, siamo al sicuro dall'esserne protagonisti.
Un grazie di cuore all'artista che mi ha donato il disegno,
chiedendomi inoltre di non essere citato..
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